LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Project financing giurisdizione: chi decide sui contratti

Un’ordinanza della Cassazione sul tema della project financing giurisdizione stabilisce che le controversie per inadempimento del contratto stipulato a valle dell’aggiudicazione, inclusa la richiesta di risoluzione e risarcimento, rientrano nella competenza del giudice ordinario e non di quello amministrativo. Il caso riguardava la riqualificazione di un’area comunale.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Project Financing e Giurisdizione: la Cassazione definisce i confini tra giudice ordinario e amministrativo

Quando un’opera pubblica realizzata tramite project financing giurisdizione incontra degli ostacoli, a chi spetta decidere sulla lite che ne scaturisce? La Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la recente ordinanza n. 14571/2024, ha fornito un chiarimento fondamentale, tracciando una linea netta tra la fase pubblicistica dell’affidamento e quella, puramente contrattuale, dell’esecuzione dell’opera. Questa decisione ribadisce che le controversie relative all’inadempimento del contratto stipulato dopo l’aggiudicazione rientrano nella competenza del giudice ordinario.

I Fatti del Caso: La Riqualificazione Contesa

Il caso ha origine da un ambizioso progetto di riqualificazione urbana e sociale di un’area comunale dismessa, da realizzarsi attraverso un’operazione di project financing. Una società si era aggiudicata la concessione per realizzare l’opera a proprie spese, ottenendo in cambio un diritto di superficie pluriennale su una porzione dell’area, da destinare a parcheggio e altre attività economiche.

Tuttavia, dopo la firma della convenzione, sono emersi numerosi impedimenti che hanno bloccato l’avvio dei lavori: l’area non era stata liberata da manufatti preesistenti, erano state realizzate altre opere incompatibili (tra cui uno skate park) e terzi svolgevano attività imprenditoriali in concorrenza.

Per superare lo stallo e riequilibrare il piano economico-finanziario, il Comune e la società hanno stipulato atti aggiuntivi. Questi prevedevano l’estensione del diritto di superficie a un’area ulteriore, ma includevano anche una clausola risolutiva espressa: se la nuova area non fosse stata consegnata entro una data certa, il contratto si sarebbe risolto di diritto. Il Comune non ha rispettato la scadenza e la società ha agito in giudizio davanti al giudice ordinario per far accertare la risoluzione del contratto e ottenere il risarcimento dei danni.

La Questione sulla Project Financing Giurisdizione

Il Comune, sia in primo grado che in appello, ha eccepito il difetto di giurisdizione del giudice ordinario, sostenendo che la competenza spettasse al giudice amministrativo. Secondo la difesa dell’ente locale, la controversia riguardava:

1. L’esistenza e la sopravvivenza di una concessione di beni e servizi pubblici.
2. L’esecuzione di un accordo sostitutivo di un provvedimento amministrativo, come previsto dalla L. 241/1990.
3. La gestione di un servizio pubblico (parcheggi), materia devoluta alla giurisdizione esclusiva amministrativa.

In sostanza, il Comune riteneva che la natura pubblicistica della concessione originaria dovesse attrarre l’intera vicenda nell’orbita del diritto amministrativo, anche nella sua fase esecutiva.

Le Motivazioni della Cassazione sul Project Financing Giurisdizione

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno respinto il ricorso del Comune, confermando la giurisdizione del giudice ordinario. Il ragionamento della Corte si fonda sulla netta distinzione tra le due fasi del procedimento di finanza di progetto.

1. La Fase Pubblicistica: Questa fase riguarda la procedura di evidenza pubblica per la scelta del promotore e si conclude con l’aggiudicazione della concessione. Qui la Pubblica Amministrazione agisce esercitando il suo potere autoritativo e le eventuali controversie rientrano nella giurisdizione del giudice amministrativo.

2. La Fase Paritetica: Questa fase inizia dopo l’aggiudicazione, con la stipula della convenzione. Da questo momento, le parti si pongono su un piano di parità (rapporto paritetico). Il contratto regola i loro diritti e obblighi reciproci. Le liti che sorgono in questa fase, come quelle relative all’inadempimento delle obbligazioni, alla risoluzione del contratto e al risarcimento del danno, riguardano posizioni di diritto soggettivo e non più di interesse legittimo. Pertanto, la competenza è del giudice ordinario.

La Corte ha specificato che la domanda della società si collocava interamente “a valle” della fase pubblicistica. La causa non metteva in discussione la validità dell’aggiudicazione, ma si basava sull’inadempimento di un’obbligazione specifica (la consegna dell’area aggiuntiva) prevista in un accordo di natura privatistica, sebbene collegato all’operazione complessiva. La concessione originaria rimaneva solo come “sfondo” della vicenda, senza esserne l’oggetto diretto.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza consolida un principio fondamentale per gli operatori del settore pubblico e privato. Stabilisce con chiarezza che, una volta conclusa la gara e firmato il contratto di project financing, il rapporto tra ente concedente e concessionario è disciplinato dalle norme del diritto civile. L’amministrazione non può invocare la propria natura pubblica per sottrarsi alle conseguenze di un inadempimento contrattuale.

Per le imprese, ciò rappresenta una garanzia di tutela dei propri diritti soggettivi davanti al giudice ordinario, che è l’organo preposto a decidere su questioni di inadempimento, risoluzione e risarcimento del danno in un rapporto paritetico. Per le pubbliche amministrazioni, è un monito a considerare gli impegni assunti nelle convenzioni con la stessa serietà di un qualsiasi contraente privato, poiché le conseguenze di una violazione saranno valutate secondo le regole del codice civile.

A chi spetta decidere una causa per inadempimento in un contratto di project financing?
La competenza spetta al giudice ordinario. La Corte di Cassazione ha chiarito che, una volta superata la fase di aggiudicazione pubblica, le controversie relative all’esecuzione del contratto, come l’inadempimento, la risoluzione e il risarcimento dei danni, riguardano diritti soggettivi e rientrano quindi nella giurisdizione ordinaria.

Perché la fase di esecuzione di un contratto di project financing è diversa da quella di aggiudicazione?
La fase di aggiudicazione è una fase pubblicistica, in cui la Pubblica Amministrazione esercita un potere autoritativo per scegliere il miglior contraente. La fase di esecuzione, invece, si basa su una convenzione che pone le parti su un piano di parità (rapporto paritetico), regolato dal diritto privato. Le liti nella prima fase spettano al giudice amministrativo, quelle nella seconda al giudice ordinario.

Cosa significa che la controversia si colloca “a valle” della procedura di affidamento?
Significa che la controversia non riguarda la legittimità della procedura di gara o dell’atto di aggiudicazione (fase “a monte”), ma sorge successivamente, durante l’esecuzione del contratto già stipulato. Riguarda quindi i diritti e gli obblighi nati da tale contratto, come in un qualsiasi rapporto tra privati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati