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Legittimazione ex soci: il caso della società estinta

La Corte di Cassazione ha stabilito che gli ex soci di una società estinta hanno la legittimazione a proseguire un giudizio iniziato dalla società, anche se il diritto controverso (un credito) era stato ceduto a terzi prima della cancellazione della società dal registro delle imprese. La Corte ha chiarito che la posizione di ‘sostituto processuale’, assunta dalla società cedente ai sensi dell’art. 111 c.p.c., si trasferisce agli ex soci per successione universale (art. 110 c.p.c.), indipendentemente dalla titolarità sostanziale del credito e dall’aver ricevuto o meno beni in sede di liquidazione. Di conseguenza, la sentenza della Corte d’Appello, che aveva negato la legittimazione ex soci, è stata cassata con rinvio.

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Pubblicato il 10 novembre 2025 in Diritto Societario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Legittimazione ex soci: la Cassazione fa chiarezza sulla società estinta

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8633 del 2 aprile 2024, ha affrontato una complessa questione processuale, stabilendo un principio fondamentale sulla legittimazione ex soci a proseguire un giudizio. Il caso riguarda una società che, dopo aver ceduto un credito litigioso, viene cancellata dal registro delle imprese. Possono gli ex soci continuare la causa? La Suprema Corte ha dato una risposta affermativa, distinguendo nettamente tra titolarità del diritto e legittimazione processuale.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da una controversia legata a un appalto pubblico. Un’impresa costruttrice aveva convenuto in giudizio un’Azienda Ospedaliera per ottenere il pagamento di una cospicua somma. Durante il processo, la situazione si complica:
1. L’impresa costruttrice cede il credito oggetto della causa a un’altra società.
2. Nonostante la cessione, in base all’art. 111 del codice di procedura civile, il processo prosegue tra le parti originarie. L’impresa cedente continua quindi a stare in giudizio, ma come ‘sostituto processuale’ della società acquirente del credito.
3. Successivamente, l’impresa costruttrice viene messa in liquidazione e cancellata dal registro delle imprese, estinguendosi come soggetto giuridico.
4. Gli ex soci della società estinta si costituiscono in appello per proseguire il giudizio.

La Corte d’Appello aveva respinto la loro domanda, ritenendoli privi di legittimazione ad agire poiché il credito non era più di proprietà della società estinta (e quindi non poteva essere trasferito a loro), essendo stato ceduto in precedenza.

La questione della Legittimazione ex soci in Cassazione

Gli ex soci hanno proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che la Corte d’Appello avesse errato nell’interpretare le norme sulla successione processuale. La questione fondamentale era se la posizione meramente processuale di ‘sostituto’ potesse trasferirsi agli ex soci dopo l’estinzione della società.

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, cassando la sentenza d’appello e delineando un percorso logico-giuridico di grande rilevanza.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha chiarito la sequenza degli eventi successori e le loro implicazioni processuali. In primo luogo, con la cessione del credito durante il giudizio, si è verificata una successione a titolo particolare nel diritto controverso (art. 111 c.p.c.). Questa norma stabilisce che il processo continua tra le parti originarie. La società cedente, pur non essendo più titolare del credito, ha mantenuto la sua posizione nel processo, trasformandosi in un sostituto processuale del cessionario (il nuovo titolare del credito).

Successivamente, l’estinzione della società ha innescato una successione a titolo universale ai sensi dell’art. 110 c.p.c. Secondo la Cassazione, questo secondo fenomeno successorio non riguarda il diritto sostanziale (già trasferito), ma la posizione processuale. In altre parole, la qualità di parte del processo, seppur come sostituto, si è trasferita dalla società estinta ai suoi ex soci.

Il Collegio ha sottolineato che la legittimazione processuale degli ex soci non dipende in alcun modo dalla titolarità del diritto di credito né dal fatto di aver ricevuto beni o attivi dal bilancio finale di liquidazione. La loro è una successione nella posizione processuale, che li abilita a proseguire il giudizio iniziato dalla società. La sentenza che verrà emessa produrrà i suoi effetti direttamente nei confronti del successore a titolo particolare, ovvero la società che aveva acquistato il credito.

Le Conclusioni

La Corte ha enunciato il seguente principio di diritto: “Nel caso di trasferimento a titolo particolare per atto inter vivos del diritto controverso in corso di causa, gli ex soci della società cedente estinta sono successori a titolo universale ai sensi dell’art.110 cod.proc.civ. nella posizione meramente processuale della società estinta, parte originaria legittimata ex art.111 cod.proc.civ a proseguire il giudizio, e perciò essi pure legittimati, indipendentemente dalla circostanza che essi abbiano goduto, o no, di un qualche riparto in base al bilancio finale di liquidazione.

Questa decisione ha importanti implicazioni pratiche. Conferma che l’estinzione di una società non crea un vuoto processuale, anche in scenari complessi come la cessione di un credito litigioso. La legittimazione ex soci è quindi una legittimazione puramente processuale, che garantisce la continuità del giudizio a tutela degli interessi del vero titolare del diritto, il cessionario. Gli ex soci agiscono come successori universali di una parte processuale, a prescindere da qualsiasi interesse economico diretto nel credito stesso.

Gli ex soci di una società cancellata possono continuare una causa iniziata dalla società, anche se il credito oggetto del giudizio è stato ceduto a terzi?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, gli ex soci succedono a titolo universale nella posizione meramente processuale della società estinta, che continuava il giudizio come sostituto processuale del cessionario. Essi sono quindi legittimati a proseguire il processo.

Cosa succede alla posizione processuale di una società che cede un credito durante una causa e poi si estingue?
La società che cede il credito continua il processo come ‘sostituto processuale’ del nuovo titolare (art. 111 c.p.c.). Se questa società si estingue, la sua posizione processuale si trasferisce per successione universale ai suoi ex soci (art. 110 c.p.c.), che possono quindi proseguire il giudizio.

La legittimazione processuale degli ex soci dipende dal fatto che abbiano ricevuto beni dal bilancio di liquidazione?
No. La sentenza chiarisce che la legittimazione degli ex soci a proseguire il giudizio in questa specifica circostanza è puramente processuale e prescinde completamente dal fatto che essi abbiano ricevuto o meno beni o un riparto dell’attivo in seguito alla liquidazione della società.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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