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Litisconsorzio necessario nel risarcimento diretto

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza per mancata integrazione del contraddittorio. Nel risarcimento diretto ex art. 149 Codice Assicurazioni, il proprietario del veicolo danneggiante è un litisconsorte necessario. La sua assenza nel processo ha comportato la nullità dell’intero procedimento e il rinvio della causa al giudice di primo grado.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Litisconsorzio necessario nel risarcimento diretto: la Cassazione annulla il processo

L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 5602/2024 affronta un tema cruciale nella gestione dei sinistri stradali: il litisconsorzio necessario nella procedura di risarcimento diretto. Con una decisione che ribadisce un orientamento consolidato, la Suprema Corte ha chiarito che, anche quando si agisce contro la propria assicurazione, è indispensabile citare in giudizio anche il proprietario del veicolo responsabile del danno. L’omissione di tale adempimento comporta la nullità dell’intero procedimento.

I Fatti del Caso: La Domanda di Risarcimento

La vicenda ha origine da un sinistro stradale avvenuto nel 2010. Un’automobilista, mentre era alla guida della propria vettura, veniva tamponata da un altro veicolo. Per ottenere il risarcimento dei danni alla persona subiti, la danneggiata decideva di avvalersi della procedura di risarcimento diretto, come previsto dall’art. 149 del Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. 209/2005), citando in giudizio unicamente la propria compagnia assicurativa. Sia il Giudice di Pace in primo grado che il Tribunale in appello rigettavano la sua domanda. L’automobilista, ritenendo errate le decisioni, proponeva ricorso per Cassazione.

La questione del litisconsorzio necessario nei gradi di merito

Il motivo principale del ricorso, che si è rivelato decisivo, riguardava un vizio procedurale: la mancata integrazione del contraddittorio. La ricorrente sosteneva che i giudici dei precedenti gradi di giudizio avessero errato nel non ordinare la chiamata in causa del proprietario del veicolo danneggiante. Secondo la tesi difensiva, quest’ultimo è un litisconsorte necessario, ovvero una parte la cui presenza in giudizio è fondamentale per la validità della decisione finale, anche nelle cause di risarcimento diretto. L’assenza di una parte necessaria, secondo il codice di procedura civile, rende nullo l’intero processo.

La Decisione della Corte: l’importanza del Litisconsorzio Necessario

La Corte di Cassazione ha accolto il primo motivo di ricorso, ritenendolo fondato e assorbendo tutti gli altri. Gli Ermellini hanno riaffermato un principio giurisprudenziale ormai consolidato in materia di assicurazione obbligatoria RCA.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha spiegato che nella procedura di risarcimento diretto, promossa dal danneggiato nei confronti del proprio assicuratore, sussiste un litisconsorzio necessario rispetto al danneggiante responsabile (proprietario/utilizzatore del veicolo antagonista). Questa regola è analoga a quella prevista dall’art. 144, comma 3, dello stesso Codice delle Assicurazioni per l’azione diretta contro l’assicuratore del responsabile.

La conseguenza di tale principio è netta: se il proprietario del veicolo che ha causato il danno non viene citato in giudizio, il contraddittorio non è regolarmente costituito. Questa omissione costituisce un vizio talmente grave da poter essere rilevato d’ufficio in ogni stato e grado del processo. Tale vizio comporta l’annullamento della sentenza impugnata, come previsto dall’art. 383, ultimo comma, del codice di procedura civile.

Le Conclusioni

In conclusione, la Suprema Corte ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa al Giudice di Pace, ovvero al giudice di primo grado, affinché il processo venga celebrato nuovamente, questa volta nel contraddittorio di tutte le parti necessarie, inclusa la società proprietaria del veicolo che ha causato il sinistro. Questa ordinanza rappresenta un monito fondamentale per chiunque intraprenda un’azione di risarcimento diretto: per evitare la nullità del procedimento, è obbligatorio convenire in giudizio non solo la propria compagnia assicurativa, ma anche il responsabile civile del danno.

Nel risarcimento diretto, chi bisogna citare in giudizio oltre alla propria assicurazione?
Secondo la Corte, è necessario citare in giudizio sia la propria compagnia assicurativa sia il proprietario del veicolo danneggiante, in quanto quest’ultimo è considerato un litisconsorte necessario.

Cosa succede se il proprietario del veicolo responsabile non viene citato in giudizio?
L’omessa citazione del proprietario del veicolo responsabile comporta la nullità dell’intero procedimento per mancata integrazione del contraddittorio. La sentenza emessa in sua assenza è nulla.

La mancata integrazione del contraddittorio può essere rilevata in ogni fase del processo?
Sì, la Corte ha confermato che l’omissione della citazione di un litisconsorte necessario è un vizio così grave da poter essere rilevato d’ufficio in ogni stato e grado del processo, compreso il giudizio di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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