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Notifica verbale infrazione: quando è valida?

Una società di noleggio ha impugnato una multa per infrazione stradale, sostenendo la tardività della notifica del verbale. Il primo tentativo di notifica non è andato a buon fine a causa di un cambio di sede della società. Il Tribunale ha stabilito che la successiva notifica, effettuata tempestivamente, è valida. Applicando i principi della Cassazione, una nuova notifica verbale infrazione, se avviata entro la metà del termine originario dal momento in cui si apprende del fallimento della prima, produce effetti retroattivi, sanando il vizio. L’appello è stato quindi respinto.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Notifica verbale infrazione: quando è valida?

La corretta e tempestiva notifica verbale infrazione è un pilastro fondamentale nel procedimento sanzionatorio amministrativo. Un vizio in questa fase può compromettere l’intero iter e portare all’annullamento della multa. Una recente sentenza del Tribunale di Brescia offre importanti chiarimenti su un caso specifico ma frequente: cosa accade quando il primo tentativo di notifica fallisce per cause non imputabili all’amministrazione, come un cambio di sede del destinatario? Analizziamo la decisione per comprendere le regole sulla rinnovazione della notifica e i suoi effetti.

I Fatti di Causa

Una società di noleggio veicoli si opponeva a una cartella di pagamento relativa a un’infrazione stradale commessa da un suo cliente. L’argomento principale era la presunta tardività della notifica del verbale originario.

La sequenza degli eventi è cruciale:
1. L’infrazione viene commessa dal conducente di un veicolo.
2. L’amministrazione, dopo aver identificato il proprietario (una società di leasing), viene informata che il veicolo era a noleggio presso un’altra società.
3. Da questo momento (14 febbraio 2017), scattano i 90 giorni per la notifica al trasgressore.
4. L’amministrazione tenta una prima notifica il 17 aprile 2017 presso la sede legale della società di noleggio, ma l’atto viene restituito poiché la società risultava “trasferita”.
5. Ricevuta la notizia del fallimento il 24 aprile 2017, l’amministrazione avvia una nuova procedura di notifica il 31 maggio 2017, questa volta indirizzata al legale rappresentante della società presso la sua residenza. Questa seconda notifica si perfeziona per compiuta giacenza.

La società appellante sosteneva che il termine di 90 giorni fosse stato violato, rendendo la multa illegittima.

Validità della Notifica Verbale Infrazione e Rinnovazione

Il Tribunale ha rigettato l’appello, confermando la validità del procedimento sanzionatorio. La decisione si fonda su principi consolidati dalla Corte di Cassazione in materia di notificazioni.

Il punto centrale è che il fallimento del primo tentativo di notifica non era imputabile a negligenza dell’amministrazione. L’indirizzo utilizzato era quello corretto al momento della richiesta, e il cambio di sede non era ancora stato formalizzato o comunicato in modo tale da essere immediatamente conoscibile.

La Decisione del Tribunale sulla Rinnovazione della Notifica

Il giudice ha applicato un importante principio elaborato dalle Sezioni Unite della Cassazione: quando una notifica non si perfeziona per cause non imputabili al notificante, questi ha la facoltà (e l’onere) di rinnovarla.

Il Principio della Scissione degli Effetti della Notifica

Per il soggetto notificante, gli effetti della notifica si producono al momento della consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario o all’ufficio postale. Per il destinatario, invece, si producono al momento della ricezione effettiva dell’atto. Questo principio, noto come scissione degli effetti, tutela il notificante da ritardi non dipendenti dalla sua volontà.

La Rinnovazione Tempestiva e i suoi Effetti Retroattivi

La Cassazione ha stabilito che la rinnovazione della notifica deve essere effettuata con ragionevole immediatezza. Questo lasso di tempo è stato identificato, come regola di riferimento, nella metà del termine originario di decadenza. Nel caso di specie, con un termine di 90 giorni, la rinnovazione doveva avvenire entro 45 giorni dalla conoscenza dell’esito negativo del primo tentativo.

L’amministrazione, venuta a conoscenza del fallimento il 24 aprile 2017, ha riattivato il procedimento il 31 maggio 2017, rispettando ampiamente il termine di 45 giorni. Questa tempestività fa sì che gli effetti della notifica retroagiscano al momento del primo tentativo, sanando ogni potenziale decadenza.

Le motivazioni

Il Tribunale ha motivato la sua decisione sottolineando che il primo tentativo di notifica alla sede della società, avvenuto il 17 aprile 2017, era stato esperito tempestivamente, ben dentro i 90 giorni decorrenti dal 14 febbraio 2017. Il fallimento di tale tentativo, dovuto al trasferimento della società, è stato considerato un evento incolpevole per l’amministrazione. Di conseguenza, l’amministrazione ha correttamente e diligentemente avviato un nuovo procedimento di notifica entro un termine ragionevole (37 giorni, meno della metà dei 90 giorni previsti dalla legge). Questo secondo tentativo, perfezionatosi ritualmente, ha conservato gli effetti del primo, garantendo il rispetto del termine di legge. Pertanto, il verbale di accertamento è stato ritenuto validamente notificato.

Le conclusioni

In definitiva, l’appello è stato rigettato. La sentenza ribadisce un principio di fondamentale importanza pratica: il fallimento di un primo tentativo di notifica non determina automaticamente l’illegittimità della sanzione se l’ente creditore agisce con diligenza. La rinnovazione, purché effettuata entro un termine ragionevole (identificato nella metà del termine originario), permette di considerare la notifica come tempestivamente eseguita. Questa decisione bilancia la necessità di certezza per il cittadino con l’esigenza di non penalizzare l’amministrazione per eventi al di fuori del suo controllo.

Da quando decorrono i 90 giorni per notificare un verbale di infrazione se il trasgressore non è il proprietario del veicolo?
Il termine decadenziale di 90 giorni decorre non dal giorno dell’infrazione, ma dalla data in cui la pubblica amministrazione è posta concretamente in grado di identificare il trasgressore effettivo, ad esempio tramite la comunicazione ricevuta dalla società di leasing o dal proprietario del veicolo.

Cosa succede se la prima notifica del verbale non va a buon fine per un cambio di indirizzo del destinatario?
Se il fallimento della notifica non è imputabile a negligenza dell’amministrazione, questa può rinnovare la procedura. Se la rinnovazione avviene con tempestività, gli effetti giuridici retroagiscono al momento del primo tentativo, e la notifica è considerata valida.

Entro quanto tempo l’amministrazione deve rinnovare una notifica fallita perché sia considerata valida?
Secondo la giurisprudenza citata nella sentenza, la rinnovazione deve avvenire con ‘ragionevole immediatezza’. Tale periodo è quantificato in un tempo non superiore alla metà del termine di decadenza originario. Per i verbali di infrazione, significa che la nuova notifica deve essere avviata entro 45 giorni dal momento in cui l’amministrazione ha avuto notizia del fallimento del primo tentativo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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