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Prescrizione decennale medici specializzandi: la Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2913/2024, ha stabilito che si applica la prescrizione decennale medici specializzandi per i crediti relativi alla rivalutazione e rideterminazione delle borse di studio. La Corte ha chiarito che, non essendo tali crediti liquidi ed esigibili senza un atto specifico della P.A., non può applicarsi la prescrizione breve di cinque anni. La decisione si fonda anche sul fatto che la mancata corresponsione deriva dall’inadempimento di obblighi comunitari, configurando una responsabilità contrattuale dello Stato.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Diritto Civile, Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Prescrizione decennale medici specializzandi: la Cassazione fa chiarezza

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale riguardo la prescrizione decennale medici specializzandi per i crediti legati all’adeguamento delle borse di studio. La Suprema Corte ha chiarito che il diritto alla rivalutazione annuale e alla rideterminazione triennale dell’importo non si estingue nel termine breve di cinque anni, bensì in quello ordinario di dieci. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Due dottoresse, dopo aver frequentato le scuole di specializzazione medica presso un’università, avevano adito il Tribunale per ottenere il riconoscimento del loro diritto a un corretto inquadramento economico. Nello specifico, chiedevano il pagamento delle differenze retributive derivanti dalla rivalutazione e dagli adeguamenti contrattuali previsti per il personale medico del Servizio Sanitario Nazionale, oltre a un risarcimento per la mancata attuazione di una direttiva comunitaria.

In primo grado, il Tribunale aveva condannato l’Università a versare le maggiori somme dovute a titolo di adeguamento della borsa di studio. L’Ateneo, tuttavia, aveva proposto appello, sostenendo che il diritto delle dottoresse fosse ormai estinto per il decorso della prescrizione quinquennale. La Corte d’Appello aveva accolto il gravame dell’Università, spingendo le due professioniste a ricorrere in Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso delle dottoresse, cassando la sentenza d’appello e rinviando la causa a un’altra sezione della stessa Corte per una nuova valutazione. La Cassazione ha affermato un principio di diritto chiaro: il credito relativo alla rivalutazione e alla rideterminazione triennale della borsa di studio dei medici specializzandi è soggetto a prescrizione decennale.

Le Motivazioni: Perché si Applica la Prescrizione Decennale Medici Specializzandi?

La Corte ha basato la sua decisione su argomentazioni giuridiche precise e ben articolate. Vediamo i punti salienti.

Credito non Liquido e non Esigibile

Il fulcro del ragionamento risiede nella natura del credito vantato. La prescrizione breve di cinque anni, prevista dall’art. 2948, n. 4, c.c., si applica solo alle prestazioni periodiche che sono “liquide” ed “esigibili”. Un credito è liquido quando il suo ammontare è determinato con precisione; è esigibile quando il creditore può pretenderne il pagamento immediato.

Nel caso in esame, sia la rivalutazione annuale (basata sul tasso di inflazione) sia la rideterminazione triennale dell’importo richiedevano un atto formale da parte della Pubblica Amministrazione per essere quantificate. Poiché tale atto non è mai stato emesso, le somme non sono mai diventate liquide ed esigibili, e di conseguenza non potevano essere soggette al termine di prescrizione breve. Il diritto, inteso nella sua globalità, si prescrive quindi nel termine ordinario di dieci anni.

Inadempimento di Obblighi Comunitari

Un’altra motivazione di grande rilievo è legata al diritto dell’Unione Europea. La Corte ha sottolineato che l’adeguata remunerazione della formazione medica specialistica discende da specifiche direttive comunitarie. La mancata quantificazione e corresponsione di tali somme da parte dello Stato italiano rappresenta un inadempimento di obblighi preesistenti derivanti dall’ordinamento europeo.

Questo inadempimento configura una responsabilità di natura contrattuale (ex art. 1173 c.c.), non extracontrattuale. Di conseguenza, il diritto al risarcimento del danno che ne deriva è soggetto all’ordinario termine di prescrizione decennale.

Differenza con i Crediti Retributivi

Infine, la Cassazione ha precisato che la borsa di studio non può essere assimilata a una retribuzione da lavoro dipendente. Gli emolumenti percepiti dagli specializzandi non costituiscono il corrispettivo di una prestazione lavorativa a vantaggio dell’Università, ma sono destinati a sostenere economicamente i medici durante un percorso formativo a tempo pieno. Pertanto, non si applicano le norme sulla prescrizione dei crediti retributivi dei pubblici impiegati.

Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza rappresenta un punto fermo per la tutela dei diritti dei medici specializzandi. Affermando l’applicazione della prescrizione decennale medici specializzandi, la Corte di Cassazione garantisce una protezione più ampia a tutti coloro che, in passato, non hanno ricevuto il corretto adeguamento della propria borsa di studio. La decisione apre la strada a numerose azioni legali per il recupero di crediti che si ritenevano erroneamente prescritti, ribadendo la responsabilità dello Stato nel dare piena e corretta attuazione agli obblighi derivanti dal diritto nazionale ed europeo.

Qual è il termine di prescrizione per i crediti relativi all’adeguamento della borsa di studio dei medici specializzandi?
Secondo la Corte di Cassazione, il termine di prescrizione per il credito concernente la rivalutazione annuale e la rideterminazione triennale dell’importo della borsa di studio è decennale e non quinquennale.

Perché la Corte di Cassazione non ha applicato la prescrizione breve di cinque anni?
La prescrizione quinquennale non si applica perché il credito non è né liquido né esigibile. La sua quantificazione richiede un provvedimento specifico della Pubblica Amministrazione che, nel caso di specie, non è mai stato emesso. La prescrizione breve presuppone che le somme siano già determinate e messe a disposizione del creditore.

La borsa di studio di un medico specializzando è considerata una retribuzione da lavoro dipendente?
No, la Corte ha chiarito che l’attività svolta dai medici specializzandi non è inquadrabile in un rapporto di lavoro subordinato. Gli emolumenti ricevuti non sono un corrispettivo per prestazioni lavorative, ma un sostegno economico per l’impegno a tempo pieno nell’attività formativa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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