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Prescrizione convenzione edilizia: quando decorre?

Una società cooperativa si opponeva a un decreto ingiuntivo per il pagamento del prezzo di una cessione di diritto di superficie, eccependo la prescrizione del credito. I giudici di merito avevano respinto l’opposizione, ritenendo che il termine di prescrizione decorresse dalla scadenza venticinquennale della convenzione. La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione, stabilendo che la prescrizione convenzione edilizia per un’obbligazione di pagamento decorre dalla scadenza del termine previsto per l’adempimento di tale specifica obbligazione, e non dalla scadenza generale dell’accordo.

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Prescrizione convenzione edilizia: la scadenza delle singole rate conta più di quella del contratto

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale in materia di prescrizione convenzione edilizia. La Corte ha stabilito che, anche in un accordo di lunga durata, il termine per far valere un diritto di credito inizia a decorrere dalla scadenza delle singole obbligazioni di pagamento e non dalla scadenza finale dell’intera convenzione. Questa decisione ha importanti implicazioni pratiche per Comuni e operatori immobiliari.

I Fatti di Causa

Una società cooperativa edilizia aveva stipulato nel 2004 una convenzione con un Comune per l’attuazione di un piano di zona. L’accordo prevedeva la cessione di un diritto di superficie alla cooperativa, il cui prezzo doveva essere corrisposto in tre rate con scadenze precise, l’ultima delle quali fissata entro dodici mesi dalla firma.

Nel 2019, non avendo ricevuto il pagamento della seconda e terza rata, il Comune otteneva un decreto ingiuntivo. La cooperativa si opponeva, sostenendo che il credito fosse ormai estinto per prescrizione, essendo trascorsi ben più dei dieci anni previsti dalla legge dall’ultima scadenza di pagamento del 2005. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello, tuttavia, respingevano l’opposizione, affermando che il termine di prescrizione sarebbe iniziato a decorrere solo alla scadenza complessiva della convenzione, fissata a 25 anni dalla stipula (cioè nel 2029).

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della cooperativa, cassando la sentenza d’appello e rinviando la causa a un nuovo esame. I giudici supremi hanno ribaltato l’interpretazione dei giudici di merito, fornendo un principio di diritto chiaro e fondamentale per la gestione dei rapporti convenzionali di lunga durata.

Le Motivazioni: Dies a Quo nella prescrizione convenzione edilizia

Il cuore della decisione risiede nell’applicazione dell’articolo 2935 del Codice Civile, secondo cui “la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere”. La Corte ha sottolineato che una convenzione urbanistica, per quanto complessa e di lunga durata, può contenere diverse obbligazioni con scadenze autonome e distinte.

Nel caso specifico, l’obbligo di pagare il corrispettivo per il diritto di superficie era stato chiaramente suddiviso in tre rate, con termini di adempimento precisi e antecedenti alla scadenza finale della convenzione. Il Comune, pertanto, avrebbe potuto esigere il pagamento di ogni singola rata non appena questa era scaduta. Il diritto di credito era quindi esigibile e poteva essere fatto valere sin dal 2004-2005.

Di conseguenza, il dies a quo, ovvero il giorno da cui far partire il calcolo della prescrizione decennale, deve essere individuato nella data di scadenza di ciascuna rata. È errato, secondo la Cassazione, posticipare l’inizio della prescrizione alla scadenza dell’intero rapporto venticinquennale, poiché ciò contrasta con il principio fondamentale dell’esigibilità del diritto.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza serve da monito per le amministrazioni pubbliche: la gestione dei crediti derivanti da convenzioni urbanistiche richiede diligenza e tempestività. Non è possibile attendere la fine del rapporto per richiedere pagamenti che erano dovuti anni, o addirittura decenni, prima. Il termine di prescrizione non attende. Per gli operatori privati, invece, la sentenza rafforza la certezza del diritto, confermando che i termini di prescrizione sono legati alle scadenze specifiche pattuite e non a un generico termine finale del contratto, permettendo così una più chiara gestione delle proprie passività.

Quando inizia a decorrere la prescrizione per il pagamento del prezzo in una convenzione edilizia a lungo termine?
La prescrizione inizia a decorrere dalla specifica data di scadenza prevista per ogni singola rata di pagamento, e non dalla data di scadenza finale dell’intera convenzione.

La durata complessiva di una convenzione (es. 25 anni) sposta l’inizio della prescrizione per i pagamenti intermedi?
No, la durata generale dell’accordo non posticipa l’inizio della prescrizione per le obbligazioni che hanno termini di adempimento specifici e precedenti. Il diritto di credito sorge e può essere fatto valere non appena la singola prestazione diventa esigibile.

Cosa stabilisce l’articolo 2935 del Codice Civile in questo contesto?
L’articolo 2935 c.c. afferma che la prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. Nel caso esaminato, il Comune poteva far valere il proprio diritto al pagamento di ogni rata sin dalla rispettiva scadenza, momento dal quale è iniziato a decorrere il termine di prescrizione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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