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Polizza tutela legale condominio: è legittima?

La Corte di Cassazione ha stabilito che la delibera di un’assemblea condominiale che approva la stipula di una polizza tutela legale condominio è pienamente legittima. Questa decisione non viola il diritto del singolo condomino di dissentire da una specifica lite futura, come previsto dall’art. 1132 c.c. Il costo della polizza è una spesa di gestione comune e non una spesa di lite, pertanto tutti i condomini sono tenuti a contribuire pro quota.

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Pubblicato il 14 novembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Polizza Tutela Legale Condominio: Sì dalla Cassazione, Non Lede il Diritto di Dissenso

L’approvazione di una polizza tutela legale condominio è una questione che spesso genera dibattiti nelle assemblee. Un condomino può essere obbligato a pagare per una copertura assicurativa su future ed eventuali liti, anche se intende avvalersi del proprio diritto di dissentire da esse? La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha fornito una risposta chiara e definitiva, affermando la piena legittimità di tali delibere e delineando i confini tra spese di gestione e costi di una causa.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla decisione di un’assemblea condominiale di stipulare un contratto di assicurazione per la tutela legale, addebitando il costo del premio a tutti i condomini in base ai rispettivi millesimi. Una condomina si opponeva a tale delibera, ritenendola lesiva del suo diritto, sancito dall’art. 1132 del codice civile, di dissociarsi dalle liti promosse dal condominio. Secondo la sua tesi, essere costretta a pagare il premio assicurativo significava, di fatto, contribuire indirettamente alle spese di future cause, vanificando così il suo diritto al dissenso.

I giudici di primo e secondo grado avevano dato ragione alla condomina, annullando la delibera. Secondo le corti di merito, la polizza avrebbe comportato che anche il condomino dissenziente, in caso di lite, avrebbe dovuto sopportarne indirettamente i costi tramite il pagamento del premio assicurativo, in violazione del principio espresso dall’art. 1132 c.c.

L’Analisi della Cassazione sulla polizza tutela legale condominio

La Corte di Cassazione ha ribaltato completamente il verdetto dei gradi precedenti, accogliendo il ricorso del condominio. Gli Ermellini hanno chiarito la profonda differenza tra l’oggetto della delibera (la stipula di un’assicurazione) e il campo di applicazione del diritto al dissenso del singolo condomino.

Secondo la Suprema Corte, la decisione di sottoscrivere una polizza tutela legale condominio rientra a pieno titolo nei poteri di gestione dell’assemblea, finalizzati a prevenire pregiudizi economici per tutti i condomini. È un atto di prudente amministrazione che mira a coprire i costi processuali relativi alle parti comuni, indipendentemente da chi avvii l’azione legale.

Distinzione Fondamentale tra Spese

Il punto cruciale della decisione risiede nella distinzione tra due tipi di spese:

1. Spese per il premio assicurativo: Queste sono considerate spese di gestione ordinaria, contratte dal condominio nell’interesse comune. Come tali, devono essere ripartite tra tutti i condomini secondo l’art. 1123 c.c., esattamente come le spese per la pulizia o la manutenzione.
2. Spese di soccombenza: Queste sono le spese che la parte perdente in una causa deve rimborsare alla parte vincitrice. È solo da queste spese, e non da quelle per la difesa del condominio, che l’art. 1132 c.c. esonera il condomino dissenziente.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando che l’art. 1132 c.c. e la polizza assicurativa operano su piani completamente diversi. L’articolo 1132 c.c. si applica a una controversia specifica, attuale e già deliberata, consentendo al singolo di estraniarsi dalle sue conseguenze negative in caso di sconfitta. La polizza, invece, è uno strumento preventivo che copre rischi futuri e non ancora determinati.

La stipula dell’assicurazione non impedisce in alcun modo al condomino di manifestare, in futuro, il proprio dissenso rispetto a una specifica lite che l’assemblea deciderà di intraprendere o a cui deciderà di resistere. Il suo diritto a farlo rimane intatto. Pertanto, la delibera che approva la polizza non sterilizza alcun diritto, ma anzi, pone la stessa condomina al riparo da eventuali spese future.

Inoltre, la Corte ha ribadito che il sindacato dell’autorità giudiziaria non può estendersi alla valutazione del merito delle decisioni gestionali dell’assemblea, se non nei limiti della loro contrarietà alla legge o al regolamento di condominio, cosa che in questo caso è stata esclusa.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio di diritto di notevole importanza pratica: l’assemblea di condominio può validamente deliberare la stipulazione di una polizza assicurativa per la tutela legale. Tale decisione è un legittimo atto di gestione volto a proteggere il patrimonio comune. Il costo del premio assicurativo deve essere ripartito tra tutti i condomini, poiché rappresenta una spesa comune e non una spesa di lite. Questa delibera non pregiudica in alcun modo il diritto individuale di ciascun condomino di dissentire, ai sensi dell’art. 1132 c.c., da specifiche e future azioni giudiziarie che il condominio deciderà di intraprendere.

Un’assemblea condominiale può deliberare la stipula di una polizza di tutela legale a carico di tutti i condomini?
Sì. La Corte di Cassazione ha affermato che l’assemblea, nell’esercizio dei suoi poteri di gestione, può validamente autorizzare l’amministratore a stipulare una polizza per la tutela legale, volta a coprire le spese processuali relative alle parti comuni, al fine di evitare pregiudizi economici ai condomini.

Il condomino che paga la polizza perde il diritto di dissentire da una futura lite?
No. Il pagamento del premio assicurativo non elimina né limita il diritto di ciascun condomino di manifestare il proprio dissenso rispetto a una singola e specifica lite che l’assemblea deciderà di intraprendere in futuro, secondo quanto previsto dall’art. 1132 del codice civile.

Il costo della polizza di tutela legale è considerato una spesa di lite da cui il condomino dissenziente può essere esonerato?
No. Il costo del premio della polizza assicurativa è una spesa di gestione derivante da un’obbligazione contrattuale assunta dal condominio nell’interesse comune. Come tale, va ripartita tra tutti i condomini ai sensi dell’art. 1123 c.c. e non rientra tra le spese di lite per il caso di soccombenza, dalle quali l’art. 1132 c.c. esonera il dissenziente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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