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Onere della prova: estratti conto mancanti e CTU

Una società ha agito contro un istituto di credito per la restituzione di interessi illegittimi. La Corte d’Appello aveva respinto la domanda a causa di estratti conto mancanti. La Corte di Cassazione ha annullato tale decisione, stabilendo che l’onere della prova può essere assolto anche con documentazione parziale, avvalendosi di altri mezzi come la Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) per ricostruire i movimenti del conto.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Bancario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Onere della prova: la CTU può integrare gli estratti conto mancanti?

Nell’ambito del contenzioso bancario, una delle sfide più comuni per i correntisti è dimostrare i propri diritti quando la documentazione, come gli estratti conto, è incompleta. La recente ordinanza della Corte di Cassazione analizza proprio l’onere della prova in queste circostanze, fornendo un chiarimento fondamentale sul ruolo della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). Vediamo come i giudici supremi hanno affrontato il caso di una società contro il suo istituto di credito.

I Fatti di Causa

Una società citava in giudizio una banca per ottenere la restituzione di interessi considerati illegittimamente addebitati su due conti correnti. Il Tribunale, avvalendosi di una CTU, accoglieva la domanda e condannava la banca a un cospicuo rimborso.

Tuttavia, la Corte d’Appello ribaltava la decisione. Il giudice di secondo grado riteneva che la società non avesse assolto il proprio onere della prova, poiché aveva prodotto solo una parte degli estratti conto per un rapporto e mancavano del tutto i documenti successivi a una certa data per il secondo conto, oltre al contratto originario. Secondo la Corte d’Appello, tale lacuna documentale non poteva essere colmata da ricostruzioni contabili, portando al rigetto della domanda.

La Cassazione e l’onere della prova

La società ricorreva in Cassazione, lamentando principalmente due aspetti:
1. La violazione dell’art. 2697 del Codice Civile sull’onere della prova, sostenendo che il giudice di merito avrebbe dovuto considerare anche altri elementi, come le risultanze della CTU.
2. L’omesso esame di un fatto decisivo, ovvero i conteggi elaborati dal CTU che, pur in presenza di documentazione parziale, aveva circoscritto l’analisi ai periodi documentati.

La Suprema Corte ha ritenuto fondate queste doglianze, richiamando un consolidato orientamento giurisprudenziale.

Il Principio Giurisprudenziale sull’Onere della Prova

La Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: il correntista che agisce per la ripetizione dell’indebito non è obbligato a produrre la totalità degli estratti conto mensili per l’intero periodo. La prova dei movimenti del conto può essere desunta anche aliunde, ovvero da altre fonti.

Tra queste fonti rientrano i mezzi di cognizione assunti d’ufficio dal giudice, come la Consulenza Tecnica Contabile. La CTU, infatti, può integrare la prova offerta e fornire indicazioni certe e complete per ricostruire il saldo, anche applicando ‘correttivi’ ai dati disponibili.

le motivazioni
La Corte di Cassazione ha stabilito che la Corte d’Appello ha commesso un errore di diritto. Ha erroneamente ritenuto non assolto l’onere della prova basandosi esclusivamente sulla produzione incompleta degli estratti conto. Così facendo, ha ignorato la possibilità di valutare altri elementi probatori acquisiti nel corso del giudizio, in particolare la perizia tecnica (CTU) che era stata regolarmente espletata nel contraddittorio tra le parti. La sentenza impugnata è stata quindi cassata perché non ha applicato correttamente i principi giurisprudenziali secondo cui la prova, in questi casi, può essere integrata e ricostruita attraverso strumenti alternativi alla produzione documentale completa.

le conclusioni
La decisione rafforza la tutela del correntista, spesso in una posizione di debolezza documentale rispetto alla banca. Viene confermato che l’assenza di alcuni estratti conto non determina automaticamente la sconfitta in giudizio. Il giudice ha il dovere di valutare l’intero compendio probatorio, inclusa la CTU, per accertare la fondatezza della pretesa. La causa è stata quindi rinviata alla Corte d’Appello di Bologna, che dovrà riesaminare il caso attenendosi a questo fondamentale principio di diritto.

È obbligatorio produrre tutti gli estratti conto per agire in ripetizione di indebito contro la banca?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che il correntista non è tenuto a documentare tutte le singole rimesse producendo la totalità degli estratti conto mensili.

Come si può provare il proprio credito se mancano alcuni estratti conto?
La prova dei movimenti del conto può essere desunta anche da altre fonti (aliunde), come le risultanze di una consulenza tecnica contabile (CTU) disposta dal giudice, che può integrare la documentazione parziale e fornire indicazioni certe sul saldo.

Quale è stato l’errore della Corte d’Appello nel caso esaminato?
L’errore è stato considerare non assolto l’onere della prova basandosi unicamente sulla produzione incompleta degli estratti conto, senza esaminare gli altri elementi di prova disponibili nel processo, in particolare la perizia del CTU.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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