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Premio speciale unitario: calcolo e normativa

Una cooperativa di servizi ha contestato il metodo di calcolo del premio assicurativo INAIL, chiedendo il rimborso di somme versate in eccesso. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che per determinate categorie lavorative, come i facchini, si applica il regime del “premio speciale unitario”. Questo sistema, basato su un importo fisso anziché sulla retribuzione effettiva, costituisce una norma speciale non abrogata da successive leggi di carattere generale, in applicazione del principio “lex posterior generalis non derogat priori speciali”.

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Premio Speciale Unitario: La Cassazione Conferma la Norma Speciale

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 32193 del 2024, ha chiarito un punto fondamentale riguardo il calcolo del premio speciale unitario dovuto all’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. La Corte ha stabilito che la normativa speciale che prevede un premio fisso per alcune categorie di lavoratori, come i facchini riuniti in cooperative, non è stata superata dalle leggi successive che hanno introdotto un calcolo basato sulla retribuzione effettiva. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le importanti conclusioni dei giudici.

I Fatti di Causa

Una cooperativa di facchinaggio si era rivolta al tribunale per ottenere la restituzione delle somme che riteneva di aver versato in eccesso all’INAIL a titolo di premio assicurativo per gli anni dal 2007 in poi. Secondo la cooperativa, l’Istituto aveva erroneamente applicato un sistema di calcolo basato sulla retribuzione effettivamente corrisposta ai soci lavoratori, anziché il regime speciale previsto dall’art. 42 del d.P.R. n. 1124/65.

Sia il tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano respinto la domanda, sostenendo che la normativa successiva (in particolare il d.lgs. n. 423/01) avesse modificato il sistema, rendendo obbligatorio il calcolo del premio sulla base della retribuzione reale. Contro questa decisione, la cooperativa ha proposto ricorso in Cassazione.

Il Contesto Normativo: Premio Ordinario vs. Premio Speciale Unitario

Per comprendere la decisione, è essenziale distinguere due metodi di calcolo del premio INAIL:

1. Criterio Ordinario (Art. 41 d.P.R. n. 1124/65): Il premio è calcolato applicando un tasso di rischio alla massa delle retribuzioni (effettive o convenzionali) pagate ai lavoratori.
2. Criterio Speciale (Art. 42 d.P.R. n. 1124/65): Per lavorazioni particolari (come quelle dei facchini, dei carovanieri, ecc.), in cui la determinazione della retribuzione è difficile a causa della sua variabilità o precarietà, la legge prevede un premio speciale unitario. Si tratta di un importo fisso, di solito pro capite, stabilito da un decreto ministeriale, svincolato dalla retribuzione effettiva.

Il cuore della controversia era stabilire se le modifiche legislative del 2001, che imponevano di basare il calcolo sulla retribuzione effettiva, avessero implicitamente abrogato il sistema del premio speciale.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto i motivi del ricorso della cooperativa, ribaltando le decisioni dei giudici di merito. I giudici supremi hanno fondato la loro decisione sul principio giuridico fondamentale “lex posterior generalis non derogat priori speciali“, secondo cui una legge successiva di carattere generale non abroga una legge precedente che regola una materia specifica.

La Corte ha affermato che:

* La disciplina del premio speciale unitario dell’art. 42 è una norma speciale, creata appositamente per gestire situazioni lavorative complesse dove la retribuzione non è facilmente quantificabile.
* La normativa successiva (d.lgs. n. 423/01) ha modificato la regola generale del calcolo del premio (art. 41), ma non ha mai menzionato né inteso abrogare la disciplina speciale dell’art. 42.
* Non esiste alcuna incompatibilità tra le due normative: una regola il caso generale, l’altra continua a regolare casi specifici per i quali è stata pensata.
* È errato, come aveva fatto la Corte d’Appello, tentare di “combinare” le due discipline, applicando il riferimento alla retribuzione imponibile (proprio della norma generale) al calcolo del premio speciale. Quest’ultimo deve continuare ad essere determinato secondo i criteri fissi stabiliti dai decreti ministeriali attuativi.

In sostanza, la ratio della norma speciale, ovvero la difficoltà di accertare il reddito, non è venuta meno, e con essa permane la validità del sistema di calcolo a importo fisso.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La sentenza della Cassazione ha un impatto significativo per tutte le imprese e le cooperative che operano nei settori soggetti al regime del premio speciale unitario. La Corte ha annullato la sentenza d’appello e ha rinviato la causa a un’altra sezione della stessa Corte per una nuova decisione che dovrà attenersi a questo principio.

La decisione riafferma la piena vigenza del sistema del premio speciale, confermando che per le categorie lavorative previste dall’art. 42, il calcolo del premio INAIL deve basarsi sugli importi fissi stabiliti dai decreti ministeriali e non sulla retribuzione effettivamente corrisposta. Questo garantisce certezza del diritto e previene calcoli errati che possono portare a contenziosi e a richieste di rimborso come quella oggetto del caso.

Come si calcola il premio speciale unitario per l’INAIL?
Secondo la sentenza, il premio speciale unitario si calcola sulla base di un importo fisso, normalmente pro capite, determinato da un apposito decreto ministeriale. Questo criterio non è legato alla retribuzione effettiva o convenzionale corrisposta al lavoratore, ma a parametri stabiliti per specifiche categorie lavorative.

Una nuova legge generale può abrogare una legge speciale precedente?
No, in base al principio “lex posterior generalis non derogat priori speciali”, una legge successiva di carattere generale non abroga una legge precedente che disciplina una materia specifica. La legge speciale continua ad applicarsi al suo ambito, a meno che non venga espressamente abrogata o la nuova legge sia totalmente incompatibile con essa.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha accolto i primi quattro motivi di ricorso della cooperativa, ha cassato la sentenza della Corte d’Appello e ha rinviato la causa a quest’ultima, in diversa composizione, affinché decida nuovamente la controversia applicando il principio secondo cui la disciplina del premio speciale unitario è ancora in vigore e non è stata modificata dalla normativa successiva di carattere generale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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