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Infiltrazioni condominio: ripartizione delle spese

Un’ordinanza del Tribunale di Napoli affronta un caso di infiltrazioni in condominio provenienti dal terrazzo comune. Il giudice ha accertato una responsabilità condivisa tra il condominio, per omessa manutenzione del lastrico solare, e la proprietaria dell’appartamento sottostante, a causa di un precedente intervento non autorizzato sulla soletta. Di conseguenza, ha ordinato l’esecuzione dei lavori di ripristino, stabilendo però una ripartizione delle spese e la compensazione delle spese legali, in virtù della concausa accertata.

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Pubblicato il 18 gennaio 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Infiltrazioni Condominio: Come si Dividono Responsabilità e Costi?

Le infiltrazioni in condominio rappresentano una delle problematiche più frequenti e spinose nella gestione degli immobili. Quando l’acqua danneggia un’unità immobiliare, la prima domanda è sempre la stessa: chi paga? Un’interessante ordinanza del Tribunale di Napoli ci offre un quadro chiaro su come la responsabilità, e di conseguenza i costi, possano essere ripartiti quando la colpa non è attribuibile a un solo soggetto. Il caso analizza una situazione complessa in cui i danni sono derivati sia dalla vetustà delle parti comuni sia da un intervento non autorizzato del singolo proprietario.

I Fatti del Caso: L’Infiltrazione dall’Alto

La vicenda ha inizio quando la proprietaria di un appartamento all’ultimo piano di un edificio cita in giudizio il proprio condominio. La sua richiesta, basata su una denuncia di danno temuto (art. 1172 c.c.), mirava a ottenere un ordine del tribunale per l’esecuzione di opere urgenti a causa di gravi infiltrazioni d’acqua provenienti dal terrazzo di copertura, di natura condominiale.

Il Condominio, costituendosi in giudizio, ha rigettato ogni addebito, sostenendo che la causa delle infiltrazioni fosse da ricercare nella condotta della stessa proprietaria. Quest’ultima, anni prima, aveva realizzato senza alcuna autorizzazione un’apertura nel solaio di copertura per installare una scala interna, garantendosi così un accesso esclusivo a una porzione del terrazzo condominiale, che aveva anche provveduto a recintare.

Le Valutazioni del CTU: il Cuore delle Infiltrazioni nel Condominio

Per dirimere la questione tecnica, il Tribunale ha nominato un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), le cui conclusioni si sono rivelate decisive. L’analisi dell’esperto ha evidenziato una duplice origine del problema.

Da un lato, il terrazzo di copertura presentava uno stato di generale degrado: la pavimentazione e l’impermeabilizzazione, risalenti a oltre 30 anni prima, erano ormai invecchiate e inefficaci. L’acqua piovana ristagnava e, complice l’ostruzione degli scarichi, si infiltrava nella struttura sottostante.

Dall’altro lato, il CTU ha confermato che l’intervento della proprietaria aveva avuto un ruolo determinante. Sebbene il foro nel solaio fosse stato chiuso al momento della perizia, la sua realizzazione (avvenuta nel 2008 e mantenuta per 15 anni) aveva comportato il taglio di travetti strutturali. Questa manomissione, unita alle infiltrazioni, aveva accelerato la corrosione dei ferri di armatura del solaio, causando un grave sfondellamento e un pericolo di crolli.

La Decisione del Tribunale

Alla luce delle risultanze della CTU, il Tribunale ha accolto il ricorso della proprietaria, riconoscendo la sussistenza di un pericolo grave e prossimo per il suo immobile. Ha quindi condannato il Condominio all’esecuzione delle opere necessarie a eliminare le cause delle infiltrazioni e a ripristinare la sicurezza. Tuttavia, la decisione si è distinta per la gestione delle responsabilità e dei costi.

Le Motivazioni

Il giudice ha ritenuto che i danni fossero il risultato di una concausa, ovvero di una combinazione di fattori attribuibili a entrambe le parti. Le cause dei dissesti sono state imputate “in parti uguali alle infiltrazioni d’acqua piovana e alla vetustà delle strutture” (responsabilità del Condominio per omessa manutenzione) e “al taglio della guaina fatta per l’apertura del foro nel solaio” (responsabilità della proprietaria).

Il Tribunale ha specificato che la corrosione dei ferri e il conseguente sfondellamento del solaio, pur essendo un processo lungo (oltre 30 anni), sono stati aggravati e accelerati dall’intervento abusivo della ricorrente. Pertanto, pur ordinando al Condominio di eseguire i lavori in quanto custode delle parti comuni (ex art. 1123 c.c.), ha stabilito che la ripartizione delle spese dovesse tenere conto di questa concorrente responsabilità. La decisione finale sulla ripartizione esatta delle spese è stata rimandata a un eventuale giudizio di merito, ma il principio del concorso di colpa è stato chiaramente affermato.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre importanti spunti pratici. In primo luogo, conferma che la responsabilità per le infiltrazioni in condominio non è sempre univoca. Quando il danno è frutto sia dell’incuria del condominio nella manutenzione delle parti comuni (come un lastrico solare vetusto) sia di un’azione illecita del singolo condomino, il giudice può stabilire un concorso di colpa. In secondo luogo, il provvedimento funge da monito contro gli interventi “fai-da-te” sulle parti comuni: anche se un’opera abusiva viene rimossa, le sue conseguenze pregresse possono essere usate per addebitare al suo autore una parte della responsabilità per i danni successivi. Infine, la scelta del giudice di compensare le spese di lite, anziché porle a carico di una sola parte, riflette perfettamente il riconoscimento di una colpa condivisa, invitando entrambe le parti a una maggiore diligenza.

Chi è responsabile per le infiltrazioni provenienti dal terrazzo condominiale?
La responsabilità può essere condivisa. In questo caso, il Tribunale l’ha divisa in parti uguali tra il Condominio, per la vetustà e l’omessa manutenzione dell’impermeabilizzazione del terrazzo, e la proprietaria dell’appartamento, a causa di un suo precedente intervento non autorizzato sul solaio.

Un’opera abusiva fatta in passato dal proprietario, anche se poi rimossa, può influire sulla ripartizione delle colpe per le infiltrazioni?
Sì. Il giudice ha ritenuto che l’apertura non autorizzata nel solaio, realizzata dalla proprietaria e mantenuta per 15 anni, abbia costituito una concausa del danno, accelerando la corrosione delle strutture. Questo ha giustificato l’attribuzione di una parte di responsabilità alla proprietaria stessa.

Come vengono ripartite le spese per i lavori di riparazione in caso di colpa concorrente?
Il Tribunale ha ordinato la ripartizione delle spese per l’esecuzione delle opere secondo il criterio legale dell’art. 1123 c.c., ma ha specificato che tale ripartizione deve tenere conto delle diverse responsabilità emerse. Inoltre, ha compensato le spese di lite, il che significa che ciascuna parte deve sostenere i costi del proprio avvocato, proprio in ragione della colpa condivisa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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