LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Opposizione decreto ingiuntivo: sì al rito sommario

Un istituto di credito ha proposto opposizione a un decreto ingiuntivo ottenuto da un avvocato per il pagamento di compensi professionali, che includevano anche attività stragiudiziali e penali. Il Tribunale aveva dichiarato l’opposizione inammissibile perché proposta con ricorso e notificata oltre il termine di 40 giorni, ritenendo necessario il rito ordinario con citazione. La Corte di Cassazione ha cassato la decisione, stabilendo che la parte opponente ha la facoltà di scegliere il rito sommario (art. 702 bis c.p.c.) per l’opposizione a decreto ingiuntivo. Di conseguenza, la tempestività dell’opposizione va valutata con riferimento alla data di deposito del ricorso, non a quella della notifica, rendendo l’opposizione ammissibile.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 1 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Opposizione a Decreto Ingiuntivo: la Cassazione apre al Rito Sommario anche per Compensi Penali

Quando si riceve un decreto ingiuntivo da parte di un avvocato per il pagamento di compensi professionali, la scelta del rito processuale per l’opposizione può fare la differenza tra un’azione tempestiva e una inammissibile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito un punto fondamentale: è legittimo utilizzare il rito sommario per l’opposizione a decreto ingiuntivo, anche quando i compensi richiesti riguardano attività stragiudiziali o penali. Questa decisione valorizza la flessibilità degli strumenti processuali a disposizione del cittadino e dell’impresa.

I Fatti di Causa

Il caso nasce dall’azione di un istituto di credito che si opponeva a un decreto ingiuntivo emesso a favore di un avvocato per il pagamento dei suoi compensi professionali. La particolarità risiedeva nel fatto che le prestazioni dell’avvocato non si limitavano ad attività giudiziali civili, ma includevano anche consulenze stragiudiziali e assistenza in un procedimento penale. L’istituto di credito aveva scelto di presentare l’opposizione utilizzando la forma del ricorso, tipica del procedimento sommario di cognizione (ex art. 702 bis c.p.c.).

La Decisione del Tribunale

Il Tribunale di primo grado aveva dichiarato l’opposizione inammissibile. Secondo il giudice, la presenza di compensi per attività non strettamente civili (come quella penale) escludeva la possibilità di ricorrere al rito speciale previsto per le controversie in materia di compensi legali (D.Lgs. 150/2011). Di conseguenza, l’opposizione avrebbe dovuto essere introdotta con un atto di citazione secondo il rito ordinario. Poiché nel rito ordinario la tempestività si valuta in base alla data di notifica dell’atto, e la notifica era avvenuta oltre il termine perentorio di 40 giorni, l’opposizione è stata giudicata tardiva.

Le Motivazioni della Cassazione: la Scelta del Rito nell’Opposizione a Decreto Ingiuntivo

La Corte di Cassazione ha ribaltato completamente la decisione del Tribunale, accogliendo il ricorso dell’istituto di credito. I giudici supremi hanno fornito una lettura chiara e sistematica delle norme processuali, basata sui principi di fungibilità degli strumenti processuali e di ragionevole durata del processo.

Il punto centrale della motivazione risiede nella distinzione tra la domanda del legale e l’opposizione del cliente. Sebbene esistano riti speciali per la liquidazione dei compensi degli avvocati, quando il legale sceglie di agire tramite un decreto ingiuntivo generico, il cliente che si oppone non è vincolato a un unico modello processuale.

La Corte ha affermato che la parte opponente ha la facoltà di scegliere tra il rito ordinario (con citazione) e il rito sommario di cognizione (con ricorso), come previsto dall’art. 702 bis c.p.c. Questa possibilità non viene meno neanche se l’oggetto del contendere sono compensi per attività stragiudiziali o penali. La scelta del rito sommario è, infatti, una possibilità generale offerta dalla legge per tutte le controversie di competenza del Tribunale in composizione monocratica, al fine di semplificare e accelerare la trattazione.

La Tempestività dell’Opposizione

Una volta stabilito che la scelta del rito sommario era legittima, la conseguenza diretta riguarda il calcolo della tempestività. A differenza della citazione, la cui efficacia si perfeziona con la notifica alla controparte, il ricorso produce i suoi effetti al momento del suo deposito nella cancelleria del giudice. Nel caso di specie, il ricorso era stato depositato entro il termine di 40 giorni dalla notifica del decreto ingiuntivo. Pertanto, l’opposizione era da considerarsi tempestiva e pienamente ammissibile.

Conclusioni

L’ordinanza della Corte di Cassazione rappresenta un’importante affermazione di principio a tutela del diritto di difesa. Stabilisce che chi intende contestare un decreto ingiuntivo per compensi legali gode di una flessibilità procedurale che gli consente di optare per la via più rapida ed efficiente del rito sommario, indipendentemente dalla natura specifica delle attività professionali remunerate (civili, penali o stragiudiziali). Questa interpretazione non solo semplifica il processo, ma è anche in linea con il principio costituzionale della ragionevole durata del processo, evitando che mere questioni di forma possano pregiudicare il diritto di ottenere una decisione nel merito.

È possibile opporsi a un decreto ingiuntivo per compensi legali con il rito sommario anche se le attività non sono solo civili?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che la parte che si oppone ha la facoltà di scegliere il procedimento sommario (ex art. 702 bis c.p.c.), anche se i compensi richiesti dall’avvocato riguardano anche attività stragiudiziali o di natura penale.

In caso di opposizione a decreto ingiuntivo con ricorso, quale data vale per la tempestività: il deposito o la notifica?
Quando si sceglie legittimamente di procedere con ricorso, come nel rito sommario, la tempestività dell’opposizione si valuta con riferimento alla data di deposito dell’atto in cancelleria, e non alla data della successiva notifica alla controparte.

La scelta di un avvocato di usare il decreto ingiuntivo vincola il tipo di rito per l’opposizione?
No. Secondo la Corte, proprio perché l’avvocato ha scelto lo strumento generale del procedimento monitorio, la parte che si oppone non è vincolata a un rito specifico, ma può avvalersi degli strumenti generali offerti dal codice, inclusa l’alternativa tra rito ordinario e rito sommario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati