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Procura speciale cassazione: quando è valida?

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per risarcimento danni a un immobile a causa di un vizio della procura speciale cassazione. L’ordinanza stabilisce che la procura deve essere conferita in una specifica finestra temporale, ovvero dopo la pubblicazione della sentenza impugnata e prima della notifica del ricorso, pena l’invalidità insanabile dell’atto e la condanna alle spese per il ricorrente.

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Procura speciale cassazione: La Finestra Temporale per la Validità

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia processuale: la validità della procura speciale cassazione è strettamente legata al momento del suo conferimento. Un errore su questo punto può costare l’intero giudizio, come dimostra il caso in esame, dove una richiesta di risarcimento danni è naufragata non nel merito, ma per un vizio procedurale insanabile. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le importanti conclusioni della Corte.

I fatti del caso: dalla richiesta di risarcimento all’appello

La vicenda ha origine dalla richiesta di risarcimento danni avanzata da una proprietaria di un appartamento. A seguito di lavori di ristrutturazione post-terremoto eseguiti sull’edificio condominiale, l’immobile della signora aveva subito una riduzione della sua consistenza. La proprietaria citava quindi in giudizio il Condominio e i progettisti per ottenere il ripristino della situazione originaria o, in subordine, un risarcimento economico.

Il Tribunale di primo grado accoglieva parzialmente la domanda, condannando il Condominio al pagamento di una somma a titolo di risarcimento. Tuttavia, la Corte d’Appello, in riforma della prima sentenza, rigettava completamente la domanda della proprietaria. A questo punto, la signora decideva di presentare ricorso per Cassazione.

Il nodo cruciale: la validità della procura speciale cassazione

Il ricorso in Cassazione si è scontrato con un ostacolo procedurale insormontabile. La Suprema Corte ha rilevato d’ufficio un vizio relativo alla procura speciale conferita dalla ricorrente al suo difensore. L’atto di conferimento della procura risultava infatti datato 27 aprile 2010, mentre la sentenza della Corte d’Appello impugnata era stata pubblicata il 25 marzo 2020.

Questo scarto temporale di quasi dieci anni è stato fatale. La Corte ha richiamato il consolidato orientamento delle Sezioni Unite, secondo cui la procura per il ricorso in Cassazione deve essere conferita in un momento successivo alla pubblicazione della sentenza che si intende impugnare.

La decisione della Corte di Cassazione e la “finestra temporale”

La Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per difetto di procura speciale. La decisione si fonda su un principio rigoroso ma chiaro, volto a garantire la specificità e l’attualità del mandato difensivo nel giudizio di legittimità.

Le motivazioni

La Corte ha spiegato che il requisito della specialità della procura, previsto dagli articoli 365 e 83 del codice di procedura civile, impone che il conferimento del mandato avvenga all’interno di una precisa “finestra temporale”. Questo intervallo inizia con la pubblicazione del provvedimento da impugnare e termina con la notificazione del ricorso stesso. Una procura conferita prima di tale momento iniziale, come nel caso di specie, è da considerarsi invalida perché non può riferirsi specificamente a un provvedimento non ancora esistente. La Corte ha sottolineato che tale vizio non è sanabile, neppure tramite l’istituto della rinnovazione previsto dall’art. 182 c.p.c., in quanto la procura valida è un requisito di ammissibilità del ricorso stesso. Di conseguenza, l’attività svolta dal difensore è priva di effetti per la parte, e il ricorso deve essere dichiarato inammissibile.

Le conclusioni

La pronuncia ha importanti implicazioni pratiche. La parte che intende ricorrere in Cassazione deve assicurarsi di conferire la procura speciale al proprio avvocato solo dopo la pubblicazione della sentenza d’appello. Un mandato conferito in via preventiva, magari all’inizio della causa o durante il giudizio di merito, non è valido per il grado di legittimità. L’inammissibilità del ricorso ha comportato, per la ricorrente, non solo l’impossibilità di vedere esaminata nel merito la propria pretesa, ma anche la condanna al pagamento delle spese legali a favore del controricorrente e al versamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato.

Quando deve essere rilasciata la procura speciale per un ricorso in Cassazione?
La procura speciale deve essere conferita tassativamente in un momento successivo alla data di pubblicazione della sentenza che si intende impugnare e prima della notificazione del ricorso stesso.

Una procura rilasciata prima della pubblicazione della sentenza d’appello è valida per il ricorso in Cassazione?
No, una procura rilasciata prima della pubblicazione della sentenza da impugnare è invalida per il ricorso in Cassazione. Il suo conferimento anteriore ne inficia il requisito di specialità, rendendola inefficace per quel specifico giudizio.

Cosa succede se il ricorso per Cassazione è basato su una procura invalida?
Se la procura è invalida perché conferita al di fuori della corretta finestra temporale, il ricorso viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non esamina il merito della questione e il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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