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Procura speciale: la Cassazione rinvia in udienza

A seguito di un ricorso contro un’ordinanza di demolizione, le Sezioni Unite della Cassazione hanno emesso un’ordinanza interlocutoria. Invece di decidere sul merito, la Corte ha rinviato la causa a pubblica udienza a causa di una nuova legge che modifica la necessità della procura speciale per richiedere una discussione orale, ritenendo la questione di notevole importanza e meritevole di approfondimento.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Procura Speciale: la Cassazione Sospende il Giudizio e Rinvia a Pubblica Udienza

Una recente ordinanza interlocutoria delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha posto l’accento su una modifica normativa riguardante la procura speciale nel processo civile, decidendo di rinviare un caso a pubblica udienza per valutarne appieno la portata. Questa decisione, sebbene non risolva la controversia nel merito, offre spunti fondamentali sull’evoluzione delle norme procedurali e sul diritto di difesa.

Il Caso: Demolizione Edilizia e Ricorso in Cassazione

La vicenda trae origine da un’ordinanza di demolizione emessa da un Comune siciliano per alcuni manufatti edilizi realizzati senza il necessario permesso a costruire. Il proprietario degli immobili aveva impugnato il provvedimento davanti al giudice amministrativo.

Il Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana aveva confermato la legittimità dell’ordine di demolizione. Contro questa decisione, il cittadino ha proposto ricorso in Cassazione, lamentando un “eccesso di potere giurisdizionale”. Secondo la sua difesa, il giudice amministrativo avrebbe agito al di fuori dei propri poteri, individuando autonomamente le opere da demolire e valutando in modo errato la natura degli interventi edilizi.

La Proposta di Definizione Anticipata

In Cassazione, era stata depositata una proposta di definizione anticipata del giudizio ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c., ritenendo il ricorso manifestamente infondato. Tuttavia, il difensore del ricorrente ha presentato un’istanza per richiedere una discussione in pubblica udienza, come previsto dalla legge per opporsi a tale procedura accelerata.

La Svolta Procedurale e la Nuova Procura Speciale

Il punto cruciale dell’ordinanza in esame risiede in una novità legislativa entrata in vigore a novembre 2024 (d.lgs. 164/2024). Tale decreto ha modificato l’art. 380 bis c.p.c., sopprimendo la necessità per il difensore di munirsi di una nuova procura speciale per poter chiedere la discussione del ricorso in pubblica udienza, qualora vi sia una proposta di definizione per manifesta infondatezza.

Questa modifica alleggerisce un onere formale a carico del difensore e della parte, semplificando l’accesso a una piena discussione del caso.

Le Motivazioni della Corte

Le Sezioni Unite, di fronte a questa sopravvenuta modifica normativa, hanno ritenuto che la questione avesse una tale rilevanza da rendere opportuna una trattazione in pubblica udienza. Anziché decidere immediatamente, la Corte ha scelto di sospendere il giudizio per analizzare a fondo le implicazioni della nuova norma.

La motivazione principale del rinvio risiede nella necessità di valutare l’ambito di applicazione temporale della nuova legge (in particolare, se si applichi ai procedimenti già pendenti) e gli effetti concreti sulla procedura. La Corte ha riconosciuto che la questione è di tale importanza da meritare una discussione approfondita e un dibattito orale tra le parti, garantendo così la massima tutela del diritto di difesa.

Le Conclusioni: L’Importanza del Rinvio a Pubblica Udienza

L’ordinanza interlocutoria non decide il merito della controversia sulla demolizione, ma stabilisce un principio procedurale di grande importanza. Rinviando la causa all’udienza pubblica dell’11 marzo 2025, la Corte di Cassazione dimostra la volontà di ponderare attentamente l’impatto delle nuove riforme processuali.

Questa decisione sottolinea come anche una modifica apparentemente tecnica, come quella sulla procura speciale, possa avere riflessi significativi sui diritti delle parti e sulla corretta amministrazione della giustizia. Il rinvio a pubblica udienza assicura che una questione di principio così rilevante venga dibattuta nel modo più completo possibile prima che venga presa una decisione finale.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte non ha deciso subito perché è entrata in vigore una nuova legge (d.lgs. 164/2024) che ha modificato un aspetto procedurale rilevante per il caso, ovvero la necessità della procura speciale per chiedere la pubblica udienza. La Corte ha ritenuto la questione così importante da meritare un’analisi approfondita in una pubblica udienza.

Qual è il principale punto legale affrontato in questa ordinanza?
Il punto legale centrale è l’applicabilità e gli effetti della nuova norma che ha soppresso l’obbligo di una nuova procura speciale per il difensore che intende chiedere la discussione del ricorso in pubblica udienza, in opposizione alla proposta di definizione accelerata del giudizio.

Cosa succederà adesso nel processo?
La causa è stata rinviata all’udienza pubblica del giorno 11 marzo 2025. In quella data, le parti discuteranno oralmente la causa davanti al collegio delle Sezioni Unite, che poi procederà a emettere la sentenza finale sul ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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