LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Prescrizione intermediazione finanziaria: la Cassazione

Un’investitrice ha citato in giudizio un intermediario finanziario per la mancata informativa su obbligazioni ad alto rischio. La Corte di Cassazione, confermando la decisione d’appello, ha chiarito un punto fondamentale sulla prescrizione in intermediazione finanziaria: per l’azione di risoluzione del contratto, il termine decennale decorre dalla data dell’investimento (momento dell’inadempimento), non da quando si manifesta la perdita economica. Di conseguenza, il ricorso dell’investitrice è stato respinto.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 4 settembre 2025 in Diritto Bancario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Prescrizione Intermediazione Finanziaria: La Cassazione Chiarisce il Dies a Quo

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per tutti gli investitori: la prescrizione in materia di intermediazione finanziaria. Il caso riguarda una risparmiatrice che aveva acquistato obbligazioni ad alto rischio, perdendo il proprio capitale. La decisione della Suprema Corte stabilisce un principio fondamentale sulla decorrenza dei termini per agire contro l’intermediario, distinguendo nettamente tra azione di risoluzione e azione di risarcimento del danno.

I Fatti del Caso: Un Investimento ad Alto Rischio

Una cliente citava in giudizio il proprio istituto di credito, lamentando di aver acquistato, in diverse occasioni tra il 1998 e il 2001, obbligazioni di un paese emergente e obbligazioni societarie ad alto rischio per un controvalore di oltre 266.000 euro. Secondo l’investitrice, la banca aveva violato i propri doveri informativi, non avvisandola adeguatamente sulla natura e sui rischi specifici di tali prodotti, considerati inadeguati al suo profilo.

La cliente chiedeva in via principale la risoluzione dei contratti di acquisto per grave inadempimento e la restituzione del capitale investito; in subordine, chiedeva l’accertamento della responsabilità della banca e il conseguente risarcimento del danno.

Mentre la Corte d’Appello aveva parzialmente accolto le sue ragioni per gli investimenti più recenti, aveva dichiarato prescritta l’azione relativa al primo acquisto, effettuato nel 1998.

La Decisione della Corte e la Prescrizione in Intermediazione Finanziaria

La questione centrale giunta all’attenzione della Cassazione riguardava proprio il calcolo della prescrizione decennale. L’investitrice sosteneva che il termine dovesse decorrere non dalla data dell’acquisto, ma dal momento in cui il danno si era manifestato concretamente, ovvero con il default dell’emittente dei titoli.

La Suprema Corte ha respinto questa tesi, dichiarando il ricorso inammissibile e consolidando un importante orientamento giurisprudenziale.

La Distinzione Cruciale: Risoluzione vs. Risarcimento

Il punto chiave della decisione risiede nella distinzione tra due diverse azioni legali che l’investitore può intraprendere:
1. Azione di Risoluzione del Contratto: Mira a sciogliere il vincolo contrattuale a causa di un inadempimento grave (in questo caso, la violazione degli obblighi informativi). L’effetto è restitutorio: le parti devono restituirsi reciprocamente quanto ricevuto.
2. Azione di Risarcimento del Danno: Mira a ottenere una compensazione economica per la perdita subita a causa dell’inadempimento della controparte.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Cassazione ha chiarito che il dies a quo, cioè il giorno da cui inizia a decorrere la prescrizione, è diverso per le due azioni.

Il Dies a Quo per l’Azione di Risoluzione

Per l’azione di risoluzione, il diritto dell’investitore sorge nel momento esatto in cui l’intermediario viola i suoi doveri. La violazione degli obblighi informativi si concretizza al momento della conclusione del contratto di acquisto. È da quel giorno che l’investitore ha il diritto di chiedere la risoluzione. Pertanto, il termine di prescrizione decennale inizia a decorrere dalla data di sottoscrizione dell’ordine di acquisto. Nel caso di specie, l’azione relativa all’acquisto del 1998, intentata molti anni dopo, era inevitabilmente prescritta.

L’Irrilevanza del Danno Manifestato per la Risoluzione

Secondo la Corte, per agire con l’azione di risoluzione non è necessario attendere che si verifichi un danno economico. La semplice lesione del diritto a ricevere un’informazione corretta e completa è di per sé sufficiente a giustificare la richiesta di scioglimento del contratto. L’impossibilità di far valere un diritto che fa scattare la prescrizione deve derivare da cause giuridiche, non da impedimenti di fatto come la mancata conoscenza soggettiva del proprio diritto o la mancata manifestazione del danno.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per gli Investitori

Questa ordinanza offre una lezione fondamentale per i risparmiatori. Chi ritiene di aver ricevuto informazioni inadeguate o insufficienti al momento di un investimento non deve attendere che si verifichino perdite economiche per agire. Se l’obiettivo è quello di annullare l’operazione (risoluzione), è essenziale agire entro dieci anni dalla data dell’investimento stesso. Attendere il default o la vendita in perdita del titolo potrebbe significare perdere il diritto di contestare l’operazione originaria per prescrizione. La scelta tra azione di risoluzione e azione di risarcimento ha, quindi, conseguenze procedurali e sostanziali di enorme importanza che devono essere attentamente valutate con il proprio legale.

Quando inizia a decorrere la prescrizione per un’azione di risoluzione del contratto di investimento per inadempimento informativo?
La prescrizione decennale per l’azione di risoluzione inizia a decorrere dal momento in cui si verifica l’inadempimento dell’intermediario, ovvero dalla data di sottoscrizione dell’ordine di acquisto, e non da quando il danno (la perdita economica) si manifesta.

C’è differenza nel calcolo della prescrizione tra un’azione di risoluzione e una di risarcimento del danno?
Sì. Per l’azione di risoluzione, il termine decorre dal momento della violazione degli obblighi informativi. Per l’azione di risarcimento del danno, invece, il termine decorre da quando il danno si manifesta all’esterno e diventa oggettivamente percepibile per l’investitore.

La firma su una clausola di “operazione inadeguata” libera la banca dai suoi obblighi informativi?
No, la semplice sottoscrizione di una clausola di inadeguatezza non esaurisce l’obbligo della banca. L’intermediario deve comunque dimostrare di aver fornito al cliente tutte le informazioni concrete e specifiche sulle ragioni che rendono l’operazione inopportuna, anche se può farlo con libertà di forma.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati