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Giurisprudenza Civile

Appello dichiarato improcedibile per intervenuto fallimento

La sentenza analizza la legittimità di un’esecuzione forzata basata su una sentenza di lavoro confermata in appello dichiarato improcedibile per intervenuto fallimento del debitore, affermando che la dichiarazione di improcedibilità non travolge la sentenza di primo grado.

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Opposizione a cartelle esattoriali

Il giudice ha rigettato l’opposizione a una serie di cartelle esattoriali, confermando la validità delle notifiche degli atti prodromici e l’intervenuta interruzione della prescrizione. È stata inoltre ribadita la correttezza della procedura di riscossione e la legittimazione passiva dell’ente impositore.

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Illegittimo licenziamento per mancato repêchage

Il giudice ha stabilito che il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è legittimo solo se sussiste un nesso di causalità tra la scelta imprenditoriale e il recesso, e se il datore di lavoro ha adempiuto all’obbligo di repêchage, offrendo al dipendente altre mansioni compatibili con il suo stato di salute.

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Obbligazione contributiva e omesso versamento

Il mancato rispetto del termine di 90 giorni per la contestazione dell’inadempimento contributivo da parte dell’ente previdenziale, come previsto dall’art. 14 L. 689/81, comporta l’estinzione dell’obbligazione del pagamento, anche in presenza di accertamenti complessi.

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Manleva assicurativa per inadempimento contrattuale

La sentenza afferma il diritto alla manleva nei confronti della compagnia assicurativa in caso di inadempimento contrattuale dell’assicurato, qualora questo rientri nella copertura assicurativa. La compagnia è tenuta a risarcire i danni subiti dal terzo a causa dell’inadempimento, comprese le spese legali sostenute dall’assicurato.

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Appalto, riconoscimento dei vizi e impegno a rimuoverli

Il semplice riconoscimento dei vizi e delle difformità dell’opera da parte dell’appaltatore implica la superfluità della tempestiva denuncia da parte del committente, ma da esso non deriva automaticamente, in mancanza di un impegno in tal senso, l’assunzione in capo all’appaltatore dell’obbligo di emendare l’opera, che, ove configurabile, è una nuova e distinta obbligazione soggetta al termine di prescrizione decennale; ne consegue che il predetto riconoscimento non impedisce il decorso dei termini brevi della prescrizione previsti in tema di appalto.

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Occupazione abusiva suolo pubblico e canone COSAP

Il Tribunale ha stabilito che l’occupazione abusiva di suolo pubblico, anche se parziale, comporta la corresponsione di un’indennità, ma che il pagamento del canone per la porzione di area legittimamente occupata deve essere detratto dall’importo dovuto a titolo di indennità, al fine di evitare un ingiustificato arricchimento per l’ente pubblico.

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Responsabilità banca per assegno contraffatto

La sentenza chiarisce la responsabilità della banca negoziatrice di un assegno non trasferibile nel caso di incasso da parte di un soggetto diverso dal legittimo beneficiario. Si afferma che la banca ha l’onere di dimostrare di aver ottemperato agli obblighi identificativi del prenditore, agendo con la diligenza del bonus argentarius.

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Inammissibilità della querela di falso incidentale tardiva

Il tribunale ha dichiarato inammissibile una querela di falso incidentale presentata in ritardo in un giudizio di divisione ereditaria, affermando che la presentazione tardiva non consente la sua ammissibilità. Inoltre, ha condannato la parte che ha proposto la querela al pagamento di una pena pecuniaria per abuso del processo.

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Nullità del contratto a termine per abusiva reiterazione

Il Tribunale, confermando il diritto del lavoratore all’inquadramento superiore, ha dichiarato la nullità dei contratti a termine per abusiva reiterazione, condannando la società alla costituzione di un rapporto a tempo indeterminato e al pagamento delle differenze retributive.

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Sequestro conservativo su patrimonio socio

Il tribunale accoglie parzialmente il ricorso per sequestro conservativo, riconoscendo il fumus boni iuris per la simulazione dei contratti preliminari e per le somme distratte. Riconosciuto il periculum in mora solo in capo ad un resistente, il sequestro è concesso nei limiti della sua responsabilità.

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Responsabilità medica per omessa diagnosi

La sentenza afferma il principio di responsabilità medica per omessa diagnosi e per l’adozione di una terapia inadeguata, sottolineando l’obbligo di diligenza e prudenza che grava sui professionisti sanitari nell’esercizio della loro attività.

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Competenza territoriale per crediti pecuniari

La sentenza affronta la questione della competenza territoriale in materia di opposizione a decreto ingiuntivo per crediti pecuniari. Il Tribunale, inoltre, si pronuncia sulla fondatezza del decreto ingiuntivo, sulla sussistenza del credito e sulla validità della documentazione a supporto. Infine, esamina la domanda riconvenzionale per la risoluzione del contratto e il risarcimento danni.

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Responsabilità medica per interventi estetici e rivalsa

L’ordinanza afferma la responsabilità contrattuale di una struttura sanitaria e di un medico chirurgo per i danni subiti da una paziente a seguito di interventi di chirurgia estetica. Viene riconosciuto l’inadempimento del consenso informato, l’esecuzione non corretta degli interventi e la cattiva gestione post-operatoria. Viene altresì accolta la domanda di rivalsa avanzata dal medico nei confronti della struttura sanitaria e della compagnia assicurativa, con condanna di quest’ultima alla manleva parziale.

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Responsabilità dell'appaltatore per gravi difetti

Il Tribunale accoglie la domanda di risarcimento danni per gravi difetti costruttivi in un appartamento, affermando la responsabilità dell’impresa appaltatrice ex art. 1669 c.c., con condanna al pagamento del costo dei lavori di ripristino e al risarcimento del danno da diminuzione del valore dell’immobile.

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Caduta in SPA: responsabilità del gestore e concorso di colpa

Il gestore di una SPA è responsabile dei danni subiti da un cliente per la caduta su gradini bagnati, ma la responsabilità si riduce in caso di concorso di colpa del danneggiato. L’attore ha l’onere di provare il nesso causale tra la cosa e il danno, mentre il convenuto deve provare il caso fortuito. Il risarcimento del danno non patrimoniale deve essere personalizzato in base alle tabelle del Tribunale di Milano.

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Regolarità notifica avviso di addebito INPS e prescrizione

La sentenza in esame conferma la validità della notifica dell’avviso di addebito INPS tramite raccomandata A/R, in quanto conforme alla normativa vigente. Si evidenzia inoltre l’effetto interruttivo della prescrizione determinato dalla notifica degli atti interruttivi, come l’intimazione di pagamento.

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Diritto alla carta docente e risarcimento danni

Il mancato rispetto della normativa che prevede l’indizione di concorsi con cadenza triennale per l’assunzione di docenti di religione comporta il diritto al risarcimento del danno per abuso di reiterazione dei contratti a termine. Analogamente, la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e non di ruolo in merito alla carta docente è illegittima.

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Blocco codici IMEI di un telefono

La sentenza afferma il principio per cui il blocco dei codici IMEI di un telefono può essere disposto solo se strettamente correlato al traffico telefonico. Nel caso di un contenzioso tra utente e operatore, il blocco degli apparecchi non è legittimo se non sussiste un diritto dell’operatore sui dispositivi.

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Tutela marchi e contraffazione

Il Tribunale ha affermato il principio secondo cui l’utilizzo di un segno distintivo simile ad un marchio registrato per prodotti affini può determinare un rischio di confusione per il pubblico e quindi costituisce un atto di contraffazione.

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