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Prescrizione buoni postali: quando scade il diritto?

Un istituto finanziario ha impugnato una sentenza che lo obbligava a rimborsare un buono postale del 1996, sostenendo che il diritto fosse estinto. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, chiarendo le regole sulla prescrizione buoni postali. Ha stabilito che il termine di 10 anni decorre dalla scadenza del titolo e che l’emittente non ha obblighi informativi ulteriori rispetto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La decisione del tribunale è stata annullata.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Bancario, Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Prescrizione Buoni Postali: La Cassazione Fissa i Paletti su Scadenza e Obblighi Informativi

La questione della prescrizione buoni postali fruttiferi è da tempo al centro di un acceso dibattito legale, che vede contrapposti i risparmiatori e l’istituto emittente. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è intervenuta per fare chiarezza su due aspetti fondamentali: il momento esatto da cui decorre il termine di prescrizione e l’estensione degli obblighi informativi a carico dell’emittente. La decisione analizza il caso di alcuni risparmiatori che si erano visti negare il rimborso di un buono emesso nel 1996 perché richiesto oltre il termine di scadenza.

I Fatti di Causa: Un Buono Postale del 1996 Conteso

Il caso ha origine dalla richiesta di rimborso, da parte di alcuni eredi, di un buono fruttifero postale emesso nel lontano 1996. Sia il Giudice di Pace in primo grado che il Tribunale in appello avevano dato ragione ai risparmiatori, condannando l’istituto finanziario al pagamento della somma dovuta.

Secondo il Tribunale, sul titolo mancava qualsiasi riferimento alla data di scadenza e alla tipologia del buono. Questa omissione, a parere dei giudici di merito, aveva pregiudicato il diritto dei titolari, impedendo di fatto la decorrenza della prescrizione. Inoltre, l’istituto emittente non aveva provato di aver consegnato il foglio informativo al momento della sottoscrizione.

Contro questa decisione, l’istituto finanziario ha proposto ricorso in Cassazione, basandosi su due motivi principali: l’avvenuta maturazione della prescrizione decennale e l’errata applicazione delle norme sugli obblighi informativi.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha ritenuto fondati entrambi i motivi del ricorso, cassando la sentenza del Tribunale e fornendo un’interpretazione chiara e definitiva della normativa applicabile.

La Decorrenza della Prescrizione Buoni Postali

Il primo punto cruciale riguarda l’individuazione del dies a quo, ovvero il giorno da cui inizia a decorrere il termine di prescrizione. La Corte ha ribadito l’orientamento consolidato secondo cui, per effetto del D.M. 19 dicembre 2000, la disciplina è stata modificata. Il nuovo termine di prescrizione è di dieci anni e decorre non più dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di riscossione, ma direttamente dalla data di scadenza del titolo.

Nel caso specifico, il buono aveva cessato la sua fruttuosità nel 2008. Applicando il termine decennale, la prescrizione si era compiuta nel 2018. Poiché i titolari si erano presentati per l’incasso solo nel 2020, il loro diritto si era ormai estinto. La Corte ha sottolineato come la nuova disciplina si applichi anche ai buoni emessi in precedenza, purché non già prescritti alla data di entrata in vigore del decreto.

L’Integrazione del Contratto e gli Obblighi Informativi

Il secondo motivo, strettamente connesso al primo, verteva sugli obblighi informativi. Il Tribunale aveva errato nel ritenere che l’istituto emittente dovesse provare la consegna di un foglio informativo. La Cassazione ha chiarito che:
1. I buoni postali fruttiferi sono ‘documenti di legittimazione’ la cui disciplina non è contenuta solo nel contratto, ma anche nelle norme di legge e nei decreti ministeriali che si sono succeduti nel tempo.
2. Questi decreti, per giurisprudenza costante (incluse le Sezioni Unite), integrano ab externo il contenuto dei titoli. La loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è considerata il mezzo idoneo e sufficiente a portare a conoscenza dei risparmiatori le condizioni applicabili, comprese scadenza e prescrizione.
3. Non sussiste, pertanto, un ulteriore e specifico obbligo di informativa personalizzata a carico dell’emittente. L’obbligo di consegna del foglio informativo è stato introdotto solo nel 2000 e non poteva applicarsi a un titolo emesso nel 1996.

La Corte ha concluso che l’eventuale ignoranza del risparmiatore, anche se dovuta a ragioni oggettive come la mancata ricezione di documentazione, non costituisce un impedimento legale al decorso della prescrizione.

Conclusioni: Cosa Cambia per i Risparmiatori?

Questa ordinanza della Corte di Cassazione consolida un principio fondamentale in materia di prescrizione buoni postali: la responsabilità di informarsi sulle condizioni del proprio investimento ricade in gran parte sul risparmiatore. La pubblicazione delle normative sulla Gazzetta Ufficiale è ritenuta sufficiente a garantire la conoscibilità delle regole. Per i titolari di buoni, specialmente quelli più datati, diventa quindi essenziale attivarsi per tempo per verificare le scadenze e i termini di prescrizione, rivolgendosi agli uffici competenti o consultando le fonti ufficiali, per non rischiare di perdere il diritto al rimborso del capitale e degli interessi maturati.

Da quando decorre il termine di dieci anni per la prescrizione dei buoni postali fruttiferi?
Secondo la Corte, il termine di prescrizione decennale decorre dalla data di scadenza del titolo, e non dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui poteva essere riscosso, come previsto dalla normativa precedente al D.M. 19.12.2000.

L’istituto emittente ha l’obbligo di informare personalmente il sottoscrittore sulla data di scadenza e prescrizione del buono postale?
No. La Corte ha stabilito che gli obblighi informativi sono assolti con la pubblicazione dei decreti ministeriali sulla Gazzetta Ufficiale. Tali decreti integrano il contenuto dei buoni “ab externo” e non sussiste un ulteriore obbligo di informativa personalizzata a carico dell’emittente.

La mancata consegna del foglio informativo al momento della sottoscrizione di un buono emesso prima del 2000 impedisce il decorso della prescrizione?
No. La sentenza chiarisce che l’obbligo di consegna del foglio informativo è stato introdotto solo con il D.M. del 19.12.2000 e quindi non era applicabile ai titoli emessi in precedenza, come quello del 1996 oggetto del caso. Inoltre, l’ignoranza delle modalità di esercizio del diritto non costituisce un impedimento legale al decorso della prescrizione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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