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Noleggio auto e multe: responsabilità del locatore

Una società di noleggio si opponeva a un’ingiunzione di pagamento per multe stradali, sostenendo di non essere responsabile avendo comunicato i dati dei clienti. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, confermando la responsabilità solidale del locatore. La Corte ha chiarito che l’unico modo per contestare la responsabilità è impugnare i singoli verbali di contravvenzione al momento della loro notifica, non attendere l’ingiunzione di pagamento.

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Pubblicato il 25 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Noleggio Auto e Multe: La Cassazione Conferma la Responsabilità del Locatore

Quando si noleggia un’auto, una delle domande più comuni riguarda la gestione delle multe per infrazioni al Codice della Strada. Chi paga? Il cliente che guidava o la società di noleggio proprietaria del veicolo? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa chiarezza, delineando in modo netto la responsabilità del locatore e i corretti strumenti per contestarla.

I Fatti di Causa

Una nota società di autonoleggio ha proposto opposizione contro un’ingiunzione di pagamento emessa da un Comune per un importo considerevole, accumulato a seguito di numerose violazioni del Codice della Strada commesse con veicoli di sua proprietà. La società sosteneva di non essere tenuta al pagamento, in quanto aveva tempestivamente comunicato all’ente accertatore i nominativi dei clienti che avevano noleggiato i veicoli al momento delle infrazioni. Secondo la sua tesi, tale comunicazione avrebbe dovuto trasferire l’obbligazione esclusivamente in capo ai conducenti, estinguendo la propria.

L’Opposizione e le Decisioni dei Giudici di Merito

Sia il Tribunale in primo grado che la Corte d’Appello hanno respinto le ragioni della società, dichiarando l’opposizione inammissibile. I giudici di merito hanno stabilito che la società avrebbe dovuto contestare i singoli verbali di accertamento al momento della loro notifica. Non facendolo, i verbali erano diventati definitivi, acquisendo efficacia di titolo esecutivo. L’opposizione all’ingiunzione di pagamento, pertanto, non poteva più basarsi su motivi che riguardavano il merito della pretesa sanzionatoria, come il presunto difetto di legittimazione passiva.

Il Principio della Responsabilità del Locatore in Cassazione

La questione è approdata dinanzi alla Corte di Cassazione, che ha dovuto dirimere il contrasto giurisprudenziale sul tema. La società ricorrente ha insistito sulla tesi secondo cui la comunicazione dei dati del locatario avrebbe l’effetto di estinguere la sua obbligazione, citando alcuni precedenti a suo favore. La Suprema Corte, tuttavia, ha aderito all’orientamento più consolidato, fondato su una pronuncia delle Sezioni Unite.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte ha rigettato il ricorso, confermando la piena responsabilità del locatore. I giudici hanno chiarito alcuni punti fondamentali:

1. Irretroattività della Nuova Normativa: La Corte ha specificato che le nuove norme, potenzialmente più favorevoli al locatore, non possono essere applicate retroattivamente a violazioni commesse in precedenza, poiché le sanzioni amministrative stradali non hanno natura “sostanzialmente penale”.

2. Responsabilità Solidale: Il principio cardine, sancito dall’art. 196 del Codice della Strada, è quello della responsabilità solidale. Il proprietario del veicolo (in questo caso, la società di noleggio) è obbligato in solido con il conducente al pagamento della sanzione. La legge non prevede un’eccezione per il noleggio senza conducente. La comunicazione dei dati del cliente non è sufficiente a liberare il proprietario da questo vincolo.

3. Strumento di Tutela Corretto: La Corte ha ribadito con forza che il momento per contestare la propria responsabilità è quello della notifica del verbale di accertamento. La società avrebbe dovuto impugnare ogni singolo verbale dinanzi al Prefetto o al Giudice di Pace. Attendere l’ingiunzione di pagamento per sollevare eccezioni sul merito della violazione è proceduralmente scorretto e tardivo. Una volta che il verbale non viene opposto nei termini, diventa un titolo esecutivo non più contestabile nel merito.

Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione consolida un principio di grande importanza pratica: le società di noleggio non possono semplicemente “scaricare” la responsabilità delle multe sui clienti comunicandone i dati. Esse rimangono solidalmente responsabili e, per evitare il pagamento, devono attivarsi tempestivamente impugnando i verbali di contravvenzione nelle sedi opportune. Questa decisione rafforza la posizione degli enti accertatori, garantendo una maggiore certezza nella riscossione delle sanzioni, e impone alle società del settore un’attenta gestione del processo di notifica e contestazione delle multe.

Una società di noleggio auto è sempre responsabile per le multe prese dai suoi clienti?
Sì, la società di noleggio, in qualità di proprietaria del veicolo, è obbligata in solido con il conducente al pagamento della sanzione pecuniaria, secondo quanto stabilito dall’art. 196 del Codice della Strada.

Comunicare i dati del cliente che ha commesso l’infrazione esonera la società di noleggio dal pagamento?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la semplice comunicazione dei dati del locatario non è sufficiente a escludere la responsabilità solidale della società proprietaria del veicolo. Questo obbligo permane.

Qual è il modo corretto per una società di noleggio per contestare una multa?
La società deve contestare il singolo verbale di accertamento dell’infrazione non appena le viene notificato, proponendo ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace entro i termini di legge. Non può attendere l’emissione dell’ingiunzione di pagamento per sollevare questioni relative alla sua presunta mancanza di responsabilità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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