La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7909/2024, ha stabilito che la modifica di un contratto di locazione avvenuta prima del pignoramento dell'immobile deve essere valutata nel suo complesso per determinare l'opponibilità locazione al nuovo acquirente. Se la modifica, non novativa, introduce un canone 'vile', l'intero contratto risultante diventa inopponibile, senza che il conduttore possa far valere le condizioni originarie più favorevoli. Il caso riguardava una società conduttrice che, a seguito di una riduzione dei locali, aveva pattuito un canone mensile molto più basso, ritenuto 'vile' dal giudice, rendendo l'intera locazione non opponibile all'aggiudicatario dell'immobile.
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