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Regolamento di competenza: quando è inammissibile?

Un Tribunale solleva un regolamento di competenza ritenendosi incompetente in una causa riassunta da un Giudice di Pace. La Cassazione lo dichiara inammissibile perché sollevato tardivamente, oltre la prima udienza, e perché la competenza per valore, una volta decisa, non può essere più contestata.

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Regolamento di competenza: i limiti invalicabili fissati dalla Cassazione

L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 18841/2024 offre un’importante lezione sui meccanismi procedurali che governano la competenza del giudice. In particolare, la Corte ha ribadito i rigidi paletti entro cui può essere sollevato un regolamento di competenza d’ufficio, sottolineando come la tardività e l’errata contestazione della competenza per valore rendano tale strumento inammissibile. Questa decisione è un monito fondamentale per gli operatori del diritto sulla necessità di rispettare le tempistiche processuali.

I Fatti di Causa

Tutto ha origine da una disputa tra due aspiranti soci. Un imprenditore ottiene un decreto ingiuntivo dal Giudice di Pace per la restituzione di 4.500 euro, versati per la costituzione di una società finalizzata alla gestione di un ristorante, progetto poi mai realizzato. L’altro imprenditore si oppone e propone una domanda riconvenzionale di oltre 16.000 euro.

Il Giudice di Pace, accogliendo un’eccezione, si dichiara incompetente, ritenendo che la causa, inerendo a rapporti societari, dovesse essere trattata dalla Sezione Specializzata in materia di Impresa del Tribunale. La causa viene quindi riassunta dinanzi alla Sezione Specializzata del Tribunale di un’altra città, correggendo quello che veniva ritenuto un errore materiale nell’indicazione del primo giudice.

Tuttavia, anche il Tribunale adito si ritiene a sua volta incompetente e solleva d’ufficio un conflitto negativo di competenza, chiedendo alla Corte di Cassazione di indicare il giudice competente. Il Tribunale sosteneva che la controversia, riguardando una società di fatto, esulasse dalla competenza della sezione specializzata e che, per via del valore della domanda riconvenzionale, la competenza fosse del Tribunale ordinario.

Il regolamento di competenza e la decisione della Cassazione

Di fronte a questo stallo processuale, la Corte di Cassazione è stata chiamata a risolvere il conflitto. Tuttavia, anziché decidere nel merito su quale fosse il giudice competente, la Corte ha dichiarato inammissibile il regolamento di competenza proposto dal Tribunale. La decisione si fonda su due pilastri procedurali di fondamentale importanza, che di fatto hanno bloccato sul nascere la richiesta del secondo giudice.

La Corte ha ordinato alle parti di riassumere il giudizio dinanzi allo stesso Tribunale che aveva sollevato il conflitto, che ora sarà tenuto a decidere la causa nel merito.

Le Motivazioni della Corte

L’inammissibilità del regolamento di competenza si basa su due ragioni distinte ma complementari, che evidenziano il rigore delle norme procedurali in materia.

La Tardività del Rilievo d’Incompetenza

Il primo motivo di inammissibilità è la tardività. La Cassazione ha ricordato che, ai sensi dell’art. 38, terzo comma, del codice di procedura civile, l’incompetenza per materia, valore o territorio inderogabile deve essere eccepita dalle parti o rilevata d’ufficio dal giudice non oltre la prima udienza di trattazione.

Nel caso di specie, il giudice della riassunzione aveva tenuto una prima udienza, rinviando la causa per la precisazione delle conclusioni, senza sollevare alcuna questione di competenza. Lo ha fatto solo in un momento successivo, quando la preclusione era ormai maturata. Questo ritardo, secondo la Corte, è fatale e rende inammissibile il successivo tentativo di spogliarsi della causa. Il termine della prima udienza è un confine invalicabile per sollevare questioni di competenza.

L’Erronea Contestazione della Competenza per Valore

Il secondo motivo, altrettanto cruciale, riguarda la natura della competenza contestata. La Cassazione ha chiarito che il regolamento di competenza d’ufficio è uno strumento previsto per risolvere conflitti sulla competenza per materia o per territorio inderogabile, non per valore.

Quando il primo giudice (il Giudice di Pace) si è dichiarato incompetente, la sua decisione ha avuto l’effetto di “radicare” la competenza per valore presso il giudice indicato (il Tribunale). Quest’ultimo non poteva più contestarla. La Corte ha sottolineato che, per effetto del provvedimento del primo giudice, la competenza per valore del giudice ad quem (quello davanti al quale la causa è riassunta) diventa definitiva e non più sindacabile. Il Tribunale ha quindi errato nel sollevare un conflitto basandosi, di fatto, su una riconsiderazione del valore della causa, un criterio ormai non più discutibile in quella fase processuale.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame riafferma con forza due principi cardine della procedura civile:
1. Tempestività: Le questioni di competenza devono essere sollevate immediatamente, alla prima udienza utile, altrimenti il diritto di farlo decade.
2. Stabilità: Una volta che un giudice declina la propria competenza, la decisione sulla competenza per valore si cristallizza e non può essere messa in discussione dal giudice successivo attraverso un regolamento d’ufficio.

Questa pronuncia serve da guida per evitare inutili lungaggini processuali, garantendo che i processi procedano verso una decisione di merito senza continui rimpalli di competenza tra uffici giudiziari. Per le parti e i loro difensori, è un richiamo all’importanza strategica della prima udienza e alla necessità di valutare attentamente e da subito tutte le eccezioni processuali.

Entro quale termine un giudice può sollevare d’ufficio la questione di incompetenza?
Un giudice può rilevare d’ufficio l’incompetenza per materia, valore e territorio inderogabile solo entro la prima udienza di trattazione, come stabilito dall’art. 38, terzo comma, del codice di procedura civile. Superata tale udienza, si verifica una preclusione e la questione non può più essere sollevata.

Un giudice, davanti al quale una causa è stata riassunta, può contestare la propria competenza per valore?
No. Secondo la Corte, il regolamento d’ufficio può essere sollevato solo per questioni di competenza per materia o per territorio inderogabile. Una volta che il primo giudice ha declinato la propria competenza, quella per valore del giudice successivo si radica e non è più suscettibile di contestazione.

Cosa succede se un giudice solleva un regolamento di competenza in modo inammissibile?
La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il regolamento e rimette le parti davanti allo stesso giudice che lo aveva sollevato. Quel giudice sarà quindi obbligato a trattenere la causa e a deciderla nel merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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