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Litisconsorzio necessario: clausola regolamento

La Corte di Cassazione stabilisce che l’azione per dichiarare nulla o inefficace una clausola del regolamento condominiale contrattuale deve coinvolgere tutti i condomini. La sentenza chiarisce che si tratta di un’ipotesi di litisconsorzio necessario, poiché la decisione sulla ripartizione delle spese ha effetti inscindibili sull’intera compagine condominiale, rendendo invalida la precedente pronuncia emessa a contraddittorio non integro.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Litisconsorzio Necessario: Tutti i Condomini Devono Partecipare al Giudizio sulle Clausole del Regolamento

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale del diritto processuale applicato al contesto condominiale: l’impugnazione di una clausola del regolamento contrattuale che incide sui criteri di ripartizione delle spese richiede la partecipazione di tutti i condomini al giudizio. Si tratta di una chiara applicazione del principio del litisconsorzio necessario, una garanzia per assicurare che la decisione sia uniforme e vincolante per l’intera compagine condominiale.

I Fatti di Causa: Il Costruttore Esonerato dalle Spese Condominiali

Il caso trae origine dalla domanda di alcuni condomini di un edificio residenziale, i quali avevano citato in giudizio l’originario costruttore dello stabile. L’obiettivo era far dichiarare la nullità o l’inefficacia della clausola contenuta nell’articolo 9 del regolamento condominiale, redatto nel 1988. Tale clausola, di natura contrattuale, esonerava il costruttore dal pagamento delle spese condominiali per le unità immobiliari di sua proprietà ancora invendute.
Nei primi due gradi di giudizio, i tribunali avevano dato ragione ai condomini, ordinando al costruttore il rimborso delle spese a partire dal 2011. La Corte d’Appello, in particolare, aveva ritenuto che non fosse necessaria la partecipazione al giudizio di tutti i condomini, poiché l’azione era volta a un mero accertamento della perdita di efficacia della clausola e non a una modifica costitutiva del regolamento.

La Questione del Litisconsorzio Necessario in Condominio

Il costruttore, soccombente in appello, ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando, con il primo e decisivo motivo, la violazione dell’articolo 102 del codice di procedura civile. Secondo la difesa, la domanda volta a far dichiarare l’inefficacia di una clausola del regolamento che stabilisce i criteri di ripartizione delle spese doveva essere necessariamente proposta nei confronti di tutti i proprietari, in quanto litisconsorti necessari.
La questione giuridica centrale, quindi, era stabilire se una controversia del genere potesse essere decisa validamente solo tra alcuni condomini e il costruttore, o se invece richiedesse la presenza in giudizio dell’intera collettività condominiale.

La Decisione della Corte: il Litisconsorzio Necessario è Imprescindibile

La Corte di Cassazione ha accolto il motivo di ricorso, ritenendolo fondato. Gli Ermellini hanno chiarito che il regolamento condominiale contrattuale, dal punto di vista strutturale, è assimilabile a un contratto plurilaterale. Di conseguenza, un’azione che mira a dichiararne la nullità o l’inefficacia parziale deve essere esperita nei confronti di tutti i contraenti, ovvero tutti i condomini.
La Corte ha specificato che l’esistenza del litisconsorzio necessario non dipende dalla natura dell’azione (costitutiva, di condanna o di mero accertamento), ma dal risultato pratico che l’attore intende perseguire. Nel caso specifico, la richiesta di dichiarare inefficace la clausola di esonero non era fine a se stessa, ma mirava a modificare i criteri di ripartizione delle spese per il futuro, facendo sì che anche il costruttore contribuisse. Una tale decisione avrebbe inevitabilmente inciso sull’entità degli oneri a carico di ciascun condomino, con evidenti ricadute per tutti. Pertanto, la situazione sostanziale controversa doveva essere regolata in modo unitario per l’intera compagine condominiale.

Le Motivazioni

La Suprema Corte ha motivato la sua decisione sottolineando che il risultato pratico perseguito dai condomini (la rideterminazione delle quote di spesa) non poteva essere ottenuto senza che l’inefficacia della clausola fosse accertata erga omnes, cioè nei confronti di tutti i proprietari. Una sentenza emessa solo tra alcune delle parti sarebbe stata inutiliter data, poiché la clausola non poteva essere considerata inefficace per alcuni e valida per altri. Il contraddittorio, pertanto, doveva essere integro. Poiché il giudizio si era svolto senza la partecipazione di tutti i condomini, la sentenza d’appello è stata cassata per vizio procedurale.

Le Conclusioni

La sentenza in esame consolida un orientamento giurisprudenziale cruciale: le liti che vertono sulla validità o l’efficacia delle clausole del regolamento condominiale contrattuale, specialmente quelle che disciplinano la ripartizione delle spese, devono necessariamente coinvolgere tutti i condomini. In assenza di anche uno solo di essi, il processo è viziato e la sentenza nulla. Questa pronuncia ha un’importante implicazione pratica: chi intende avviare un’azione di questo tipo deve assicurarsi di citare in giudizio la totalità dei proprietari dell’edificio, pena l’annullamento dell’intero procedimento. La Corte ha quindi cassato la sentenza e rinviato la causa al Tribunale di primo grado per un nuovo giudizio da celebrarsi a contraddittorio integro.

È possibile impugnare una clausola del regolamento condominiale contrattuale senza citare in giudizio tutti i condomini?
No. Secondo la Corte di Cassazione, quando l’impugnazione riguarda clausole che incidono sui diritti e obblighi di tutti, come i criteri di ripartizione delle spese, è necessaria la partecipazione al giudizio di tutti i condomini, configurandosi un’ipotesi di litisconsorzio necessario.

Cosa significa ‘litisconsorzio necessario’ in ambito condominiale?
Significa che per la validità del processo e della sentenza, è obbligatoria la presenza in giudizio di tutti i soggetti titolari del rapporto giuridico controverso. Nel caso di specie, tutti i condomini sono titolari del rapporto regolato dalla clausola sulla ripartizione delle spese.

Qual è la conseguenza se un’azione che richiede il litisconsorzio necessario viene promossa solo contro alcune delle parti?
La sentenza emessa in un giudizio non celebrato a contraddittorio integro è invalida. La Corte di Cassazione, come in questo caso, cassa la sentenza e rinvia la causa al giudice di primo grado affinché il processo venga ripreso previa integrazione del contraddittorio, ovvero con la chiamata in causa di tutte le parti necessarie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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