LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Obbligo registrazione procure: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha confermato la sanzione pecuniaria a un notaio per la mancata registrazione di procure. La sentenza chiarisce che l’obbligo di registrazione sussiste per le procure che conferiscono poteri ampi, come quelle per ‘ogni e qualsiasi operazione bancaria e/o postale’, in quanto non riconducibili alla nozione di ‘singolo affare’ che ne consentirebbe l’esenzione. La Corte ha inoltre stabilito che i termini per l’avvio dell’azione disciplinare non sono perentori, respingendo l’eccezione di intempestività sollevata dal professionista.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 23 agosto 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Obbligo di Registrazione delle Procure: La Cassazione Fa Chiarezza

Una recente sentenza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per la professione notarile: l’obbligo di registrazione delle procure. La decisione chiarisce i confini tra procura speciale, esente da registrazione, e procura generale, per la quale tale adempimento è invece necessario. La pronuncia offre spunti fondamentali sulla responsabilità disciplinare del notaio e sull’interpretazione della normativa di riferimento.

I Fatti di Causa

Un notaio è stato sottoposto a procedimento disciplinare e sanzionato con una multa di 2.400,00 euro dalla Commissione amministrativa regionale di disciplina. Le contestazioni riguardavano la violazione degli artt. 70 e 147 della Legge Notarile per aver omesso di registrare e, in alcuni casi, di conservare nella raccolta degli atti pubblici, 18 procure.

Secondo l’organo disciplinare, tali procure, che conferivano al procuratore il potere di compiere ‘ogni e qualsiasi operazione bancaria e/o postale’, non potevano essere considerate ‘speciali’, cioè relative a un singolo affare. Di conseguenza, erano soggette sia all’obbligo di registrazione che, se redatte per atto pubblico, alla conservazione. Le omissioni del notaio, secondo l’accusa, integravano non solo una violazione fiscale, ma anche un atto di illecita concorrenza verso i colleghi.

Il professionista ha impugnato la decisione dinanzi alla Corte d’Appello, la quale ha parzialmente accolto il reclamo solo per un capo d’accusa minore, ma ha confermato nel merito la sanzione per la mancata registrazione delle procure.

L’Obbligo di Registrazione e il Ricorso in Cassazione

Il notaio ha quindi presentato ricorso in Cassazione, basandolo su tre motivi principali:

1. Intempestività dell’azione disciplinare: Il ricorrente sosteneva che l’azione fosse stata avviata con eccessivo ritardo rispetto al momento in cui l’organo di controllo avrebbe potuto accertare le violazioni.
2. Errata interpretazione della natura delle procure: Secondo il notaio, le procure contestate rientravano nella categoria degli atti relativi a un ‘singolo affare’, come tali esenti dall’obbligo di registrazione e conservazione ai sensi dell’art. 70 della Legge Notarile.
3. Assenza di colpevolezza: Il professionista invocava la propria buona fede, data la presunta incertezza interpretativa della normativa.

Il caso ha quindi posto alla Suprema Corte la questione fondamentale di definire cosa si intenda per ‘singolo affare’ e quando scatta l’obbligo di registrazione per una procura.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato integralmente il ricorso del notaio, fornendo motivazioni dettagliate su ciascun punto.

In primo luogo, ha respinto l’eccezione di intempestività. I giudici hanno ribadito un principio consolidato: i termini previsti per la fase amministrativa del procedimento disciplinare notarile sono ordinatori e non perentori. La loro inosservanza non comporta la decadenza o l’estinzione dell’azione disciplinare, che è soggetta unicamente al termine di prescrizione. L’avvio del procedimento deve avvenire ‘senza indugio’, ma la valutazione di eventuali ritardi deve tenere conto della complessità delle indagini, come nel caso di specie, che ha richiesto l’esame di numerosi atti.

Nel merito, la Corte ha affrontato il nucleo della controversia. Ha stabilito che una procura che autorizza il compimento di ‘ogni e qualsiasi operazione bancaria’ o ‘bancaria e postale’ conferisce un potere talmente ampio e indeterminato da non poter essere assimilato a un ‘singolo affare’. La nozione di ‘singolo affare’ può estendersi a una serie di atti collegati tra loro e necessari per raggiungere un unico scopo (es. tutti gli atti per la compravendita di un immobile), ma non può comprendere un’intera categoria di operazioni potenzialmente illimitate. Di conseguenza, tali procure devono essere considerate generali e sono soggette all’obbligo di registrazione.

La Corte ha inoltre qualificato come un mero ‘escamotage’ l’inserimento, in alcune procure, della clausola ‘da esaurirsi in unico contesto’, ritenendola un tentativo inefficace di sottrarsi agli obblighi di legge, dimostrativo della consapevolezza del notaio di agire in violazione della norma.

Infine, è stata respinta anche la tesi della buona fede. Secondo la Corte, non sussisteva alcuna incertezza interpretativa tale da giustificare l’errore del professionista. La distinzione tra procura speciale e generale è chiara nella normativa e nella prassi, e il notaio, data la sua alta specializzazione, non poteva invocare un’esimente per la sua condotta.

Le Conclusioni

La sentenza della Cassazione consolida un importante principio in materia di obblighi professionali del notaio. L’obbligo di registrazione non è un mero adempimento fiscale, ma una garanzia di legalità e trasparenza che incide anche sulla correttezza della concorrenza professionale. I notai devono prestare massima attenzione nella qualificazione delle procure: quelle che attribuiscono poteri vasti e non circoscritti a un obiettivo specifico e unitario devono essere sempre registrate e, se pubbliche, conservate a raccolta. La decisione serve da monito sulla necessità di una redazione precisa e rigorosa degli atti, evitando formule ampie che possano configurare una violazione disciplinare.

Quando una procura si considera generale e soggetta a obbligo di registrazione?
Secondo la sentenza, una procura è generale e soggetta a registrazione quando conferisce poteri ampi e indeterminati, non riconducibili a un singolo affare specifico. Un esempio è la procura per compiere ‘ogni e qualsiasi operazione bancaria e/o postale’, che riguarda una generalità di atti non collegati a un unico obiettivo.

I termini per avviare un’azione disciplinare contro un notaio sono perentori?
No. La Corte ha confermato che i termini per l’avvio della fase amministrativa del procedimento disciplinare sono ordinatori. Ciò significa che il loro superamento non causa la decadenza dell’azione, la quale è soggetta solo alla prescrizione.

L’inserimento della clausola ‘da esaurirsi in unico contesto’ è sufficiente a rendere una procura ‘speciale’ ed esonerarla dalla registrazione?
No. La Corte ha ritenuto tale clausola un mero ‘escamotage’ inefficace quando il potere conferito è, nella sostanza, ampio e generale. La natura della procura si valuta dal contenuto effettivo dei poteri conferiti, non da clausole di stile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati