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NCC ZTL Roma: Cassazione annulla le multe del Comune

La Corte di Cassazione ha annullato una serie di multe emesse nei confronti di un operatore NCC per accesso non autorizzato alla ZTL di Roma. La decisione si fonda sull’interpretazione della normativa vigente nel 2017, chiarendo che la sospensione di una norma restrittiva aveva reso nuovamente applicabile una legge precedente più permissiva. Di conseguenza, l’accesso alla NCC ZTL Roma da parte di veicoli con licenza di altri comuni era legittimo in quel periodo, rendendo le sanzioni illegittime.

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Pubblicato il 6 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

NCC ZTL Roma: La Cassazione Annulla le Multe per Accesso non Autorizzato

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha messo fine a una controversia riguardante le sanzioni per l’accesso di veicoli NCC alla ZTL di Roma. La decisione chiarisce un importante punto normativo, stabilendo che, a causa di una sospensione legislativa, le multe elevate nel 2017 a un operatore NCC di un altro comune erano illegittime. Questo intervento offre certezza giuridica in un settore caratterizzato da una complessa stratificazione di norme.

I Fatti di Causa

Un titolare di licenza per il Noleggio Con Conducente (NCC), rilasciata da un comune umbro, si è visto recapitare nel 2017 una serie di verbali per infrazioni al Codice della Strada. La contestazione riguardava l’accesso non autorizzato alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) del Comune di Roma.

L’operatore ha impugnato le relative ordinanze ingiunzione, ma la sua opposizione è stata respinta sia in primo che in secondo grado. Non dandosi per vinto, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, basandolo su cinque distinti motivi di doglianza. La Prefettura di Roma si è costituita in giudizio per resistere al ricorso.

La Questione Giuridica sull’Accesso NCC ZTL Roma

Il cuore della controversia risiedeva nell’interpretazione della normativa applicabile nel periodo in cui sono state commesse le infrazioni, ovvero i primi di giugno del 2017. Il primo motivo di ricorso, che si è rivelato decisivo, si concentrava sulla complessa evoluzione legislativa in materia.

L’Evoluzione Normativa

1. La Legge Quadro (L. 21/1992): In origine, l’art. 11, comma 3, di questa legge consentiva ai veicoli NCC l’uso delle corsie preferenziali e delle altre facilitazioni alla circolazione previste per i taxi, permettendo di fatto l’accesso alle ZTL.
2. La Modifica Restrittiva (D.L. 207/2008): Successivamente, è stato introdotto l’art. 5-bis, che subordinava l’accesso degli NCC di altri comuni a una comunicazione preventiva e al pagamento di un importo.
3. La Sospensione dell’Efficacia (D.L. 244/2016): Crucialmente, l’efficacia di questa disposizione restrittiva è stata sospesa, e la sospensione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2017.

Il ricorrente ha sostenuto che, essendo la norma restrittiva sospesa al momento dei fatti, dovesse trovare piena applicazione la norma originaria più favorevole, rendendo legittimo il suo accesso alla ZTL di Roma.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha accolto il primo motivo di ricorso, ritenendolo fondato e assorbendo tutti gli altri. I giudici hanno chiarito che la sospensione legislativa delle disposizioni restrittive (introdotte nel 2008) non ha creato un vuoto normativo. Al contrario, ha determinato la piena applicabilità delle norme previgenti, in particolare dell’art. 11, comma 3, della Legge n. 21/1992.

La Corte ha specificato che le norme del 2008 non avevano abrogato (cancellato) quelle del 1992, ma le avevano semplicemente integrate. Pertanto, nel momento in cui l’efficacia delle norme integrative è stata sospesa, le disposizioni originarie sono tornate ad essere pienamente operative. Sulla base di questo ragionamento, la Corte ha concluso che, al tempo delle infrazioni, non era impedito l’accesso alle ZTL del Comune di Roma da parte di veicoli NCC autorizzati in altri comuni. Di conseguenza, le sanzioni comminate erano illegittime.

La Corte ha deciso la causa nel merito, annullando le ordinanze ingiunzione impugnate e condannando la Prefettura di Roma al pagamento delle spese legali dei tre gradi di giudizio.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza ha importanti implicazioni pratiche. In primo luogo, fornisce una chiara interpretazione su quale normativa fosse applicabile in un periodo di incertezza legislativa, offrendo tutela agli operatori NCC che hanno agito in conformità con la legge originaria durante il periodo di sospensione delle norme più restrittive.

In secondo luogo, stabilisce un principio fondamentale: la sospensione dell’efficacia di una norma integrativa riporta in vigore la disciplina precedente. Questo principio può essere applicato in contesti analoghi, dove la stratificazione normativa crea dubbi interpretativi. Infine, la decisione conferma che le sanzioni amministrative basate su una norma la cui efficacia è sospesa sono da considerarsi illegittime e, pertanto, devono essere annullate.

Un veicolo NCC con licenza di un altro comune poteva accedere alla ZTL di Roma nel 2017?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che nel 2017 era in vigore una sospensione delle norme restrittive, rendendo pienamente applicabile la legge precedente (L. 21/1992) che consentiva tale accesso.

Perché le multe per l’accesso alla ZTL di Roma sono state annullate?
Le multe sono state annullate perché si basavano su una normativa restrittiva la cui efficacia era stata sospesa dal legislatore al momento dei fatti. Pertanto, le sanzioni erano prive di fondamento giuridico e sono state dichiarate illegittime.

Qual è stato il ragionamento principale della Corte di Cassazione?
Il ragionamento della Corte si è basato sul principio che la sospensione di una norma successiva, che integra ma non abroga una precedente, fa rivivere la piena applicabilità della norma originaria. Di conseguenza, le facilitazioni alla circolazione previste per gli NCC dalla legge del 1992 erano pienamente in vigore nel 2017.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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