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Prescrizione medici specializzandi: Cassazione conferma

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2958/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un gruppo di medici specializzandi che chiedevano il risarcimento del danno per la mancata retribuzione durante la specializzazione. La Corte ha confermato il proprio orientamento consolidato sulla prescrizione per i medici specializzandi, stabilendo che il termine decennale per l’azione di risarcimento decorre dal 27 ottobre 1999, data di entrata in vigore della Legge n. 370/99. Poiché il ricorso si poneva in contrasto con questa giurisprudenza, è stato rigettato in via preliminare.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Prescrizione medici specializzandi: la Cassazione chiude la porta ai ricorsi tardivi

L’annosa questione della prescrizione per i medici specializzandi che non hanno ricevuto un’adeguata remunerazione durante i loro corsi di formazione torna al centro dell’attenzione con l’ordinanza n. 2958/2024 della Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha ribadito con fermezza il suo orientamento consolidato, dichiarando inammissibile il ricorso di un gruppo di medici e confermando il dies a quo per il calcolo della prescrizione decennale.

I Fatti del Caso: La Lunga Attesa per un Giusto Compenso

Un gruppo di medici, dopo aver conseguito la laurea e essersi iscritti a scuole di specializzazione, non aveva percepito alcuna remunerazione, in violazione di precise direttive comunitarie (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE). L’Italia aveva dato attuazione a tali direttive solo in modo tardivo e parziale con la legge n. 257 del 1991. Di conseguenza, i medici avevano citato in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri ministeri per ottenere il risarcimento del danno subito.

Sia il Tribunale di Roma in primo grado che la Corte d’Appello avevano però respinto le loro richieste, dichiarando il diritto al risarcimento ormai prescritto. I medici, non rassegnati, hanno quindi presentato ricorso in Cassazione.

Il Tema Centrale: Quando Scatta la Prescrizione per i Medici Specializzandi?

Il cuore della controversia legale non era l’esistenza del diritto al compenso, ma la sua prescrizione. La difesa dei ricorrenti contestava l’orientamento secondo cui il termine per agire in giudizio iniziasse a decorrere dal 27 ottobre 1999. Secondo i medici, questo termine di decorrenza non era corretto.

La Corte di Cassazione, tuttavia, non ha avuto dubbi. Richiamando un’ampia e consolidata giurisprudenza, ha confermato che il diritto al risarcimento del danno per la tardiva attuazione delle direttive comunitarie si prescrive nel termine di dieci anni. Il punto di partenza di questo termine (il cosiddetto dies a quo) è stato individuato proprio nel 27 ottobre 1999.

Perché il 27 ottobre 1999 è la data chiave

Questa data corrisponde all’entrata in vigore della Legge n. 370 del 1999. Sebbene questa legge abbia riconosciuto il diritto a una borsa di studio solo a una ristretta cerchia di medici (quelli già beneficiari di sentenze amministrative irrevocabili), la giurisprudenza ha costantemente interpretato la sua entrata in vigore come il momento in cui il danno da mancata attuazione è diventato certo e quantificabile per tutti gli altri medici, facendo così scattare il cronometro della prescrizione.

La Decisione della Cassazione e la Prescrizione Medici Specializzandi

La Suprema Corte, applicando l’art. 360-bis, n. 1, c.p.c., ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa norma permette alla Corte di rigettare rapidamente un ricorso quando la questione sollevata è già stata decisa innumerevoli volte in modo uniforme, e il ricorrente non offre argomenti nuovi per un cambio di orientamento.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte sono lapidarie e si fondano interamente sul rispetto del proprio consolidato orientamento. Il principio di diritto, affermato sin dalle sentenze del 2011 e confermato anche dalle Sezioni Unite nel 2022, è chiaro: il diritto al risarcimento per i medici specializzandi si prescrive in dieci anni a partire dal 27 ottobre 1999. Qualsiasi azione legale intrapresa dopo il 27 ottobre 2009 è, pertanto, da considerarsi tardiva e destinata al rigetto per intervenuta prescrizione. La decisione impugnata si era attenuta a questo principio, rendendo il motivo di ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile.

Le conclusioni

L’ordinanza in esame rappresenta un ulteriore, forte monito sull’importanza dei termini di prescrizione nel diritto civile. Per i medici specializzandi che hanno subito il medesimo torto, questa pronuncia conferma che la finestra temporale per richiedere il risarcimento si è chiusa da tempo. La decisione, basata sulla necessità di certezza del diritto e sul rispetto della giurisprudenza costante, cristallizza un principio che ha guidato l’esito di migliaia di contenziosi simili, stabilendo un confine temporale invalicabile per la tutela di tali diritti.

Quando si prescrive il diritto al risarcimento per i medici specializzandi che non hanno ricevuto una retribuzione?
Secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, il diritto si prescrive nel termine decennale che decorre dal 27 ottobre 1999.

Perché il 27 ottobre 1999 è una data così importante in questi casi?
È la data di entrata in vigore della Legge n. 370/99. Sebbene la legge riguardasse una casistica limitata, la giurisprudenza ha stabilito che da quel momento il danno subito da tutti i medici specializzandi non retribuiti è diventato certo e quindi ha iniziato a decorrere il termine di prescrizione per agire in giudizio.

Cosa significa che il ricorso è stato dichiarato “inammissibile” ai sensi dell’art. 360-bis c.p.c.?
Significa che la Corte di Cassazione ha rigettato l’appello senza neppure esaminarlo nel merito, perché la decisione del giudice precedente era perfettamente in linea con l’orientamento costante e consolidato della stessa Corte sulla questione della prescrizione, rendendo il ricorso privo di possibilità di accoglimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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