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Prezzo non visibile: multa legittima per il negozio

Una nota casa di moda è stata multata perché i cartellini dei prezzi nei suoi negozi non erano immediatamente visibili, ma nascosti all’interno dei capi di abbigliamento. La società ha impugnato la sanzione, sostenendo che la legge richiedesse solo la leggibilità e non la visibilità immediata. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, affermando che un prezzo non visibile non può considerarsi indicato in modo chiaro. La Corte ha stabilito che la visibilità è un presupposto essenziale della chiarezza e leggibilità, specialmente nei negozi con vendita a libero servizio, per garantire la piena tutela del consumatore.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Civile, Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile

Prezzo non visibile? Multa legittima anche nei negozi di lusso

L’esposizione dei prezzi nei negozi è una questione fondamentale per la trasparenza del mercato e la tutela del consumatore. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito che non basta che il prezzo sia leggibile: deve essere anche immediatamente visibile. Il caso di un prezzo non visibile su capi di abbigliamento di un noto marchio ha portato a una decisione che rafforza i diritti dei clienti e stabilisce un principio chiaro per tutti gli esercenti commerciali.

I Fatti di Causa: Il Cartellino Nascosto

La vicenda ha origine da un accertamento della Guardia di Finanza in un negozio di una prestigiosa casa di moda. Gli agenti avevano constatato che i prodotti esposti, come capi di abbigliamento e borse, non indicavano il prezzo in modo chiaro e leggibile. I cartellini, pur presenti e leggibili, erano posizionati all’interno dei singoli capi o, nel caso delle borse, celati all’interno e chiusi con una cerniera.

Di conseguenza, il Comune emetteva un’ordinanza ingiunzione per il pagamento di una sanzione di oltre 1.000 euro. La società si opponeva, sostenendo che la legge non imponeva la visibilità immediata e che le consuetudini del settore della moda di lusso prevedevano una presentazione più discreta del prezzo. Se in un primo momento il Giudice di Pace aveva dato ragione all’azienda, il Tribunale ribaltava la decisione, confermando la sanzione. La questione è così giunta fino alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte: La Visibilità è un Presupposto della Chiarezza

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della società, confermando la legittimità della multa. I giudici hanno stabilito che l’obbligo di indicare il prezzo ‘in modo chiaro e ben leggibile’, come previsto dall’art. 14 del d.lgs. 114/1998, implica necessariamente che il prezzo sia anche facilmente visibile.

Le Motivazioni della Cassazione sul prezzo non visibile

La Corte ha articolato il suo ragionamento su alcuni punti cardine, distinguendo concetti apparentemente simili ma giuridicamente distinti.

Chiarezza, Leggibilità e Visibilità: Concetti Distinti ma Collegati

Il cuore della motivazione risiede nella distinzione tra ‘leggibilità’ e ‘visibilità’. La leggibilità è la caratteristica di ciò che è facilmente decifrabile e comprensibile una volta individuato. La visibilità, invece, riguarda la possibilità di percepire qualcosa con l’occhio, immediatamente e senza ostacoli.
Secondo la Corte, la norma, quando prescrive un’indicazione ‘chiara’, presuppone la visibilità. Un prezzo nascosto, che richiede un’azione attiva da parte del consumatore per essere trovato (come ‘estrarre’ il cartellino dalle pieghe di un vestito), non può essere considerato ‘chiaro’. La facile visibilità, dunque, è una condizione essenziale, soprattutto nei sistemi di vendita a ‘libero servizio’ dove il cliente esamina i prodotti in autonomia.

La Tutela del Consumatore Prevale sulle Consuetudini di Settore

La società ricorrente aveva invocato le consuetudini del settore moda, dove i prezzi non verrebbero esposti in modo evidente per non distogliere l’attenzione dal prodotto e dal marchio. La Cassazione ha respinto categoricamente questo argomento. Le norme sulla pubblicità dei prezzi, contenute sia nel d.lgs. 114/1998 sia nel Codice del Consumo, sono poste a tutela del consumatore e della trasparenza del mercato. Tali principi generali non possono essere derogati da usi commerciali specifici. Il diritto del consumatore a un’informazione chiara e immediata sul prezzo è un diritto fondamentale che prevale sulle esigenze di marketing o sulle abitudini di un determinato settore.

Conclusioni: Implicazioni per i Commercianti

Questa ordinanza della Cassazione invia un messaggio inequivocabile a tutti gli esercenti commerciali, indipendentemente dal settore merceologico: il prezzo deve essere esposto in modo che il cliente possa vederlo senza dover cercare attivamente il cartellino. Nascondere il prezzo all’interno di un prodotto è una pratica illegittima che viola il principio di trasparenza. La decisione rafforza la tutela del consumatore, garantendogli la possibilità di conoscere il costo di un bene in modo diretto e inequivocabile, elemento essenziale per una scelta d’acquisto consapevole.

È sufficiente che il cartellino del prezzo sia leggibile, anche se non è immediatamente visibile?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la legge richiede che il prezzo sia indicato in modo ‘chiaro e ben leggibile’. Un prezzo nascosto, che richiede al consumatore di cercarlo, non è considerato ‘chiaro’. La facile visibilità è un presupposto necessario della chiarezza.

Le consuetudini di un settore, come quello della moda, possono giustificare il fatto di nascondere i cartellini dei prezzi?
No. La Corte ha stabilito che le norme a tutela del consumatore e della trasparenza del mercato prevalgono su qualsiasi uso o consuetudine commerciale. Il diritto del consumatore a un’informazione trasparente sul prezzo non può essere limitato da pratiche di settore.

Qual è la differenza tra ‘leggibilità’ e ‘visibilità’ del prezzo secondo la Corte?
La leggibilità è la caratteristica di ciò che può essere letto e compreso facilmente una volta trovato (es. caratteri grandi e non sbiaditi). La visibilità è la caratteristica di ciò che può essere percepito con l’occhio immediatamente e senza ostacoli. La legge, secondo la Corte, le richiede entrambe: il prezzo deve essere sia facile da vedere sia facile da leggere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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