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Prescrizione inquadramento: la decorrenza del termine

Un dipendente pubblico ha agito in giudizio per un errato inquadramento contrattuale avvenuto decenni prima. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando che la prescrizione del diritto alla superiore qualifica decorre dall’atto di inquadramento e non dalla successiva scoperta dell’errore da parte del lavoratore. L’ordinanza analizza il tema della decorrenza della prescrizione inquadramento e l’irrilevanza di atti interruttivi provenienti da soggetti terzi al rapporto di lavoro.

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Pubblicato il 2 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Prescrizione Inquadramento: la Cassazione fissa il Dies a Quo

La questione della prescrizione inquadramento è un tema cruciale nel diritto del lavoro, poiché determina il tempo massimo entro cui un lavoratore può far valere il proprio diritto a una corretta classificazione professionale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti fondamentali, stabilendo che il termine per agire decorre dal momento dell’atto formale di inquadramento, e non dalla successiva scoperta dell’errore da parte del dipendente. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti di Causa

Un dipendente di un’amministrazione regionale aveva promosso una causa per ottenere la ricostruzione giuridica ed economica della propria carriera. Sosteneva di essere stato erroneamente inquadrato in un livello funzionale inferiore (il 6°) anziché in quello superiore (il 7°) a cui riteneva di avere diritto. L’inquadramento contestato risaliva al 1983, a seguito di un trasferimento da un’azienda di trasporti pubblici all’ente regionale.

Il lavoratore aveva avviato l’azione legale solo nel 2016, sostenendo che la prescrizione decennale dovesse decorrere non dal 1983, ma dal momento in cui aveva acquisito consapevolezza dell’errore, tra il 2003 e il 2004. Inoltre, faceva leva su un atto del 2008 con cui l’ex datore di lavoro (l’azienda di trasporti) aveva riconosciuto il suo diritto al livello superiore, considerandolo come un’interruzione della prescrizione.

Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano respinto la domanda, ritenendo che il diritto alla qualifica superiore fosse ormai prescritto.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha confermato le sentenze dei gradi precedenti e ha rigettato integralmente il ricorso del lavoratore. Gli Ermellini hanno smontato, uno per uno, i motivi di impugnazione, ribadendo principi consolidati in materia di prescrizione e onere della prova.

Le Motivazioni: la decorrenza della prescrizione inquadramento

Il cuore della decisione risiede nella corretta individuazione del dies a quo, ovvero del giorno da cui far partire il calcolo del termine di prescrizione. La Corte ha stabilito che, in tema di prescrizione inquadramento, il termine decennale per far valere il diritto alla qualifica superiore inizia a decorrere dal momento in cui il diritto stesso può essere esercitato. In questo caso, tale momento coincideva con la delibera del 1983 che aveva formalizzato la classificazione del dipendente nei ruoli della Regione.

I giudici hanno chiarito un punto fondamentale: la tardiva conoscenza dell’errore da parte del lavoratore non costituisce una “causa giuridica impeditiva dell’esercizio del diritto” ai sensi dell’art. 2935 c.c. L’onere di provare l’esistenza di un impedimento legale spetta al lavoratore, ma la semplice ignoranza o la mancata consapevolezza non sono sufficienti a spostare in avanti la decorrenza della prescrizione.

La Corte ha inoltre ritenuto irrilevante l’atto di riconoscimento proveniente dall’ex datore di lavoro nel 2008. Tale atto, compiuto da un soggetto ormai estraneo al rapporto di lavoro con la Regione, non poteva avere alcun effetto interruttivo o di rinuncia alla prescrizione nei confronti del datore di lavoro attuale. Infine, sono stati respinti anche i motivi relativi alla presunta rilevazione d’ufficio della prescrizione quinquennale per le differenze retributive (correttamente eccepita dalla Regione) e alla richiesta di compensazione delle spese legali, la cui determinazione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito.

Le Conclusioni: implicazioni pratiche

L’ordinanza in esame ribadisce un principio di certezza del diritto: i diritti devono essere esercitati entro i termini stabiliti dalla legge. Per i lavoratori, questa decisione sottolinea l’importanza di agire tempestivamente per contestare un inquadramento ritenuto errato. Attendere di acquisire una “piena consapevolezza” anni dopo l’atto formale può comportare la perdita definitiva del diritto. Per i datori di lavoro, pubblici e privati, la sentenza conferma la validità dell’eccezione di prescrizione quando i termini sono oggettivamente decorsi, indipendentemente dalla percezione soggettiva del dipendente.

Da quando inizia a decorrere il termine di prescrizione per un errato inquadramento lavorativo?
Il termine di prescrizione decennale decorre dal momento in cui il diritto può essere fatto valere, ovvero dalla data dell’atto formale di inquadramento da parte del datore di lavoro, e non dal momento in cui il lavoratore si accorge dell’errore.

La tardiva scoperta di un errore nell’inquadramento può sospendere o interrompere la prescrizione?
No. Secondo la Corte, la tardiva conoscenza da parte del lavoratore dell’inadempimento del datore di lavoro non costituisce una “causa giuridica impeditiva dell’esercizio del diritto” e, pertanto, non è idonea a spostare l’inizio della decorrenza della prescrizione.

Il riconoscimento dell’errore da parte di un ex datore di lavoro ha valore per interrompere la prescrizione nei confronti del nuovo datore?
No. Un atto di riconoscimento proveniente da un soggetto ormai estraneo al rapporto di lavoro (come un ex datore di lavoro) è irrilevante e non può produrre effetti interruttivi o di rinuncia alla prescrizione nei confronti del datore di lavoro attuale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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