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Principio di prevenzione e distanze: il ruolo dell’usucapione

Una recente ordinanza della Cassazione chiarisce che il principio di prevenzione in materia di distanze tra edifici non si applica se uno dei proprietari ha acquisito per usucapione il diritto di mantenere il proprio immobile a una distanza inferiore a quella legale. In questo caso, chi costruisce successivamente non può avvalersi della prevenzione ma deve arretrare la propria costruzione per rispettare la distanza complessiva tra i fabbricati.

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Principio di Prevenzione e Usucapione: La Cassazione Chiarisce i Limiti

In materia di diritto immobiliare, le norme sulle distanze tra costruzioni sono fondamentali per garantire un’ordinata convivenza tra vicini. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un caso complesso, chiarendo i limiti di applicazione del principio di prevenzione quando entra in gioco l’usucapione di un diritto di servitù. Questa decisione offre spunti cruciali per chi si trova a costruire su un terreno confinante con un edificio preesistente.

Il Caso: Una Disputa sulle Distanze tra Edifici

La vicenda ha origine da una controversia tra i proprietari di due fondi adiacenti. I primi, proprietari di un edificio risalente a prima del 1940, avevano citato in giudizio una società costruttrice vicina, lamentando che il nuovo fabbricato da essa realizzato non rispettasse le distanze legali. La società, a sua volta, aveva promosso una causa contro i primi, chiedendo la chiusura di alcune finestre e l’arretramento di altri manufatti, anch’essi a suo dire realizzati in violazione delle distanze dal confine.

Il Tribunale di primo grado, dopo aver riunito le cause, aveva respinto entrambe le domande. Tuttavia, aveva accertato un punto fondamentale: i proprietari del vecchio edificio avevano acquisito per usucapione il diritto di mantenere la loro costruzione a una distanza dal confine inferiore a quella minima di cinque metri prevista dalla normativa.

L’Errore della Corte d’Appello e il Principio di Prevenzione

In secondo grado, la Corte d’Appello aveva respinto l’impugnazione dei proprietari originari, applicando il cosiddetto principio di prevenzione. Secondo i giudici d’appello, poiché i primi costruttori avevano edificato a una distanza inferiore a cinque metri dal confine, non potevano lamentarsi se il vicino, costruendo per secondo, non avesse rispettato la distanza complessiva tra fabbricati. In sostanza, la Corte aveva ritenuto che la scelta del primo costruttore vincolasse il secondo, che avrebbe potuto costruire in aderenza o rispettando la distanza minima dal confine.

Le Motivazioni della Suprema Corte: L’Impatto dell’Usucapione sul Principio di Prevenzione

La Corte di Cassazione ha ribaltato completamente questa visione, accogliendo il ricorso dei proprietari originari. L’errore della Corte d’Appello, secondo gli Ermellini, è stato quello di non considerare l’effetto del giudicato interno formatosi sulla sentenza di primo grado. Quest’ultima aveva stabilito, senza essere stata impugnata su questo punto, che i ricorrenti avevano acquisito per usucapione il diritto di mantenere il loro edificio a una distanza ridotta dal confine.

Tale accertamento, divenuto definitivo (res judicata), cambia radicalmente le carte in tavola. La Cassazione ha chiarito che il principio di prevenzione non può essere invocato quando la posizione di un edificio è legittimata non dalla priorità temporale della costruzione, ma da un titolo giuridico valido, come una convenzione tra le parti o, appunto, l’usucapione di un diritto di servitù.

In questi casi, l’area confinante non è più da considerarsi libera. Il proprietario che intende costruire per secondo non ha la facoltà di scegliere se costruire in aderenza o a una certa distanza; al contrario, si trova di fronte a una situazione giuridica consolidata. Di conseguenza, egli ha l’obbligo di arretrare la propria costruzione in modo da rispettare la maggiore distanza legale tra i due edifici, e non semplicemente dal confine. L’esistenza del diritto di servitù acquisito per usucapione impone al vicino un obbligo di arretramento ulteriore per garantire il rispetto della distanza complessiva prevista dalla legge o dai regolamenti locali.

Conclusioni: Cosa Cambia per Chi Costruisce

La decisione in commento è di grande importanza pratica. Essa stabilisce che la presenza di un diritto di servitù, acquisito anche per usucapione, che permette di mantenere un edificio a distanza illegale, neutralizza l’operatività del principio di prevenzione. Chi edifica su un fondo confinante con un immobile che gode di tale diritto non può limitarsi a rispettare le distanze dal confine, ma deve calcolare la propria posizione in modo da assicurare la distanza minima prescritta tra la sua nuova costruzione e la parete del vicino. Questo implica una verifica preliminare non solo dello stato di fatto, ma anche della situazione giuridica dei fondi confinanti, per evitare di incorrere in violazioni e conseguenti ordini di demolizione e risarcimento del danno.

Quando non si applica il principio di prevenzione nelle costruzioni?
Il principio di prevenzione non si applica quando uno dei proprietari confinanti ha già consolidato il diritto di tenere la propria costruzione a una distanza inferiore a quella legale, sulla base di un titolo valido come una convenzione, un atto legale o l’usucapione di un diritto di servitù. In questo caso, l’area non è più considerata libera e il secondo costruttore non può scegliere come posizionare il proprio edificio.

Cosa succede se acquisisco per usucapione il diritto di mantenere un edificio a distanza illegale?
L’acquisizione per usucapione del diritto di mantenere un edificio a una distanza dal confine inferiore a quella legale crea un diritto di servitù a carico del fondo vicino. Questo diritto, una volta accertato in via definitiva, obbliga il proprietario del fondo confinante che intende costruire a rispettare la distanza legale non dal confine, ma dalla parete del tuo edificio preesistente.

Chi costruisce per secondo cosa deve rispettare se il vicino ha un diritto di servitù sulla distanza?
Se il vicino ha un diritto di servitù (acquisito ad esempio per usucapione) che gli permette di mantenere il suo edificio a una distanza ridotta dal confine, chi costruisce per secondo non può avvalersi del principio di prevenzione. Deve invece arretrare la propria nuova costruzione in modo tale da garantire il rispetto della distanza minima complessiva richiesta dalla legge tra i due edifici.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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