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Regolamento di competenza GdP: quando è inammissibile

Due consumatori hanno impugnato con un regolamento di competenza la decisione del Giudice di Pace che si era dichiarato incompetente per valore. La Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, specificando che tali provvedimenti sono impugnabili solo con appello, non con il regolamento di competenza.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Bancario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Regolamento di Competenza: Inammissibile contro le Decisioni del Giudice di Pace

L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 5980/2024 offre un importante chiarimento sul corretto strumento processuale per contestare le decisioni del Giudice di Pace in materia di competenza. Comprendere quando è possibile utilizzare il regolamento di competenza è fondamentale per evitare di incorrere in una declaratoria di inammissibilità, con conseguente spreco di tempo e risorse. Questo caso analizza proprio una situazione in cui i ricorrenti hanno scelto la via sbagliata, vedendosi respingere il ricorso dalla Suprema Corte.

I Fatti di Causa

La vicenda ha origine da una controversia tra due consumatori e una società finanziaria. I consumatori avevano stipulato due distinti contratti di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio, rispettivamente per importi di circa 38.000 euro e 9.500 euro. Dopo aver estinto anticipatamente i prestiti, i due clienti citavano in giudizio la società finanziaria dinanzi al Giudice di Pace di Roma per ottenere la restituzione di quote di commissioni e spese non maturate, quantificate in circa 3.400 euro per il primo e 750 euro per il secondo.

La società finanziaria, costituendosi in giudizio, eccepiva preliminarmente l’incompetenza per valore del Giudice di Pace, sostenendo che la competenza spettasse al Tribunale. Il Giudice di Pace accoglieva l’eccezione, dichiarando la propria incompetenza. La sua motivazione si basava sul fatto che, per decidere sulla richiesta di rimborso, fosse necessario esaminare l’intero rapporto contrattuale, il cui valore originario superava ampiamente i limiti di competenza del suo ufficio.

Il Regolamento di Competenza davanti alla Cassazione

Contro questa ordinanza, i due consumatori proponevano ricorso per regolamento di competenza direttamente alla Corte di Cassazione. Essi sostenevano che il Giudice di Pace avesse errato, poiché il valore della causa doveva essere determinato sulla base della somma effettivamente richiesta (il petitum), e non sul valore complessivo dei contratti di finanziamento originari. Le somme richieste rientravano pienamente nella competenza per valore del Giudice di Pace.

Tuttavia, la questione cruciale su cui la Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi non era tanto la corretta determinazione del valore della causa, quanto l’ammissibilità dello strumento processuale utilizzato: il regolamento di competenza.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La motivazione è netta e si fonda su un principio consolidato della procedura civile, sancito dall’art. 46 del Codice di Procedura Civile.

Secondo la Suprema Corte, le disposizioni sul regolamento di competenza (artt. 42 e 43 c.p.c.) non si applicano ai giudizi davanti al Giudice di Pace quando quest’ultimo si pronuncia sulla competenza. In questi casi, la decisione non è impugnabile con il regolamento necessario di competenza, ma esclusivamente con l’appello ordinario.

La Corte ha chiarito che esiste un’eccezione: il ricorso per regolamento è ammissibile solo contro i provvedimenti con cui il Giudice di Pace sospende il processo, poiché tale strumento è l’unico che può garantire una rapida verifica dei presupposti della sospensione e tutelare il principio della ragionevole durata del processo. Nel caso di specie, invece, il Giudice di Pace non aveva sospeso il giudizio, ma aveva emesso una decisione definitiva sulla propria competenza, declinandola. Tale provvedimento, quindi, doveva essere contestato attraverso un appello, non con un ricorso diretto in Cassazione.

Conclusioni

La decisione riafferma un principio procedurale di fondamentale importanza: la scelta del corretto mezzo di impugnazione è un presupposto indispensabile per l’ammissibilità del ricorso stesso. L’ordinanza n. 5980/2024 serve da monito per avvocati e parti processuali: contro le sentenze del Giudice di Pace che decidono (in senso affermativo o negativo) sulla competenza, lo strumento corretto è l’appello. Il regolamento di competenza è riservato a casi specifici e non può essere utilizzato come alternativa, pena la declaratoria di inammissibilità e la condanna al pagamento delle spese legali.

Come si contesta una decisione del Giudice di Pace sulla competenza?
Una decisione con cui il Giudice di Pace si pronuncia sulla propria competenza (affermandola o negandola) deve essere impugnata tramite l’appello ordinario, non con il regolamento di competenza.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso in questo caso?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché, ai sensi dell’art. 46 del codice di procedura civile, il regolamento di competenza non è lo strumento previsto dalla legge per impugnare le decisioni sulla competenza emesse dal Giudice di Pace.

In quali casi è possibile proporre un regolamento di competenza avverso un provvedimento del Giudice di Pace?
È possibile utilizzare il regolamento di competenza solo quando il Giudice di Pace adotta un provvedimento di sospensione del processo. In questo caso, il regolamento è l’unico rimedio per consentire una verifica immediata dei presupposti della sospensione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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