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Regolamento di competenza: i limiti per il giudice

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un regolamento di competenza sollevato d’ufficio dal Tribunale in una causa tra un cliente e un istituto di credito. Il caso, iniziato davanti al Giudice di Pace per un rimborso di modico valore, era stato da questi dichiarato di competenza del Tribunale. Il Tribunale, a sua volta, ritenendosi incompetente per valore, ha sollevato il conflitto. La Suprema Corte ha stabilito che il regolamento di competenza d’ufficio può essere proposto solo per questioni di materia o territorio inderogabile, non per ragioni di valore. Di conseguenza, la competenza resta radicata presso il Tribunale.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Bancario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Regolamento di Competenza: Quando il Giudice non può Sollevarlo?

In un sistema giudiziario complesso, stabilire quale giudice debba decidere una controversia è un passo fondamentale. Ma cosa succede quando due giudici si dichiarano entrambi incompetenti? La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 4011/2024, interviene per fare chiarezza sui limiti del regolamento di competenza sollevato d’ufficio, specialmente quando la disputa riguarda il valore della causa.

I fatti del caso

La vicenda ha origine da una richiesta di rimborso avanzata da un consumatore nei confronti di un istituto di credito. Il cliente, dopo aver estinto anticipatamente un mutuo, aveva citato in giudizio la banca davanti al Giudice di Pace per ottenere la restituzione di circa 660 euro.

L’istituto bancario si era difeso eccependo, in via preliminare, l’incompetenza del Giudice di Pace per valore. Quest’ultimo, accogliendo l’eccezione, aveva dichiarato la propria incompetenza, ritenendo che si dovesse considerare il valore complessivo del contratto di finanziamento e non solo la somma richiesta in restituzione. La causa veniva quindi riassunta davanti al Tribunale, indicato come giudice competente.

Il conflitto sollevato dal Tribunale e il regolamento di competenza

A questo punto, si verifica un ‘cortocircuito’ procedurale. Il Tribunale, investito della causa, si dichiara a sua volta incompetente. A suo avviso, il valore della controversia doveva essere determinato unicamente sulla base della somma richiesta dall’attore, senza considerare la domanda accessoria di accertamento della nullità di alcune clausole. Ritenendosi quindi incompetente per valore, il Tribunale ha sollevato d’ufficio un regolamento di competenza, chiedendo alla Corte di Cassazione di stabilire definitivamente quale fosse il giudice a cui spettava la decisione.

La decisione della Cassazione sul regolamento di competenza

La Suprema Corte, accogliendo le conclusioni del Pubblico Ministero, ha dichiarato il conflitto inammissibile. Gli Ermellini hanno ribadito un principio fondamentale, già consolidato in giurisprudenza (ius receptum), che disciplina il funzionamento del regolamento di competenza d’ufficio previsto dall’art. 45 del codice di procedura civile.

Le motivazioni

La Corte ha spiegato che il secondo giudice (il cosiddetto giudice ad quem), ovvero quello davanti al quale la causa è stata riassunta, può sollevare un conflitto d’ufficio solo se ritiene che la competenza spetti al primo giudice (o a un terzo) per ragioni di materia o di territorio inderogabile.

Al contrario, non può farlo se la questione di competenza riguarda unicamente il valore della causa (ratione valoris) o il territorio derogabile. Nel caso di specie, il Tribunale contestava la propria competenza basandosi esclusivamente su una diversa valutazione economica della lite.

Secondo la Cassazione, una volta che la causa giunge al secondo giudice a seguito di una dichiarazione di incompetenza per valore, la competenza di quest’ultimo si radica e non è più contestabile attraverso lo strumento del regolamento d’ufficio. Permettere il contrario creerebbe un’incertezza procedurale dannosa per la celere definizione del processo.

Le conclusioni

In conseguenza della pronuncia di inammissibilità, la competenza a decidere nel merito della controversia rimane definitivamente radicata presso il Tribunale. La causa dovrà quindi essere riassunta davanti a quest’ultimo per la sua prosecuzione. Questa ordinanza rafforza il principio di certezza del diritto e stabilisce chiari paletti procedurali, evitando che le parti rimangano intrappolate in un ‘ping-pong’ giurisdizionale su questioni di competenza per valore.

Quando un giudice può sollevare d’ufficio un regolamento di competenza?
Un giudice può sollevare d’ufficio un regolamento di competenza solo quando, dopo che la causa gli è stata trasferita, ritiene che la competenza spetti al giudice precedente (o a un terzo) per ragioni di materia o di territorio inderogabile.

È possibile sollevare un conflitto di competenza per ragioni di valore?
No, il giudice al quale la causa è stata riassunta non può sollevare d’ufficio un regolamento di competenza se la contestazione si basa esclusivamente su ragioni di valore della controversia.

Cosa succede se il regolamento di competenza viene dichiarato inammissibile?
Se la Corte di Cassazione dichiara inammissibile il regolamento di competenza, la competenza resta definitivamente radicata presso il giudice che aveva sollevato il conflitto. La causa deve quindi essere riassunta davanti a lui per la prosecuzione del giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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