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Nullità delibera condominiale: quando farla valere

Un condomino si opponeva a un decreto ingiuntivo per spese straordinarie, sostenendo la nullità della delibera assembleare. La Corte di Cassazione ha stabilito che il giudice dell’opposizione può e deve valutare la nullità della delibera, soprattutto se i lavori approvati mettono a rischio la sicurezza delle parti comuni. La Corte ha cassato la sentenza d’appello, che aveva erroneamente distinto tra annullabilità e nullità, rinviando la causa per un esame di merito sulla pericolosità dei lavori.

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Nullità Delibera Condominiale: La Cassazione Chiarisce i Poteri del Giudice

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione interviene su un tema cruciale del diritto condominiale: la nullità delibera condominiale e i modi per farla valere. In particolare, la Suprema Corte ha chiarito se e quando un condomino, che si oppone a un decreto ingiuntivo per il pagamento di oneri, possa contestare la validità della decisione assembleare che ha generato il debito. Questa pronuncia offre importanti spunti di riflessione per amministratori e condomini.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dall’opposizione di un condomino a un decreto ingiuntivo emesso a favore del proprio condominio. L’ingiunzione richiedeva il pagamento di una somma a titolo di oneri per lavori straordinari deliberati dall’assemblea. Il condomino opponente sosteneva che le delibere in questione fossero nulle, in quanto i lavori approvati non solo erano difformi da quanto stabilito in un precedente giudizio, ma compromettevano gravemente la stabilità e la sicurezza del cortile condominiale, configurando un oggetto illecito.

La Decisione della Corte di Appello

Sia in primo grado che in appello, le richieste del condomino venivano respinte. La Corte territoriale, in particolare, aveva ritenuto che l’eccezione di nullità non potesse essere sollevata nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. Inoltre, i giudici di merito avevano qualificato i vizi lamentati come cause di mera annullabilità della delibera, e non di nullità, sostenendo che non integrassero le ipotesi di invalidità radicale.

La Nullità della Delibera Condominiale Secondo la Cassazione

La Corte di Cassazione ha ribaltato completamente la decisione di appello, accogliendo i motivi di ricorso del condomino. Gli Ermellini hanno riaffermato due principi fondamentali in materia di nullità delibera condominiale.

Primo Principio: Il Potere del Giudice dell’Opposizione

Richiamando un orientamento ormai consolidato (Cass. Sez. Un. n. 9839 del 2021), la Corte ha stabilito che nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo per la riscossione di contributi condominiali, il giudice ha il potere e il dovere di sindacare la nullità della delibera posta a fondamento del credito. La validità ed efficacia della delibera è, infatti, una condizione necessaria per l’esistenza stessa del credito del condominio. Mentre le cause di annullabilità devono essere fatte valere con un’impugnazione specifica entro un breve termine, la nullità, essendo un vizio radicale, può essere rilevata in qualsiasi momento, anche d’ufficio.

Secondo Principio: Quando i Lavori Pericolosi Rendono la Delibera Nulla

La Cassazione ha poi affrontato il cuore della questione: la natura del vizio lamentato. Il condomino sosteneva che i lavori approvati fossero pregiudizievoli per la stabilità e la sicurezza del cortile. La Corte di Appello aveva escluso che ciò potesse integrare una causa di nullità.

La Suprema Corte ha invece chiarito che una delibera è nulla quando incide sui diritti individuali dei condomini sulle cose comuni o sulla proprietà esclusiva. Approvare lavori che mettono in pericolo la stabilità e la sicurezza di una parte comune, come il cortile, lede direttamente i diritti di comproprietà e di uso di ciascun condomino su quel bene. Di conseguenza, una simile delibera ha un oggetto illecito e deve considerarsi affetta da nullità.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La motivazione della Corte si fonda sulla distinzione tra vizi che rendono la delibera annullabile (es. vizi formali di convocazione o di maggioranza) e quelli che ne determinano la nullità radicale. La nullità si configura quando la delibera è priva degli elementi essenziali, ha un oggetto impossibile o illecito, non rientra nelle competenze dell’assemblea o lede i diritti individuali dei condomini. La Corte di Appello ha errato nel non considerare che la deduzione di un pericolo per la stabilità del cortile comune rientrasse proprio in quest’ultima categoria. Avrebbe dovuto, pertanto, svolgere un’indagine di merito per accertare se i lavori approvati fossero effettivamente pericolosi e, in caso affermativo, dichiarare la nullità delle delibere.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di Appello di Catania, in diversa composizione, per un nuovo esame. La decisione ribadisce con forza che la tutela dei diritti individuali dei condomini e la sicurezza delle parti comuni sono elementi fondamentali. Qualsiasi delibera che approvi lavori potenzialmente dannosi per la stabilità dell’edificio è affetta da nullità, un vizio che può essere fatto valere senza limiti di tempo, anche in sede di opposizione a un decreto ingiuntivo per il mancato pagamento delle relative spese.

È possibile contestare la nullità di una delibera condominiale nel giudizio di opposizione a un decreto ingiuntivo per spese condominiali?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che il giudice dell’opposizione può e deve verificare la validità della delibera, e se la ritiene nulla, deve revocare il decreto ingiuntivo, poiché la nullità è un vizio radicale che può essere rilevato in qualsiasi momento.

Una delibera che approva lavori pericolosi per la stabilità di una parte comune è nulla o annullabile?
Secondo la Corte, una delibera che approva lavori pregiudizievoli per la stabilità e la sicurezza di una parte comune (come un cortile) è affetta da nullità. Questo perché lede i diritti individuali di comproprietà e di uso dei singoli condomini e ha, quindi, un oggetto illecito.

Qual è la differenza tra nullità e annullabilità di una delibera condominiale?
La nullità riguarda i vizi più gravi (es. oggetto illecito, lesione dei diritti individuali) e può essere fatta valere da chiunque e senza limiti di tempo. L’annullabilità riguarda vizi meno gravi (es. irregolarità nella convocazione o nel calcolo delle maggioranze) e deve essere impugnata entro un breve termine di decadenza previsto dalla legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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