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Prescrizione medici specializzandi: la data decisiva

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un gruppo di medici specializzandi che chiedevano un risarcimento per la mancata retribuzione durante la loro formazione, a causa della tardiva attuazione di direttive europee. La Corte ha confermato il suo orientamento consolidato sulla prescrizione medici specializzandi, stabilendo che il termine decennale per agire in giudizio decorre irrevocabilmente dal 27 ottobre 1999, data di entrata in vigore della Legge n. 370/1999. Questa legge, sanando solo parzialmente l’inadempimento dello Stato, ha reso certa e definitiva la lesione del diritto per tutti gli altri medici, facendo scattare il ‘dies a quo’ della prescrizione.

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Pubblicato il 26 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Prescrizione Medici Specializzandi: La Cassazione Conferma il Dies a Quo al 1999

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione che da decenni impegna le aule di giustizia: la prescrizione medici specializzandi. La Corte ha ribadito il suo consolidato orientamento, dichiarando inammissibile il ricorso di un gruppo di medici che chiedevano il risarcimento dei danni per la mancata corresponsione di un’adeguata retribuzione durante gli anni di specializzazione, a causa della tardiva e incompleta attuazione di specifiche direttive europee da parte dello Stato italiano.

I fatti del caso: la richiesta di risarcimento e lo scoglio della prescrizione

Numerosi medici, che avevano frequentato corsi di specializzazione in anni antecedenti all’anno accademico 1991/92, avevano citato in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e vari altri ministeri. La loro richiesta era chiara: ottenere il risarcimento per non aver ricevuto la retribuzione prevista dalle direttive europee 75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE, che l’Italia aveva recepito con notevole ritardo.

Tuttavia, sia il Tribunale in primo grado sia la Corte d’Appello avevano respinto le loro domande. Il motivo? L’eccezione di prescrizione sollevata dalle amministrazioni statali. Secondo i giudici di merito, il diritto dei medici al risarcimento si era estinto per il decorso del termine decennale.

I medici, non dandosi per vinti, hanno proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che il termine di prescrizione non avrebbe potuto iniziare a decorrere fino a quando non fossero state risolte alcune incertezze giurisprudenziali cruciali (relative alla giurisdizione, alla natura dell’azione e alla legittimazione passiva dello Stato).

La decisione della Corte: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile ai sensi dell’art. 360-bis, n. 1, c.p.c., in quanto la decisione impugnata era conforme alla giurisprudenza di legittimità e i motivi addotti non offrivano elementi per un suo superamento. La Corte non solo ha confermato la decisione dei giudici di merito, ma ha anche condannato i ricorrenti al pagamento delle spese legali e di un’ulteriore somma per lite temeraria, data la palese infondatezza del ricorso a fronte di un orientamento giuridico ormai granitico.

Le motivazioni della Cassazione sulla prescrizione medici specializzandi

Il cuore della pronuncia risiede nelle motivazioni con cui la Corte ha smontato le argomentazioni dei ricorrenti, ribadendo i principi cardine in materia di prescrizione medici specializzandi.

Il “dies a quo”: perché il 27 ottobre 1999?

La Corte ha riaffermato in modo inequivocabile che il termine di prescrizione decennale per l’azione risarcitoria dei medici specializzandi ha iniziato a decorrere il 27 ottobre 1999. Questa data non è casuale: corrisponde all’entrata in vigore della Legge n. 370/1999.

Questo intervento legislativo, pur riconoscendo il diritto a una borsa di studio, lo limitava solo a coloro che erano già beneficiari di sentenze amministrative irrevocabili. Per tutti gli altri, questa legge ha rappresentato la “pietra tombale” sulle speranze di un adempimento spontaneo da parte dello Stato. Da quel momento, infatti, è diventata palese e definitiva la volontà dello Stato di non adempiere agli obblighi comunitari nei loro confronti. Questo ha cristallizzato il loro diritto al risarcimento del danno, rendendolo immediatamente esigibile e facendo così partire il cronometro della prescrizione.

L’irrilevanza delle incertezze giurisprudenziali

I ricorrenti sostenevano che il termine di prescrizione non potesse decorrere in presenza di incertezze interpretative, come quelle relative all’individuazione del giudice competente (ordinario o amministrativo) o alla natura dell’azione (contrattuale o extracontrattuale). La Cassazione ha respinto con forza questa tesi.

Secondo gli Ermellini, nessuna norma impediva ai medici di agire in giudizio già dal 1999. Le eventuali incertezze procedurali non costituiscono un impedimento giuridico che sospende la prescrizione ai sensi dell’art. 2935 c.c. Il diritto poteva essere fatto valere, e strumenti come il regolamento di giurisdizione erano a disposizione per dirimere ogni dubbio sulla competenza. In altre parole, l’incertezza giurisprudenziale non paralizza il diritto di agire e, di conseguenza, non ferma il decorso della prescrizione.

Conclusioni: un orientamento consolidato e le conseguenze pratiche

L’ordinanza in esame non introduce novità, ma consolida un principio di diritto di fondamentale importanza pratica. La decisione della Cassazione sulla prescrizione medici specializzandi chiarisce che qualsiasi azione legale per ottenere il risarcimento del danno in questione, se avviata oltre dieci anni dopo il 27 ottobre 1999, è destinata a fallire. Questo orientamento granitico, confermato da innumerevoli sentenze, serve da monito: insistere nel contestarlo con argomentazioni già respinte espone al rischio non solo di una sconfitta, ma anche di una condanna per lite temeraria, come accaduto nel caso di specie. La certezza del diritto, in questa materia, è stata definitivamente affermata.

Da quale data inizia a decorrere il termine di prescrizione per il risarcimento del danno ai medici specializzandi per la mancata attuazione delle direttive europee?
Secondo la Corte di Cassazione, il termine di prescrizione decennale inizia a decorrere dal 27 ottobre 1999, data di entrata in vigore della legge n. 370/1999.

Le incertezze sulla giurisdizione o sulla natura dell’azione legale possono sospendere o ritardare l’inizio della prescrizione?
No. La Corte ha stabilito che eventuali incertezze di natura processuale, come l’individuazione del giudice competente, non impediscono il decorso della prescrizione, poiché il diritto poteva essere fatto valere e le incertezze potevano essere risolte con gli strumenti previsti dall’ordinamento.

Perché la legge n. 370/1999 è considerata il momento decisivo per l’inizio della prescrizione?
Perché quella legge, riconoscendo il diritto a una borsa di studio solo a una limitata categoria di medici, ha reso definitiva e manifesta l’inadempienza dello Stato nei confronti di tutti gli altri, consolidando il loro diritto al risarcimento e facendo così decorrere il termine per agire in giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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