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Giurisprudenza Civile

Contratti di concessione di vendita e altri tipi di accordi commerciali

La sentenza chiarisce la distinzione tra contratti di concessione di vendita e altri tipi di accordi commerciali, evidenziando la necessità di provare la sussistenza di patti di esclusiva e di accordi di cessione della clientela. Viene inoltre ribadita l’importanza della prova documentale a supporto delle richieste di risarcimento danni e di pagamento di provvigioni.

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Recesso del socio e decorrenza del preavviso

La sentenza chiarisce che la comunicazione di recesso, pur se inizialmente dichiarata per giusta causa poi non riconosciuta, produce comunque i suoi effetti dalla scadenza del termine di preavviso previsto dalla legge, salvo eventuale obbligo di risarcimento del danno per mancato preavviso.

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Competenza territoriale e luogo di adempimento dell'obbligazione

La sentenza conferma la competenza territoriale del Tribunale adito in base al criterio del forum destinatae solutionis, in quanto il luogo di adempimento dell’obbligazione coincideva con la sede legale della società creditrice al momento della scadenza. Viene, inoltre, rigettata l’eccezione di incostituzionalità della norma che prevede la riduzione dei compensi per gli operatori del gioco, in quanto il criterio di riparto dell’onere, basato sulla partecipazione alla distribuzione del compenso, risulta conforme al principio di ragionevolezza e proporzionalità. Infine, la sentenza conferma la corretta quantificazione del credito, desunta dagli estratti conto prodotti e dalla normativa di riferimento.

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Responsabilità del gestore di giostre e onere della prova

Il gestore di un’attrazione potenzialmente pericolosa è tenuto a provare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Il comportamento colposo dell’utente può integrare un concorso di colpa e comportare una riduzione del risarcimento.

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Nullità contratti di finanziamento per usura

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado, ritenendo infondati i motivi di appello inerenti alla nullità dei contratti di mutuo fondiario e di finanziamento per asserita usura. La Corte ha inoltre evidenziato che la mancata indicazione dell’ISC non comporta la nullità del contratto, in quanto tale violazione non integra un difetto di forma-contenuto minimo del contratto, ma al più una violazione di obblighi informativi. In tema di ammortamento alla francese, la Corte ha ribadito che tale metodo di calcolo non è di per sé anatocistico.

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Sospensione dell'esecuzione di una sentenza

L’ordinanza conferma il principio per cui la sospensione dell’esecuzione di una sentenza di primo grado richiede la sussistenza di un grave e irreparabile pregiudizio, non ravvisabile nel solo danno derivante dall’esecuzione. La semplice impugnazione non basta, se non supportata da una manifesta fondatezza o da errori evidenti nella sentenza impugnata.

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Prezzo di aggiudicazione immobile inferiore al valore di mercato

La sentenza conferma che un prezzo di aggiudicazione di un immobile inferiore al valore di mercato non costituisce automaticamente un prezzo ingiusto tale da giustificare la sospensione della vendita. È necessario valutare la corretta applicazione delle norme procedurali e l’assenza di elementi che inficino la formazione del prezzo. Inoltre, il pagamento parziale di un debito non determina l’obbligo per il creditore di rinunciare all’esecuzione, potendo proseguire fino al saldo integrale.

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Investimenti finanziari e inadempimento informativo

In tema di investimenti finanziari, sussiste la presunzione di nesso causale tra l’inadempimento agli obblighi informativi da parte dell’intermediario e il danno subito dall’investitore, spettando a quest’ultimo la rivalutazione monetaria del danno emergente e gli interessi compensativi del lucro cessante, dovendosi tener conto, in caso di mancata risoluzione del contratto, del criterio della compensatio lucri cum damno.

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Sospensione parziale provvisoria esecuzione sentenza

La Corte d’Appello, in sede di delibazione sommaria ex art. 283 c.p.c., ha concesso parzialmente la sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza impugnata limitatamente agli importi eccedenti la somma ritenuta congrua a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale e di rendita vitalizia.

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Sospensione esecutività sentenza per accettazione eredità

L’ordinanza conferma il principio per cui gli eredi che accettano un’eredità con beneficio d’inventario rispondono dei debiti del defunto solo nei limiti dell’attivo ereditario.

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Rigettata istanza di sospensione sentenza

La Corte d’appello ha rigettato l’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva di una sentenza di primo grado, affermando che la sospensione è possibile solo in presenza di gravi motivi o se l’esecuzione può causare un danno grave e irreparabile.

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Cancellazione della società e fallimento

La Corte di Cassazione ha stabilito che il termine annuale per la dichiarazione di fallimento decorre dalla cancellazione della società dal Registro delle Imprese e che il decreto della Corte d’Appello deve intervenire entro tale termine.

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Conflitto di interessi e adeguatezza degli investimenti

La sentenza chiarisce gli obblighi informativi dell’intermediario in caso di conflitto di interessi e la valutazione dell’adeguatezza degli investimenti alla luce della normativa vigente al momento dei fatti. Viene inoltre analizzata la validità del consenso tacito in relazione all’esecuzione di ordini di investimento.

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Equa riparazione per durata irragionevole di una procedura concorsuale

Viene affermato il principio per cui la pendenza di una procedura concorsuale non ostacola la richiesta di equa riparazione per la sua durata irragionevole, qualora eccedente i termini previsti dalla legge. La quantificazione del danno tiene conto della durata eccedente il termine ragionevole e dell’entità del credito.

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Successione, principi di determinazione della massa ereditaria

La sentenza definisce i principi di determinazione della massa ereditaria, collazione, lesione di legittima e divisione ereditaria, con particolare attenzione alle donazioni indirette e al calcolo delle quote di riserva.

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Nullità clausole anatocismo e CMS in conto corrente

La sentenza affronta la questione della validità delle clausole anatocistiche e di commissione di massimo scoperto (CMS) nei contratti di conto corrente bancario, affermando la nullità delle stesse per indeterminatezza dell’oggetto e mancata specifica pattuizione. Viene inoltre ribadito il principio di diritto secondo cui l’onere della prova dell’esistenza dell’affidamento e del suo limite grava sul correntista, che può avvalersi a tal fine anche di mezzi di prova diversi dalla produzione del contratto.

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Indennizzo per infortunio sul lavoro

La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui, in materia di infortunio sul lavoro, in presenza di un concorso di cause che abbiano determinato un danno al lavoratore, se non è possibile distinguere gli effetti della patologia comune da quelli del trauma subito durante l’attività lavorativa, si applica il principio dell’equivalenza delle cause ex art. 41 c.p.. Ne consegue che l’INAIL è tenuta al risarcimento dell’intera invalidità.

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Inefficacia costituzione fondo patrimoniale

Il Tribunale ha affermato che la costituzione di un fondo patrimoniale, seppur successiva al sorgere del credito, può essere dichiarata inefficace qualora il debitore fosse a conoscenza del pregiudizio arrecato al creditore. La sentenza ha inoltre ribadito la piena revocabilità, come atto a titolo gratuito, della costituzione di fondo patrimoniale tra coniugi, in quanto non sussiste, neanche in tale ipotesi, alcuna contropartita a favore dei costituenti.

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Incompetenza territoriale in favore del foro del consumatore

La sentenza afferma il principio di competenza territoriale inderogabile del foro del consumatore nei contratti stipulati tra professionista e consumatore, stabilendo che l’eccezione è rilevabile anche d’ufficio e comporta la decisione sulle spese processuali.

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Principio di priorità tra trascrizione ipotecaria e azione revocatoria

La sentenza ribadisce il principio di priorità tra trascrizione ipotecaria e trascrizione della domanda di azione revocatoria. Si evidenzia che l’azione revocatoria non determina effetti restitutori o recuperatori, ma solo l’inefficacia dell’atto dispositivo e l’assoggettamento del bene all’azione esecutiva. Pertanto, la banca, in qualità di creditore ipotecario, prevale sul condominio creditore chirografario che ha esperito azione revocatoria.

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