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Prescrizione medici specializzandi: la Cassazione

Un gruppo di medici ha citato in giudizio lo Stato per la mancata retribuzione durante la specializzazione tra il 1980 e il 1992. La Corte di Cassazione ha dichiarato il loro ricorso inammissibile a causa della prescrizione. La Corte ha ribadito che il termine decennale per richiedere il risarcimento per la mancata attuazione delle direttive UE sulla remunerazione decorre dal 27 ottobre 1999. L’azione legale, avviata nel 2016, è stata quindi presentata tardivamente, confermando la giurisprudenza consolidata sulla prescrizione per i medici specializzandi.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Prescrizione Medici Specializzandi: La Cassazione Conferma il Termine Decennale

L’annosa questione della retribuzione per i medici durante gli anni di specializzazione continua a occupare le aule di giustizia. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su un aspetto cruciale: la prescrizione medici specializzandi. Con la decisione in commento, la Suprema Corte ha ribadito la propria giurisprudenza consolidata, dichiarando inammissibile il ricorso di un gruppo di professionisti e confermando il termine da cui far decorrere la prescrizione per le richieste risarcitorie.

I Fatti del Caso: La Richiesta di Remunerazione

Un gruppo di medici, che aveva frequentato le scuole di specializzazione in anni accademici compresi tra il 1980 e il 1992, ha convenuto in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri ministeri competenti. La loro richiesta era semplice: ottenere il riconoscimento del diritto a una adeguata remunerazione per gli anni di specializzazione, periodo durante il quale avevano svolto attività professionale a tempo pieno senza percepire alcun compenso. Tale diritto, a loro dire, discendeva dalle direttive europee che l’Italia aveva recepito in ritardo e in modo incompleto.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano respinto la domanda, accogliendo l’eccezione di prescrizione sollevata dall’Avvocatura dello Stato. I medici, non rassegnati, hanno quindi proposto ricorso per Cassazione.

La Decisione della Corte: Inammissibilità per Prescrizione

La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile ai sensi dell’art. 360-bis, n. 1, del codice di procedura civile. Questa norma permette una definizione rapida dei ricorsi quando la sentenza impugnata si è conformata all’orientamento costante della stessa Corte.

Secondo gli Ermellini, la Corte d’Appello ha correttamente applicato il principio di diritto ormai consolidato in materia, secondo cui il diritto al risarcimento del danno per la mancata remunerazione si è prescritto. Il ricorso, proposto nel 2021 per contestare una decisione del 2020, non presentava argomenti validi per modificare tale orientamento.

Le motivazioni della Corte e la questione della prescrizione medici specializzandi

Il cuore della decisione risiede nell’individuazione del cosiddetto dies a quo, ovvero il giorno dal quale inizia a decorrere il termine di prescrizione decennale. La Corte di Cassazione, richiamando anche una pronuncia delle Sezioni Unite (n. 17619/2022), ha stabilito in modo inequivocabile che tale data è il 27 ottobre 1999.

Questa data corrisponde all’entrata in vigore della legge n. 370 del 1999. Sebbene questa legge abbia colmato solo parzialmente la lacuna normativa, riconoscendo il diritto a una borsa di studio solo a determinate categorie di medici, ha avuto un effetto determinante. Per tutti gli altri medici esclusi, l’emanazione di questa legge ha generato la “ragionevole certezza” che lo Stato non avrebbe più adottato altri provvedimenti per adempiere pienamente alle direttive europee.

Da quel momento, il loro diritto al risarcimento del danno per l’inadempimento dello Stato è diventato esigibile e, di conseguenza, è iniziato a decorrere il termine di dieci anni per farlo valere in giudizio. Poiché i medici in questione hanno notificato il loro primo atto interruttivo della prescrizione (l’atto di citazione) solo il 12 dicembre 2016, il loro diritto era già estinto da tempo, essendo il termine scaduto il 27 ottobre 2009.

La Corte ha inoltre condannato i ricorrenti non solo al pagamento delle spese legali, ma anche a versare un’ulteriore somma ai sensi dell’art. 96, terzo comma, del codice di procedura civile, per aver proposto un ricorso basato su una questione già ampiamente e ripetutamente decisa, con una giurisprudenza “fermissima”.

Conclusioni: Un Punto Fermo sulla Prescrizione e le Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame rappresenta un’ulteriore e perentoria conferma dell’orientamento della giurisprudenza di legittimità sulla prescrizione medici specializzandi. Il messaggio per i professionisti e i loro legali è chiaro: le azioni legali per il risarcimento dei danni relativi a specializzazioni concluse prima del 1991 dovevano essere intraprese entro ottobre 2009. Qualsiasi azione successiva è destinata a scontrarsi con l’insormontabile scoglio della prescrizione. La decisione sottolinea l’importanza di agire tempestivamente per la tutela dei propri diritti e funge da monito contro la proposizione di ricorsi su questioni ormai decise, che possono comportare non solo la sconfitta ma anche sanzioni economiche aggiuntive.

Da quando inizia a decorrere la prescrizione per il risarcimento del danno da mancata remunerazione dei medici specializzandi?
La prescrizione decennale per richiedere il risarcimento del danno inizia a decorrere dal 27 ottobre 1999, data di entrata in vigore della Legge n. 370/1999.

Perché la data del 27 ottobre 1999 è considerata il momento di inizio della prescrizione?
Perché in quella data, con la promulgazione della Legge n. 370/1999, i medici esclusi dai suoi benefici hanno acquisito la “ragionevole certezza” che lo Stato non avrebbe adottato ulteriori provvedimenti per conformarsi alle direttive europee, rendendo così il loro diritto al risarcimento del danno pienamente esigibile.

Qual è stata la conseguenza per i medici che hanno intentato la causa nel 2016?
La Corte ha dichiarato il loro ricorso inammissibile. Il loro diritto al risarcimento si era già estinto per prescrizione, poiché l’azione legale è stata avviata molto tempo dopo la scadenza del termine decennale, conclusosi il 27 ottobre 2009.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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