LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Lastrico solare: chi paga per le infiltrazioni?

Un proprietario di un appartamento ha citato in giudizio il proprietario del piano superiore e il condominio per danni da infiltrazioni provenienti dal lastrico solare a uso esclusivo. La Corte d’Appello ha confermato la responsabilità solidale di entrambi i soggetti. Il proprietario esclusivo è responsabile come custode del bene ai sensi dell’art. 2051 c.c., mentre il condominio è responsabile per la funzione di copertura dell’intero edificio svolta dal lastrico. La sentenza ha rigettato l’appello principale del proprietario del lastrico, che mirava ad attribuire la colpa esclusivamente al condominio, e ha dichiarato inammissibile l’appello della compagnia assicurativa per vizi procedurali.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 14 agosto 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Lastrico Solare e Infiltrazioni: La Ripartizione della Responsabilità tra Proprietario e Condominio

Le infiltrazioni d’acqua provenienti da un lastrico solare a uso esclusivo rappresentano una delle problematiche più comuni e complesse nella vita condominiale. Stabilire chi debba sostenere i costi dei danni e delle riparazioni è spesso fonte di contenzioso. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Bari offre un chiaro orientamento, confermando un principio consolidato dalla Corte di Cassazione: la responsabilità è solidale tra il proprietario esclusivo e il condominio.

I Fatti di Causa

Il caso nasce dalla richiesta di risarcimento avanzata dal proprietario di un appartamento danneggiato da infiltrazioni d’acqua. Le perdite provenivano dal lastrico solare sovrastante, di proprietà e uso esclusivo del titolare dell’ultimo piano. Dopo un accertamento tecnico preventivo (ATP) che aveva individuato le cause e quantificato i danni, il proprietario danneggiato ha avviato una causa contro il proprietario del lastrico e il condominio, chiedendo la condanna solidale all’esecuzione dei lavori e al risarcimento dei danni. Il Tribunale di primo grado aveva accolto la domanda, riconoscendo la responsabilità di entrambi i convenuti.

La Decisione della Corte d’Appello

Il proprietario del lastrico solare, in qualità di appellante, ha contestato la decisione, sostenendo che la responsabilità per i lavori di ricostruzione e il risarcimento dovesse ricadere unicamente sul condominio. In subordine, chiedeva una diversa ripartizione delle spese secondo l’articolo 1126 del Codice Civile.
La Corte d’Appello ha rigettato l’appello principale, confermando integralmente la sentenza di primo grado. I giudici hanno stabilito che la responsabilità per i danni da infiltrazione non può essere attribuita esclusivamente a uno dei due soggetti, ma deve essere condivisa.

La Responsabilità per Danni da Lastrico Solare: Le Motivazioni

Il cuore della decisione risiede nell’applicazione dell’articolo 2051 del Codice Civile, che disciplina la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia. La Corte, richiamando la fondamentale sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione (n. 9449/2016), ha spiegato le ragioni di questa duplice responsabilità:
1. Responsabilità del Proprietario Esclusivo: Il titolare del lastrico solare è considerato il custode del bene. Come tale, ha il dovere di vigilare e mantenere la superficie per prevenire danni a terzi. La sua responsabilità deriva direttamente dal potere di controllo e uso che esercita sulla cosa.
2. Responsabilità del Condominio: Il condominio è anch’esso custode, poiché il lastrico solare, pur essendo in uso esclusivo, svolge una funzione essenziale di copertura per l’intero edificio. Questa funzione strutturale impone all’amministratore e all’assemblea l’obbligo di effettuare i controlli necessari e di deliberare le opere di manutenzione straordinaria per preservare l’integrità del bene comune.

La Corte ha specificato che questa responsabilità concorrente sorge quando i danni sono dovuti a difetti originari di progettazione o esecuzione dell’opera, e non solo a vetustà. Nel caso di specie, la CTU aveva evidenziato problematiche croniche e difetti costruttivi, la cui mancata eliminazione configurava una responsabilità di entrambi i custodi.
Inoltre, la Corte ha dichiarato inammissibile l’appello della compagnia di assicurazioni, chiamata in causa dal condominio. La compagnia si era limitata a riproporre le sue eccezioni in modo generico nella comparsa di risposta, senza formulare un formale appello incidentale, come richiesto dalla procedura per contestare nel merito la decisione del primo giudice.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La sentenza ribadisce un principio fondamentale: la gestione del lastrico solare a uso esclusivo è una responsabilità condivisa. Il proprietario esclusivo non può sottrarsi ai suoi obblighi di manutenzione, così come il condominio non può ignorare la funzione di copertura che tale struttura svolge per l’intero stabile. Per i proprietari, ciò significa dover curare attivamente la manutenzione della superficie. Per gli amministratori di condominio, implica il dovere di vigilare sullo stato di conservazione delle parti strutturali e di intervenire tempestivamente. Questa decisione rafforza la tutela del condomino danneggiato, che può agire contro entrambi i soggetti per ottenere un risarcimento più celere ed efficace.

Chi è responsabile per i danni da infiltrazioni provenienti da un lastrico solare a uso esclusivo?
Secondo la sentenza, la responsabilità è solidale tra il proprietario esclusivo del lastrico solare e il condominio. Il primo è responsabile come custode diretto del bene (art. 2051 c.c.), mentre il secondo lo è per la funzione di copertura che il lastrico svolge a beneficio dell’intero edificio.

Come vengono ripartite le spese per i danni e le riparazioni del lastrico solare?
La sentenza conferma una ripartizione basata sulla concorrente responsabilità. Sebbene il documento citi la richiesta di applicare l’art. 1126 c.c. (un terzo al proprietario e due terzi agli altri condomini), la decisione finale si fonda sulla responsabilità da custodia ex art. 2051 c.c., che porta a una condanna in solido, lasciando poi ai condebitori la regolazione dei rapporti interni.

È sufficiente per una parte (es. una compagnia di assicurazioni) contestare genericamente la sentenza di primo grado in appello?
No. La Corte ha dichiarato inammissibile l’intervento della compagnia assicurativa perché non aveva proposto un formale appello incidentale con motivi specifici, ma si era limitata a riproporre le proprie difese. Per contestare una decisione sfavorevole in appello, è necessario un atto di impugnazione specifico e motivato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati