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Notifica compiuta giacenza: la prova della ricezione CAD

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di una cittadina contro una sanzione dell’Ispettorato del Lavoro, la cui opposizione era stata giudicata tardiva. La Corte ha stabilito che la notifica compiuta giacenza non si perfeziona con la sola spedizione della Comunicazione di Avvenuto Deposito (CAD), ma richiede la prova della sua effettiva ricezione da parte del destinatario. In assenza di tale prova (l’avviso di ricevimento), la notifica è nulla e il termine per l’impugnazione non decorre.

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Pubblicato il 24 dicembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Notifica Compiuta Giacenza: Senza Prova di Ricezione della CAD è Nulla

La corretta notificazione di un atto giudiziario o amministrativo è un pilastro fondamentale del nostro ordinamento, poiché garantisce il diritto di difesa del cittadino. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ribadisce un principio cruciale in materia di notifica compiuta giacenza: per considerare la notifica perfezionata, non basta spedire la Comunicazione di Avvenuto Deposito (CAD), ma è indispensabile dimostrarne l’effettiva ricezione. Vediamo nel dettaglio il caso e le motivazioni della Corte.

I Fatti del Caso

Una cittadina si vedeva recapitare un’ordinanza ingiunzione da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, con la quale le veniva ordinato il pagamento di una cospicua sanzione amministrativa. La cittadina proponeva opposizione avverso tale provvedimento. Tuttavia, sia il Tribunale che la Corte d’Appello dichiaravano l’opposizione inammissibile perché tardiva. Secondo i giudici di merito, il termine di 30 giorni per impugnare era scaduto, in quanto la notifica dell’ordinanza si era perfezionata per compiuta giacenza, trascorsi 10 giorni dalla data di spedizione della CAD, ovvero la raccomandata che informa del deposito dell’atto presso l’ufficio postale. La ricorrente, però, sosteneva la nullità dell’intero procedimento notificatorio, in quanto l’ente non aveva mai fornito la prova della ricezione della CAD stessa.

La Decisione della Corte sulla Notifica Compiuta Giacenza

La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione dei giudici di merito, accogliendo il ricorso della cittadina. Gli Ermellini hanno richiamato il consolidato orientamento delle Sezioni Unite (sentenza n. 10012/2021), secondo cui nel procedimento di notifica a mezzo posta, qualora l’atto non venga consegnato per assenza temporanea del destinatario, la prova del perfezionamento si ottiene esclusivamente con la produzione in giudizio dell’avviso di ricevimento della raccomandata contenente la CAD.

Non è quindi sufficiente, per la parte che notifica, dimostrare di aver semplicemente spedito la CAD. È necessario provare che tale comunicazione sia effettivamente giunta nella sfera di conoscibilità del destinatario. Solo l’avviso di ricevimento può confermare tale circostanza e, di conseguenza, far decorrere i termini per l’impugnazione.

Le Motivazioni della Corte

La motivazione della sentenza si fonda sulla tutela del diritto di difesa, costituzionalmente garantito (art. 24 e 111 Cost.). La Corte afferma che l’interpretazione delle norme sulla notifica deve sempre garantire che il destinatario abbia avuto un’effettiva possibilità di conoscere l’atto a lui destinato. La semplice spedizione della CAD non offre questa garanzia. L’avviso di ricevimento, invece, attesta il completamento del percorso della comunicazione, rendendo certa la sua ricezione.

La Corte ha specificato che, in assenza di tale prova, la notifica è da considerarsi nulla o addirittura inesistente. Di conseguenza, il termine perentorio per proporre opposizione non aveva mai iniziato a decorrere, rendendo l’impugnazione della cittadina tempestiva. La causa è stata quindi cassata con rinvio alla Corte d’Appello, che dovrà riesaminare il merito della questione partendo dal presupposto della validità dell’opposizione.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza consolida un principio di fondamentale importanza pratica. Le pubbliche amministrazioni e, in generale, chiunque notifichi un atto a mezzo posta, deve conservare e, se necessario, produrre in giudizio non solo la prova di spedizione dell’atto e della CAD, ma anche l’avviso di ricevimento di quest’ultima. Per i cittadini, questa decisione rappresenta una garanzia rafforzata: una notifica compiuta giacenza non può essere data per scontata. In assenza della prova di ricezione della CAD, ogni termine legale collegato a quella notifica non può ritenersi validamente iniziato, proteggendo il destinatario da decadenze incolpevoli.

Quando si perfeziona una notifica per compiuta giacenza se il destinatario è assente?
La notifica si perfeziona solo quando la parte notificante fornisce la prova dell’avvenuta ricezione, da parte del destinatario, della Comunicazione di Avvenuto Deposito (CAD). Tale prova consiste nell’avviso di ricevimento della relativa raccomandata.

È sufficiente dimostrare di aver spedito la CAD per far decorrere i termini di impugnazione?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la sola prova della spedizione della CAD è insufficiente. È indispensabile produrre in giudizio l’avviso di ricevimento che attesti l’effettiva consegna della comunicazione al destinatario.

Cosa succede se un’opposizione viene dichiarata tardiva sulla base di una notifica nulla?
Se la notifica originaria è nulla perché manca la prova di ricezione della CAD, il termine per l’impugnazione non è mai iniziato a decorrere. Di conseguenza, l’opposizione non può essere considerata tardiva e il giudice deve procedere all’esame del merito della causa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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