LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Prescrizione polizza vita: la Cassazione decide rinvio

In un caso riguardante la riscossione di una polizza vita, negata da una compagnia assicurativa per decorrenza dei termini, la Corte di Cassazione emette un’ordinanza interlocutoria. A seguito di una sopravvenuta sentenza della Corte Costituzionale (n. 32/2024) che ha dichiarato illegittima la prescrizione polizza vita biennale, ripristinando quella decennale, la Suprema Corte ha rinviato la causa a nuovo ruolo per permettere alle parti di discutere alla luce del nuovo quadro normativo, senza decidere nel merito.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Prescrizione Polizza Vita: la Cassazione Riapre i Giochi dopo la Sentenza della Consulta

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha temporaneamente sospeso un giudizio cruciale in materia di prescrizione polizza vita, a seguito di un fondamentale intervento della Corte Costituzionale. Questa decisione, sebbene interlocutoria, ha implicazioni significative per innumerevoli beneficiari che si sono visti negare il diritto alla riscossione a causa di termini prescrittivi controversi. Analizziamo i dettagli di questo caso e le sue conseguenze.

I Fatti di Causa: una Polizza Vita Contesa

Il caso nasce dalla richiesta di due fratelli, beneficiari di una polizza vita stipulata dalla loro defunta madre. Al momento della richiesta di liquidazione, la compagnia assicurativa ha opposto un netto rifiuto, sostenendo che il diritto alla riscossione fosse ormai estinto per prescrizione. La compagnia si basava sulla normativa introdotta nel 2008, che aveva ridotto il termine di prescrizione per i diritti derivanti da contratti assicurativi a soli due anni.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello di Roma avevano dato ragione alla compagnia, rigettando la domanda dei beneficiari. Questi ultimi, non dandosi per vinti, hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione, contestando l’applicazione di un termine così breve a un diritto, come quello derivante da una polizza vita, che merita una tutela più ampia.

Il Colpo di Scena: l’Intervento della Corte Costituzionale

Mentre il ricorso era pendente in Cassazione, è intervenuto un evento che ha cambiato completamente le carte in tavola. Con la sentenza n. 32 del 2024, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 2952, secondo comma, del codice civile, nella parte in cui applicava la prescrizione breve di due anni anche ai diritti derivanti da polizze vita. La Consulta ha stabilito che per questi specifici contratti deve continuare ad operare la prescrizione ordinaria decennale.

La Decisione della Cassazione: Un Rinvio Strategico sulla prescrizione polizza vita

La Corte di Cassazione, presa visione della sopravvenuta sentenza della Corte Costituzionale, ha emesso un’ordinanza interlocutoria. Invece di decidere immediatamente il merito del ricorso, ha scelto di rinviare la causa a nuovo ruolo. Questa mossa procedurale è finalizzata a consentire alle parti di interloquire, ovvero di presentare memorie e argomentazioni, alla luce del nuovo e decisivo quadro normativo delineato dalla Consulta. È una scelta dettata dal rispetto del principio del contraddittorio e dalla necessità di fondare la decisione finale sulla legge così come interpretata e corretta dal Giudice delle leggi.

Le Motivazioni

La motivazione alla base dell’ordinanza della Suprema Corte è prettamente di natura procedurale ma di fondamentale importanza per la garanzia del giusto processo. Il collegio ha rilevato che il “quadro normativo complessivamente invocato dal ricorrente è suscettibile di essere inciso dalla appena vista sopravvenuta pronuncia di illegittimità costituzionale”. Di fronte a un cambiamento così radicale della norma applicabile al caso di specie, la Corte ha ritenuto opportuno non decidere “de plano”, ma fermare il processo per garantire che entrambe le parti avessero l’opportunità di ricalibrare le proprie difese. Rinviare la causa significa assicurare che la futura decisione sia pienamente consapevole e basata sul diritto vivente, come modificato dall’intervento della Corte Costituzionale, preservando l’integrità del contraddittorio tra le parti.

Le Conclusioni

Sebbene l’ordinanza non metta la parola fine alla vicenda, le sue conclusioni pratiche sono chiare. Il rinvio a nuovo ruolo preannuncia un esito quasi certamente favorevole ai ricorrenti. La difesa della compagnia assicurativa, basata sulla prescrizione polizza vita biennale, è stata erosa alla base dalla sentenza della Consulta. La futura decisione della Cassazione non potrà che prendere atto del ripristino del termine decennale, con ogni probabilità accogliendo il ricorso dei beneficiari. Questa ordinanza, quindi, non è solo un atto procedurale, ma un segnale forte per tutti i casi analoghi, ribadendo l’immediata applicabilità delle sentenze di incostituzionalità ai giudizi in corso e rafforzando la tutela dei beneficiari di polizze vita.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha rinviato la decisione perché, dopo la presentazione del ricorso, è intervenuta una sentenza della Corte Costituzionale (n. 32/2024) che ha modificato la legge applicabile al caso. Per garantire il diritto di difesa e un giusto processo, ha ritenuto necessario permettere alle parti di discutere sulla base di questo nuovo quadro normativo.

Cosa ha stabilito la Corte Costituzionale riguardo alla prescrizione delle polizze vita?
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che prevedeva una prescrizione di due anni per i diritti derivanti dai contratti di assicurazione sulla vita. Di conseguenza, per tali diritti si applica nuovamente il termine di prescrizione ordinario di dieci anni.

Qual è l’effetto pratico di questa ordinanza di rinvio?
L’effetto pratico è la sospensione temporanea del giudizio. Tuttavia, essa indica chiaramente che la futura decisione terrà conto della sentenza della Corte Costituzionale. Ciò rende molto probabile che il ricorso del beneficiario venga accolto e che il suo diritto a riscuotere la polizza, basato su un termine di prescrizione decennale, venga riconosciuto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati