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Codice Civile
Codice Penale

Procedura Civile

Opposizione a sanzione amministrativa, costituzione della Pubblica Amministrazione a mezzo del servizio postale, ammissibilità

Nel giudizio di opposizione all’ordinanza – ingiunzione, disciplinato dagli artt. 22 e 23 della legge n. 689 del 1981, l’inosservanza della forma prevista dal citato art. 23, secondo comma, per fa pervenire al giudice la documentazione ivi specificata, non incide sullo scopo al quale è preordinata la previsione normativa, sicché il fatto che la documentazione […]

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Contratti di appalto stipulati dalla P.A. italiana nel quadro della politica di cooperazione e sviluppo, in vista della realizzazione di opere all’estero

I contratti di appalto stipulati dalla Pubblica Amministrazione italiana nel quadro della politica di cooperazione e sviluppo, in vista della realizzazione di opere all’estero, non sono qualificabili come appalti di opere pubbliche. Ad essi, pertanto, non risultano applicabili le disposizioni normative in tema di appalto di opere pubbliche. Consegue da ciò che le disposizioni sugli […]

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Azione di risoluzione e recesso

Azione di risoluzione dichiarativa e domanda giudiziale di recesso partecipano della stessa natura strutturale, ma, sul piano operativo, la trasformazione dell’una nell’altra non può ritenersi ammissibile per motivi di carattere funzionale.

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Danni per i quali è difficile fornire la prova

In presenza di una circostanziata denuncia alla polizia giudiziaria della natura, della qualità e del valore dei singoli oggetti trafugati – nella specie il contenuto di una cassetta di sicurezza – della prova che i danneggiati erano effettivamente proprietari degli oggetti che assumono depositati, delle deposizioni testimoniali relative al fatto che gli oggetti erano custoditi […]

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Impugnazione di sentenza, inammissibilità

Quando la sentenza impugnata è fondata su diverse rationes decidendi, idonee a giustificarne autonomamente le statuizioni, l’impugnazione rivolta contro una sola di esse è da ritenere inammissibile, poiché non consente di annullare la sentenza impugnata, la cui decisione appare sorretta dall’ulteriore motivazione.

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Impugnazione incidentale tardiva, ammissibilità

334, 343 e 371 c. p. c. , è ammessa l’impugnazione incidentale tardiva anche quando sia scaduto il termine per l’impugnazione principale, e persino se la parte abbia prestato acquiescenza alla sentenza, indipendentemente dal fatto che si tratti di un capo autonomo della sentenza stessa e che, quindi, l’interesse ad impugnare fosse preesistente, dato che nessuna distinzione in proposito è contenuta nelle citate disposizioni. Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 26842 del 7 novembre 2008

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Impugnazione, notificazione presso il procuratore

L’impugnazione presso il procuratore costituito, e/o domiciliatario della parte, per soddisfare gli oneri imposti dall’art.

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Giudice civile, risultanze indagini preliminari

Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 8127 del 3 aprile 2009

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E’ inattendibile l’esame grafologico condotto su di una copia fotostatica

Soltanto nel documento originale possono individuarsi quegli elementi la cui peculiarità o addirittura singolarità consente di risalire, con elevato grado di probabilità, al reale autore della sottoscrizione in relazione alla conosciuta specificità del profilo calligrafico, degli strumenti di scrittura abitualmente usati, delle stesse caratteristiche psico-fisiche del soggetto rappresentati dalla firma. Non può invece che risultare […]

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Corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato

Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, fissato dall’art.

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Il momento del perfezionamento della notifica

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 6335 del 16 marzo 2009

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Cancellazione dal registro dei protesti

L’attività della Camera di Commercio, nel procedimento di cui all’art. 4 della L. n. 77 del 1955 (come riformato dalla legge n. 235 del 2000), si esplica in una mera operazione materiale di verifica della regolarità dell’adempimento o della sussistenza della illegittimità o dell’errore del protesto, che senza alcun potere discrezionale, ha come risultato nel caso la cancellazione del nominativo, risolvendosi, quindi, in comportamenti che rientrano nella categoria degli atti materiali posti in essere all’infuori di una potestà amministrativa.

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Insidia, onere della Pubblica amministrazione

Accertata l’esistenza di una insidia, nella specie costituita dalla discrasia tra situazione reale e dati cartografici in relazione a fondali di acque lacuali, ai fini dell’affermazione della responsabilità dell’ente nel cui territorio ricade il lago, per danni subiti da terzi, non spetta all’attore dimostrare l’inerzia colpevole della Regione, essendo piuttosto onere di questa provare di non aver potuto rimuovere la situazione di pericolo.

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Compensazione delle spese del giudizio, motivi

Il provvedimento di compensazione parziale o totale delle spese per giusti motivi deve trovare nella sentenza un adeguato supporto motivazionale, anche se a tal fine non è necessaria l’adozione di motivazioni specificamente riferite a detto provvedimento, purché tuttavia le ragioni giustificatrici di esso siano chiaramente e inequivocabilmente desumibili dal complesso della motivazione adottata a sostegno della statuizione di merito. Nel caso di specie si è ritenuto che il provvedimento di compensazione delle spese del giudizio di secondo grado sia stato adeguatamente motivato con riferimento alla natura della controversia ed alla unicità della questione devoluta.

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Sostituzione del difensore per singoli atti del processo

In tema di delega professionale, la sostituzione del difensore per singoli atti del processo richiede la delega per iscritto negli atti di causa o una dichiarazione separata, anche se ha una portata operativa ridotta, perché è consentita per gli atti successivi alla costituzione del rapporto processuale e, quindi, presuppone l’avvenuta costituzione in giudizio del procuratore delegante.

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Vizio di violazione della norma di cui all’art. 112 c.p.c.

112 c. p. c. non è rilevabile d’ufficio in cassazione, ma deve essere denunciato con uno specifico motivo di impugnazione, giacché esso non determina una nullità insanabile della sentenza, di modo che è deducibile solo con gli ordinari mezzi di impugnazione. Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 25171 del 3 dicembre 2007

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Indennità sostitutiva in sostituzione della reintegrazione

Ne consegue che, sebbene formalmente distinti, il processo con il quale si invoca la illegittimità del licenziamento con le conseguenze reintegratorie e risarcitorie ed il processo con il quale – a seguito della dichiarazione, con sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, della illegittimità del licenziamento – si chiede il pagamento della indennità sostitutiva della reintegrazione, trovano entrambi fondamento nella illegittimità del licenziamento.

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Ordinanza che pronuncia su alcuni capi della domanda

L’ordinanza che pronuncia su alcuni capi della domanda produce gli effetti di una sentenza definitiva sull’intero oggetto della domanda se è fatta rinuncia alla sentenza.

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Competenza territoriale in materia di protezione dei dati personali

152 del Codice in materia di protezione dei dati personali (d. lgs. 25 c. p. c. (limitatamente alle controversie instaurate contro il Garante in relazione ai provvedimenti da questo emessi o alla loro mancata adozione).

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Istanza di regolamento di competenza

La facoltà di proporre istanza di regolamento di competenza presuppone che la sentenza sia stata depositata in cancelleria completa della motivazione. L’istanza predetta non è, pertanto, ammissibile ove proposta, con riferimento ad una pronuncia decisiva della questione di competenza, sulla base del solo dispositivo letto in udienza e prima del deposito della relativa motivazione, la cui motivazione segna l’inizio della decorrenza del termine stabilito dal secondo comma dell’art 47 c. p. c. .

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