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Moratoria mutuo interessi: come si calcolano?

Una società ha contestato il calcolo degli interessi da parte della banca durante la sospensione del mutuo prevista dal Decreto Cura Italia. La Corte d’Appello di Torino ha stabilito che è legittimo calcolare gli interessi sull’intero capitale residuo al tasso contrattuale per tutta la durata della moratoria. Questa pratica, secondo i giudici, non costituisce un “nuovo o maggiore onere” vietato dalla legge, ma rappresenta la naturale conseguenza dell’allungamento del piano di rimborso, preservando l’equilibrio originario del contratto. La decisione conferma quindi che la moratoria mutuo interessi comporta un allungamento del piano di ammortamento con il ricalcolo degli interessi sul debito rimanente.

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Pubblicato il 27 giugno 2025 in Diritto Bancario, Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Moratoria Mutuo Interessi: La Corte d’Appello Conferma il Calcolo sul Capitale Residuo

Con una recente sentenza, la Corte d’Appello di Torino ha fornito un chiarimento cruciale sulla corretta interpretazione delle norme emergenziali relative alla moratoria mutuo interessi, introdotta durante la pandemia. La decisione stabilisce che il calcolo degli interessi maturati durante il periodo di sospensione deve basarsi sull’intero capitale residuo e non solo sulle rate sospese, preservando l’equilibrio contrattuale tra banca e cliente.

Il Caso: La Controversia sugli Interessi Aggiuntivi

Una società, dopo aver beneficiato della sospensione delle rate del proprio mutuo ai sensi dell’art. 56 del D.L. n. 18/2020 (noto come “Decreto Cura Italia”), si è vista addebitare dalla banca creditrice un importo a titolo di interessi maturati durante il periodo di moratoria. Tali interessi erano stati calcolati sull’intero capitale residuo del finanziamento.

L’impresa ha contestato tale modalità di calcolo, sostenendo che essa violasse il principio normativo secondo cui la sospensione non avrebbe dovuto comportare “nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti”. Secondo la tesi dell’appellante, gli interessi avrebbero dovuto essere calcolati al tasso legale e unicamente sulle rate sospese, per non gravare eccessivamente sul debitore in un momento di difficoltà economica.

Il Tribunale di primo grado aveva già respinto la domanda, ritenendo corretta l’interpretazione della banca. La società ha quindi presentato appello, portando la questione all’attenzione della Corte d’Appello di Torino.

La Decisione della Corte d’Appello sul calcolo degli interessi

La Corte d’Appello ha rigettato l’impugnazione, confermando integralmente la sentenza di primo grado. I giudici hanno stabilito che l’applicazione degli interessi convenzionali sull’intero capitale residuo per la durata della sospensione è una pratica legittima e conforme alla normativa emergenziale.

La decisione si allinea a un’interpretazione che mira a bilanciare la tutela del debitore con la necessità di non alterare l’equilibrio economico del contratto a danno dell’istituto di credito. La moratoria, infatti, è concepita come una dilazione dei pagamenti e non come una cancellazione dei costi del finanziamento per il periodo di sospensione.

Analisi della normativa emergenziale e della moratoria mutuo interessi

Il fulcro della controversia risiede nell’interpretazione della locuzione “assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti”. La Corte ha chiarito che questa espressione non impedisce la maturazione degli interessi, che rappresentano il costo del denaro lasciato a disposizione del mutuatario. Impedire alla banca di percepire tali interessi avrebbe significato imporre un onere unilaterale, in contrasto con la lettera della legge.

L’importo aggiuntivo contestato non è un “nuovo onere” o una penale, ma semplicemente la quantificazione degli interessi contrattualmente previsti, il cui pagamento è stato posticipato a causa dell’allungamento del piano di rimborso. In altre parole, il debitore ha continuato a disporre del capitale per un periodo più lungo e, di conseguenza, deve corrispondere gli interessi pattuiti per tale periodo.

le motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione sulla base di diversi principi. In primo luogo, ha evidenziato che la soluzione adottata dalla banca, e confermata in giudizio, è l’unica in grado di mantenere inalterato il sinallagma contrattuale. Diversamente, si sarebbe verificata un’alterazione della disciplina negoziale a esclusivo vantaggio del mutuatario.

I giudici hanno inoltre sottolineato come questa interpretazione sia coerente con le indicazioni fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e con diverse pronunce dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Tali fonti avevano già chiarito che, in caso di sospensione dell’intera rata, gli interessi maturati durante la moratoria vengono calcolati sul capitale residuo al tasso originario e poi ripartiti sulle rate successive del piano di ammortamento allungato.

È stato anche distinto il caso della moratoria Covid da quello delle sospensioni per eventi calamitosi (come il sisma in Abruzzo), dove la normativa era meno specifica e consentiva interpretazioni diverse. Nel caso del Decreto Cura Italia, la legge era chiara nel voler salvaguardare gli interessi di entrambe le parti.

le conclusioni

La sentenza della Corte d’Appello di Torino consolida un orientamento giurisprudenziale chiaro: la sospensione delle rate di un mutuo non è gratuita. Gli interessi continuano a maturare sull’intero debito residuo al tasso contrattuale. L’effetto principale della moratoria è un allungamento del piano di ammortamento, con un conseguente aumento del costo totale del finanziamento, dovuto al pagamento di interessi per un periodo più esteso. Per i mutuatari, è fondamentale essere consapevoli che la moratoria rappresenta un aiuto in termini di liquidità immediata, ma non una riduzione del costo complessivo del debito.

Durante la moratoria su un mutuo, gli interessi continuano a maturare?
Sì, la sentenza conferma che gli interessi continuano a maturare anche durante il periodo in cui il pagamento delle rate è sospeso.

Come vengono calcolati gli interessi durante la moratoria del mutuo?
Gli interessi vengono calcolati sull’intero capitale residuo del finanziamento al momento della sospensione, applicando il tasso di interesse previsto dal contratto originale. L’importo risultante viene poi distribuito sulle rate del nuovo piano di ammortamento allungato.

Il calcolo degli interessi sul capitale residuo durante la moratoria costituisce un “nuovo o maggiore onere” vietato dalla legge?
No. Secondo la Corte d’Appello, questo calcolo non rappresenta un “nuovo onere” vietato dall’art. 56 del Decreto Cura Italia, ma è la semplice conseguenza economica dell’allungamento del periodo di rimborso, necessario per mantenere l’equilibrio tra i diritti e gli obblighi di entrambe le parti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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