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Notifica all’estero: le regole UE prevalgono

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di due coniugi che contestavano la validità di una notifica all’estero eseguita a Londra. La Corte ha stabilito che, in base al Regolamento CE n. 1393/2007, per la notifica all’estero si applica la legge del luogo di destinazione (lex loci) e non quella italiana. Inoltre, ha ribadito che un convenuto non può sollevare eccezioni sulla regolarità della notifica destinata a un’altra parte processuale.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Notifica all’Estero: La Cassazione Applica il Diritto UE

La corretta comunicazione degli atti giudiziari è un pilastro fondamentale del giusto processo. Quando una delle parti risiede fuori dai confini nazionali, la procedura si complica. La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha fornito chiarimenti cruciali sulla notifica all’estero all’interno dell’Unione Europea, ribadendo la prevalenza del Regolamento comunitario sulla normativa nazionale. Analizziamo insieme questo importante caso.

I Fatti del Caso: Un Fondo Patrimoniale e una Notifica Contestata

Un istituto di credito aveva ottenuto in primo grado una sentenza che dichiarava inefficace, ai sensi dell’art. 2901 c.c., l’atto di costituzione di un fondo patrimoniale da parte di due coniugi. Uno dei coniugi, residente a Londra, era rimasto contumace nel primo giudizio. In appello, i coniugi hanno impugnato la sentenza di primo grado, eccependo principalmente la nullità della notifica dell’atto di citazione al marito. A loro dire, la notifica, avvenuta presso il portiere del complesso immobiliare londinese, non rispettava le garanzie previste dalla legge italiana, in particolare l’art. 139 c.p.c. e la Legge 890/1982.

La Decisione della Corte d’Appello

La Corte d’Appello ha respinto le doglianze, affermando un principio chiave: in materia di notifiche transfrontaliere all’interno dell’UE, si applica il Regolamento CE n. 1393/2007. Tale regolamento stabilisce che la notificazione deve avvenire secondo la legge dello Stato membro richiesto (principio della lex loci). Di conseguenza, le norme italiane invocate dagli appellanti non erano applicabili alla fattispecie. La Corte ha ritenuto la notifica regolare, basandosi sulla certificazione consolare e sulla documentazione che attestava la consegna al portiere del complesso immobiliare.

La Questione della Notifica all’Estero davanti alla Cassazione

I coniugi hanno proposto ricorso per cassazione, insistendo sulla violazione delle norme sulla notifica all’estero. Hanno sostenuto che la Corte d’Appello, pur avendo correttamente inquadrato la disciplina nel Regolamento UE, non avrebbe applicato correttamente né la normativa comunitaria né quella inglese. Hanno lamentato una presunta irregolarità della certificazione consolare e hanno tentato di introdurre nuovi argomenti non trattati in appello.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per diverse ragioni, offrendo spunti di grande interesse processuale.

In primo luogo, ha qualificato come inammissibile l’eccezione sollevata dalla moglie riguardo alla notifica effettuata al marito. Si tratta di una eccezione de iure tertii: la violazione delle norme sulla notificazione può essere fatta valere solo dalla parte direttamente interessata, e non da un altro convenuto, specialmente se quest’ultimo ha ricevuto regolarmente la propria notifica.

In secondo luogo, la Corte ha smontato le critiche mosse dal marito. Ha evidenziato come, in sede di Cassazione, il ricorrente avesse cambiato strategia, introducendo per la prima volta (ex novo) una presunta violazione dell’art. 10 del Regolamento CE, senza averla mai sollevata in appello. I motivi di appello si erano infatti concentrati sull’erronea applicazione della legge italiana, questione già risolta correttamente dalla Corte territoriale. I nuovi motivi, oltre ad essere tardivi, sono stati giudicati generici e non autosufficienti, poiché non specificavano quali formalità previste dalla normativa europea o locale non sarebbero state adempiute.

Infine, la Corte ha bollato come inconferente il richiamo all’art. 14 del Regolamento, che disciplina la notifica a mezzo servizio postale. Nel caso di specie, la notifica era avvenuta tramite canali diplomatici o consolari, come previsto dall’art. 13. La Corte ha concluso che la valutazione sulla regolarità della consegna al portiere, basata sulla certificazione di residenza e sulla prova di avvenuta ricezione, costituisce un accertamento di fatto, non sindacabile in sede di legittimità.

Le Conclusioni: Principî Chiave sulle Notifiche Transfrontaliere

L’ordinanza consolida alcuni principi fondamentali in materia di notifica all’estero in ambito UE:
1. Prevalenza del Diritto UE: Il Regolamento CE n. 1393/2007 è la fonte normativa primaria, che prevale sulla legge processuale interna degli Stati membri.
2. Principio della Lex Loci: La regolarità della notifica deve essere valutata secondo le leggi del Paese in cui viene eseguita, non quelle del Paese da cui l’atto proviene.
3. Specificità dei Motivi di Ricorso: Le eccezioni di nullità devono essere precise, pertinenti alla ratio decidendi della sentenza impugnata e non possono essere introdotte per la prima volta in Cassazione.
4. Limiti alle Eccezioni Processuali: Una parte non può far valere vizi procedurali che riguardano un’altra parte del processo (divieto di eccezioni de iure tertii).

Questa decisione riafferma la necessità di un approccio rigoroso e tecnicamente corretto nell’affrontare le questioni procedurali transfrontaliere, guidato dai principi del diritto europeo.

Quale legge si applica per la notifica di un atto giudiziario italiano in un altro Stato membro dell’UE?
Secondo la Corte e in applicazione del Regolamento CE n. 1393/2007, la notifica deve essere eseguita secondo la legge dello Stato membro richiesto (il luogo di destinazione), non secondo la legge processuale italiana.

Un convenuto può contestare in giudizio la presunta irregolarità della notifica fatta a un altro convenuto?
No. La Corte ha stabilito che la violazione delle norme sulla notificazione costituisce un’eccezione ‘de iure tertii’, che può essere sollevata soltanto dalla parte direttamente interessata dalla presunta irregolarità e non da altre parti processuali.

È valida la notifica di un atto giudiziario consegnato al portiere del complesso immobiliare dove risiede il destinatario all’estero?
Sì, la Corte ha ritenuto tale notifica valida. La valutazione della regolarità della consegna, basata sulla documentazione prodotta (come la certificazione consolare e l’attestazione postale di consegna), costituisce un accertamento di fatto che, se adeguatamente motivato, non può essere riesaminato in sede di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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