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Opposizione atti esecutivi competenza: decide il Tribunale

Un cittadino avvia un’esecuzione forzata per un credito di 166 euro contro una Prefettura. Quest’ultima propone opposizione agli atti esecutivi. Il Tribunale adito si dichiara incompetente per il valore esiguo della causa, ritenendo competente il Giudice di Pace. La Corte di Cassazione, intervenendo sul regolamento di competenza, stabilisce un principio fondamentale: nell’opposizione atti esecutivi la competenza è sempre del Tribunale per materia, a prescindere dal valore della controversia, cassando la decisione e riaffermando la giurisdizione del Tribunale.

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Pubblicato il 25 agosto 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Opposizione Atti Esecutivi Competenza: Il Valore della Causa è Irrilevante

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio cruciale in materia di esecuzione forzata, chiarendo definitivamente a chi spetta la opposizione atti esecutivi competenza. Anche quando l’importo conteso è minimo, la giurisdizione non si sposta dal Tribunale al Giudice di Pace. Analizziamo questa importante decisione per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda ha origine da un’azione di esecuzione forzata avviata da un privato cittadino nei confronti di un Ufficio Territoriale del Governo (Prefettura). Forte di una sentenza favorevole emessa dal Giudice di Pace, il cittadino pignorava un credito della Prefettura presso il servizio di tesoreria della Banca d’Italia. Il giudice dell’esecuzione assegnava al creditore la somma di 166,22 euro.

Contro tale ordinanza di assegnazione, la Prefettura proponeva opposizione ai sensi dell’art. 617 c.p.c., lamentando vizi formali. Il giudizio di merito veniva instaurato dinanzi al Tribunale di Salerno. Quest’ultimo, tuttavia, con una mossa inaspettata, dichiarava la propria ‘incompetenza funzionale per valore’, sostenendo che, dato l’importo esiguo (166 euro), la causa dovesse essere trattata dal Giudice di Pace. La Prefettura, non condividendo tale interpretazione, si rivolgeva alla Corte di Cassazione con un regolamento di competenza.

La Questione sulla Opposizione Atti Esecutivi Competenza

Il cuore della controversia risiedeva in una domanda fondamentale: la competenza a decidere sull’opposizione agli atti esecutivi si determina in base al valore economico della pretesa o in base alla materia trattata? La decisione del Tribunale di Salerno si fondava sul primo criterio (competenza per valore), ma la Corte di Cassazione ha fornito una risposta diametralmente opposta, basata sul secondo (competenza per materia).

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha ritenuto il ricorso della Prefettura ‘manifestamente fondato’. I giudici hanno chiarito che l’opposizione con cui si contestano vizi formali di atti prodromici all’esecuzione, come una cartella di pagamento per sanzioni amministrative, deve essere qualificata come opposizione agli atti esecutivi (ex art. 617 c.p.c.).

Per questa specifica tipologia di controversia, la legge stabilisce una competenza funzionale e inderogabile del Tribunale. L’articolo 617 del codice di procedura civile, infatti, non fa alcuna distinzione basata sul valore. La competenza è attribuita per materia, escludendo così quella del Giudice di Pace, indipendentemente dall’entità della somma in gioco.

La Corte ha ribadito un orientamento consolidato, citando precedenti conformi (Cass. n. 3582/2022; Cass. n. 19051/2016). La logica è che la valutazione sulla regolarità formale degli atti di un processo esecutivo è una questione di rito così delicata da essere riservata esclusivamente al Tribunale. Pertanto, il criterio del valore della causa, che ha indotto in errore il giudice di merito, è stato giudicato del tutto irrilevante.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato l’ordinanza del Tribunale di Salerno e ha dichiarato la sua competenza a proseguire il giudizio. La sentenza riafferma con forza che in tema di opposizione atti esecutivi la competenza spetta sempre e comunque al Tribunale in funzione di giudice dell’esecuzione. Questa regola non ammette deroghe basate sul valore della controversia. L’implicazione pratica è chiara: chiunque intenda contestare la regolarità formale di un atto esecutivo, anche per somme irrisorie, deve necessariamente rivolgersi al Tribunale, evitando così inutili declaratorie di incompetenza e i conseguenti ritardi processuali.

Chi è il giudice competente a decidere su un’opposizione agli atti esecutivi?
La competenza a decidere sull’opposizione agli atti esecutivi, secondo la Corte di Cassazione, spetta per materia al Tribunale, e non al Giudice di Pace.

Il valore della causa, anche se minimo, può spostare la competenza dal Tribunale al Giudice di Pace?
No. La Corte ha stabilito che il valore della causa è irrilevante ai fini della determinazione della competenza, che è funzionale e inderogabile del Tribunale.

Come va qualificata un’opposizione che contesta vizi formali di una cartella di pagamento per sanzioni amministrative?
Un’opposizione di questo tipo va qualificata come opposizione agli atti esecutivi ai sensi dell’articolo 617 del codice di procedura civile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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