LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Licenziamento illegittimo: decadenza eccezione e danni

La Corte di Cassazione ha confermato l’illegittimità del licenziamento, ribadendo che l’eccezione di decadenza per l’impugnativa del recesso datoriale deve essere sollevata dalla parte convenuta, trattandosi di un diritto disponibile. Ha inoltre confermato la corretta determinazione del risarcimento danni, ritenendola logica e coerente. Il ricorso è stato rigettato, con condanna al pagamento delle spese legali.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Licenziamento Illegittimo: Quando l’Eccezione di Decadenza non Basta

Nel panorama del diritto del lavoro, le questioni relative al licenziamento illegittimo sono tra le più delicate e complesse. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione offre importanti chiarimenti su due aspetti cruciali: la decadenza dall’impugnativa del licenziamento e i criteri di calcolo del risarcimento danni. Questa pronuncia sottolinea l’importanza delle procedure processuali e la discrezionalità del giudice nella valutazione del danno.

Il Caso di Licenziamento Illegittimo in Esame

I Fatti Contestati

Il caso in questione riguarda un rapporto di lavoro riconosciuto come a tempo indeterminato, svoltosi tra la fine di aprile 2009 e la fine di giugno 2010. Il lavoratore era stato licenziato il 30 giugno 2010. Successivamente, il giudice di primo grado e la Corte d’Appello avevano entrambi accolto la domanda del lavoratore, accertando l’illegittimità del licenziamento e condannando il datore di lavoro al riassunzione o al pagamento di un’indennità risarcitoria, oltre al TFR e all’indennità sostitutiva del preavviso. Contro questa decisione, il datore di lavoro aveva proposto ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte d’Appello

La Corte d’Appello di Genova aveva confermato la sentenza di primo grado, rilevando che l’impugnativa stragiudiziale del licenziamento, inviata dal lavoratore il 22 settembre 2010 e ricevuta dai datori di lavoro il 29 settembre 2010, era stata presentata nel rispetto del termine di 60 giorni previsto dall’articolo 6 della Legge n. 604/1966 per la decadenza. Contestualmente, aveva confermato il diritto al risarcimento.

La Pronuncia della Cassazione sul Licenziamento Illegittimo

Il ricorso in Cassazione si basava su due motivi principali. Il primo motivo contestava l’errato computo del termine di 60 giorni per l’impugnativa e l’erronea determinazione del risarcimento danni. I datori di lavoro sostenevano che il risarcimento di quattro mensilità fosse eccessivo, data la breve durata del rapporto e le dimensioni ridotte dell’azienda, contestando anche l’applicazione dell’articolo 8 della Legge n. 108/1990.

L’Eccezione di Decadenza e il Diritto Disponibile

La Suprema Corte ha ritenuto infondato il primo motivo. Pur riconoscendo un possibile errore nel calcolo del termine di 60 giorni per l’impugnativa (e quindi una teorica decadenza), la Cassazione ha correttamente ribadito un principio fondamentale del diritto processuale civile: l’eccezione di decadenza, quando attiene a un diritto disponibile (come l’impugnativa di un licenziamento), deve essere espressamente sollevata dalla parte che ne ha interesse, nel rito del lavoro, con la memoria di costituzione. Nel caso specifico, i convenuti non avevano mai formulato tale eccezione. Questo ha reso irrilevante l’eventuale superamento del termine, poiché la decadenza non era stata validamente eccepita. Tale precisazione ha comportato una correzione della motivazione della sentenza impugnata, ai sensi dell’articolo 384, ultimo comma, del codice di procedura civile.

La Determinazione del Risarcimento Danni

Per quanto riguarda la contestazione sulla misura del risarcimento, la Cassazione ha ugualmente respinto il motivo. La Corte ha osservato che la determinazione dell’indennità risarcitoria, pur essendo prossima ai minimi previsti, si era basata su parametri legali e su un ragionamento logico e coerente. Ha sottolineato che tale valutazione rientra nella discrezionalità del giudice di merito e, in quanto tale, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici non riscontrati nel caso.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte di Cassazione si basano su principi consolidati in materia di diritto processuale e diritto del lavoro. La decisione sulla decadenza è ancorata al principio per cui le eccezioni in senso stretto, che riguardano diritti disponibili, devono essere espressamente sollevate dalla parte interessata entro precisi termini processuali (nel rito del lavoro, con la memoria di costituzione). La mancata proposizione di tale eccezione rende sanato il vizio procedurale, anche se di per sé sussistente. Per il risarcimento, la Corte ha ribadito la propria funzione di controllo sulla logicità e coerenza della motivazione, non sulla congruità nel merito della quantificazione del danno, che rimane appannaggio del giudice di merito, purché siano rispettati i criteri legali e la motivazione sia razionale.

Le Conclusioni

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso proposto dai datori di lavoro, condannandoli al pagamento delle spese legali. Inoltre, ai sensi dell’articolo 13, comma 1 quater, del D.P.R. 115/2002, ha dato atto della sussistenza dei presupposti per il versamento, da parte dei ricorrenti, di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato. Questa pronuncia riafferma l’importanza del rispetto dei termini processuali per sollevare eccezioni e consolida l’orientamento giurisprudenziale sulla valutazione del risarcimento in caso di licenziamento illegittimo, confermando la centralità del ruolo del giudice di merito nella quantificazione del danno.

Quando si decade dal diritto di impugnare un licenziamento?
Si decade dal diritto di impugnare un licenziamento se la contestazione non viene presentata entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione del licenziamento, come previsto dall’Art. 6 della Legge n. 604/1966.

Chi deve sollevare l’eccezione di decadenza in un processo del lavoro?
L’eccezione di decadenza deve essere sollevata dalla parte convenuta (il datore di lavoro) con la memoria di costituzione, trattandosi di un diritto disponibile che non può essere rilevato d’ufficio dal giudice.

Come viene calcolato il risarcimento per un licenziamento illegittimo?
Il risarcimento per un licenziamento illegittimo viene calcolato dal giudice di merito tenendo conto dei parametri indicati dalla legge. Tale calcolo è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di illogicità o incoerenza manifesta della motivazione, non nel merito della sua quantificazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati