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Proroga termine lodo: quando è valida l’eccezione?

Una società committente ha impugnato un lodo arbitrale sostenendo che fosse stato emesso oltre i termini. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, chiarendo che la proroga del termine del lodo arbitrale, se prevista dalla legge (ex lege) per atti istruttori, scatta automaticamente. L’eccezione di decadenza per superamento del termine deve essere sollevata prima che si verifichi l’evento che causa tale proroga automatica, altrimenti risulta tardiva e inefficace.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Proroga Termine Lodo Arbitrale: Quando l’Eccezione di Decadenza è Tardiva?

La gestione dei tempi nel procedimento arbitrale è cruciale per garantirne l’efficacia e la validità. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti fondamentali sulla proroga termine lodo arbitrale e sul momento corretto per sollevare l’eccezione di decadenza degli arbitri. La decisione sottolinea come le proroghe automatiche, previste dalla legge per lo svolgimento di attività istruttorie, prevalgano su un’eccezione sollevata tardivamente, salvaguardando così il principio di economia processuale e il diritto di difesa. Analizziamo insieme questa importante pronuncia.

I Fatti di Causa

Una società committente di un complesso intervento edilizio aveva avviato un arbitrato contro l’impresa appaltatrice. Al termine del procedimento, il collegio arbitrale aveva condannato la società committente al pagamento di una somma residua in favore dell’appaltatrice.

La committente ha impugnato il lodo arbitrale davanti alla Corte d’Appello, sostenendo, tra le altre cose, la sua nullità per violazione dei termini. Secondo la sua tesi, il lodo era stato emesso dopo la scadenza del termine di 240 giorni previsto dal codice di procedura civile, senza che vi fossero state proroghe valide. La Corte d’Appello ha respinto l’impugnazione, spingendo la società a ricorrere in Cassazione. Il motivo principale del ricorso si fondava proprio sulla presunta tardività della decisione arbitrale, contestando la gestione delle proroghe da parte del collegio.

La Questione della Proroga Termine Lodo Arbitrale

Il cuore della controversia ruotava attorno all’interpretazione degli articoli 820 e 821 del codice di procedura civile, che disciplinano la durata del procedimento arbitrale e le modalità per far valere la decadenza degli arbitri.

La società ricorrente sosteneva che il termine iniziale fosse scaduto e che le successive proroghe non fossero valide. In particolare, aveva notificato un atto di eccezione di decadenza dopo la scadenza del termine originario e di una prima proroga per l’espletamento di una consulenza tecnica d’ufficio (CTU). Tuttavia, prima che venisse notificata una seconda eccezione formalmente corretta, il collegio arbitrale aveva ammesso una prova testimoniale, atto che, ai sensi dell’art. 820 c.p.c., comma 4, determina un’ulteriore proroga automatica (ex lege) di 180 giorni. La Corte di Cassazione è stata quindi chiamata a decidere se l’eccezione di decadenza potesse essere validamente sollevata dopo che era già scattata una proroga ex lege.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la decisione della Corte d’Appello, con una motivazione chiara e lineare. I giudici hanno stabilito un principio di diritto fondamentale: il termine per eccepire la decadenza degli arbitri è concesso fino a prima della deliberazione del lodo, ma a condizione che nel frattempo non siano scattate le proroghe ex lege previste dall’art. 820, quarto comma, c.p.c.

Queste proroghe, che operano di diritto per assicurare il pieno esercizio del diritto di difesa (ad esempio, per consentire lo svolgimento di una CTU o l’assunzione di testimoni), determinano uno slittamento in avanti del termine finale per la pronuncia del lodo. L’eccezione di decadenza, per essere efficace, deve essere sollevata prima che si verifichi l’evento che innesca la proroga automatica.

Nel caso specifico, il collegio arbitrale aveva disposto l’ammissione della prova testimoniale il 23 luglio 2020. Questo atto ha fatto scattare immediatamente la proroga ex lege di 180 giorni. La seconda eccezione di decadenza, sebbene formalmente corretta, è stata notificata dalla società committente solo l’11 agosto 2020, quando la nuova proroga era già operativa. Di conseguenza, l’eccezione è stata ritenuta tardiva e inefficace. Il lodo, depositato il 28 agosto 2020, risultava quindi emesso ampiamente entro il nuovo termine prorogato.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La pronuncia in esame rafforza un orientamento volto a bilanciare l’esigenza di celerità del procedimento arbitrale con la necessità di garantire un completo espletamento dell’istruttoria. Le parti coinvolte in un arbitrato devono monitorare con estrema attenzione i termini e gli atti del procedimento. L’insegnamento pratico è chiaro: la volontà di far valere la decadenza degli arbitri per decorso del termine deve essere manifestata con la massima tempestività, notificando l’apposita eccezione prima che il collegio disponga atti istruttori che comportino una proroga automatica del termine. Attendere significa correre il rischio che una proroga ex lege renda l’eccezione sterile, consolidando i poteri degli arbitri fino alla nuova scadenza.

Quando si può eccepire la scadenza del termine per l’emissione del lodo arbitrale?
L’eccezione può essere sollevata in qualsiasi momento prima della deliberazione del lodo, ma è necessario che nel frattempo non siano scattate le proroghe automatiche (ex lege) previste dall’art. 820, quarto comma, c.p.c., come quelle per l’ammissione di prove.

La proroga del termine per il lodo arbitrale per l’assunzione di prove può avvenire dopo la scadenza del termine iniziale?
Sì. Secondo l’interpretazione della Corte, la proroga ex lege prevista dal quarto comma dell’art. 820 c.p.c. può operare anche successivamente al decorso del termine ordinario, a condizione che nessuna parte abbia tempestivamente eccepito la decadenza degli arbitri prima dell’evento che ha innescato la proroga stessa.

Cosa succede se l’eccezione di decadenza viene sollevata dopo che gli arbitri hanno disposto una proroga ex lege?
Se l’eccezione di decadenza viene notificata dopo che gli arbitri hanno compiuto un atto che determina una proroga automatica del termine (ad esempio, ammettendo una prova testimoniale), l’eccezione è considerata tardiva e inefficace. Il termine per la pronuncia del lodo si intende validamente esteso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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