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Indennità di mensa TFR: la Cassazione chiarisce

Un ospedale ha contestato una sentenza che includeva l’indennità di mensa nel calcolo del TFR di una ex dipendente. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’ospedale, stabilendo che l’indennità di mensa TFR è un binomio generalmente non valido. Secondo la Corte, questa indennità è per legge esclusa dalla base di calcolo del trattamento di fine rapporto, a meno che un contratto collettivo non preveda esplicitamente il contrario. La causa è stata rinviata alla Corte d’Appello per una nuova valutazione alla luce di questo principio.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Indennità di Mensa e TFR: La Cassazione Fa Chiarezza sul Calcolo

La corretta determinazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una questione cruciale che spesso genera contenziosi. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un’importante chiarificazione sul rapporto tra indennità di mensa TFR, stabilendo un principio fondamentale per datori di lavoro e dipendenti. La Suprema Corte ha affermato che, per legge, l’indennità sostitutiva del servizio mensa non rientra nella base di calcolo del TFR, a meno che non sia il contratto collettivo a prevederlo esplicitamente.

Il Contesto del Ricorso: Il Calcolo del TFR e le Voci Retributive

Il caso trae origine dalla richiesta di una lavoratrice, dipendente di una struttura ospedaliera dal 1972 al 2014, che riteneva erroneo il calcolo del suo TFR. In particolare, la disputa verteva sull’inclusione di alcune voci retributive, tra cui l’indennità di mensa, nella base di calcolo della liquidazione.

La Corte d’Appello aveva dato ragione alla lavoratrice per il periodo antecedente al 31 dicembre 2001 (data di entrata in vigore di uno specifico CCNL), ritenendo che l’indennità di mensa, essendo corrisposta in modo continuativo, avesse natura retributiva e non di mero rimborso spese. L’ospedale, non condividendo questa interpretazione, ha presentato ricorso in Cassazione.

L’Indennità di Mensa nel TFR: L’Intervento della Cassazione

Tra i vari motivi di ricorso, quello decisivo, accolto dalla Suprema Corte, riguardava proprio la violazione della normativa relativa alla composizione della retribuzione utile ai fini del TFR. L’ospedale sosteneva che la Corte d’Appello avesse erroneamente incluso l’indennità di mensa nel calcolo.

Il punto centrale della questione giuridica è l’interpretazione dell’articolo 6 del decreto legge n. 333/1992 (convertito in legge n. 359/1992). Questa norma stabilisce che il valore del servizio mensa e l’importo della prestazione sostitutiva non fanno parte della retribuzione per nessun istituto legale o contrattuale, “salvo che gli accordi e i contratti collettivi […] dispongano diversamente”.

Il Principio Affermato dalla Corte

La Cassazione ha chiarito che questa disposizione legislativa ha un valore di norma di interpretazione autentica, con efficacia retroattiva. Ciò significa che la sua applicazione non è limitata al periodo successivo alla sua entrata in vigore, ma si estende anche al passato.

La regola generale, quindi, è l’esclusione dell’indennità di mensa dal TFR. L’eccezione a questa regola si verifica solo se un contratto collettivo, nazionale o aziendale, prevede espressamente il contrario.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione sottolineando che la Corte d’Appello ha commesso un errore nell’interpretare la legge. I giudici di merito avevano incluso l’indennità nel TFR basandosi sulla sua erogazione continuativa e sulla mancata istituzione di un vero e proprio servizio mensa. Tuttavia, per la Cassazione, questi elementi sono irrilevanti.

La legge del 1992, infatti, non opera alcuna distinzione basata sull’effettiva esistenza o meno di un servizio mensa. Il suo focus è sulla natura intrinseca dell’indennità, escludendone il valore “ontologicamente retributivo” ai fini degli istituti indiretti come il TFR. La volontà del legislatore, rafforzata da precedenti pronunce delle Sezioni Unite, è quella di rimettere esclusivamente all’autonomia collettiva (cioè ai contratti) la possibilità di considerare tale emolumento come parte della retribuzione computabile.

Di conseguenza, la Corte di Cassazione ha ritenuto che la Corte d’Appello avesse male interpretato la norma, applicando un principio non conforme al diritto. Ha quindi cassato la sentenza impugnata su questo specifico punto.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per Datori di Lavoro e Lavoratori

La decisione della Cassazione ha importanti implicazioni pratiche:

1. Regola Generale: L’indennità di mensa non deve essere inclusa nel calcolo del TFR.
2. Eccezione: Tale inclusione è legittima solo se espressamente prevista dal CCNL applicato o da un accordo aziendale.
3. Onere di Verifica: Sia i datori di lavoro che i lavoratori devono verificare attentamente le disposizioni del proprio contratto collettivo per determinare il corretto trattamento dell’indennità di mensa ai fini del TFR.

Questa ordinanza ribadisce la centralità della contrattazione collettiva nel definire la struttura della retribuzione e rafforza un principio di certezza del diritto, stabilendo che, in assenza di una specifica previsione contrattuale, l’indennità sostitutiva di mensa ha natura assistenziale e non retributiva ai fini del calcolo della liquidazione.

L’indennità di mensa rientra nella base di calcolo del TFR?
No, di norma l’indennità sostitutiva del servizio mensa non è computabile nel calcolo del TFR. La legge (n. 359 del 1992) la esclude, a meno che i contratti collettivi (CCNL), anche aziendali, non dispongano diversamente.

La legge che esclude l’indennità di mensa dal TFR ha valore retroattivo?
Sì, la Corte di Cassazione ha affermato che la norma (art. 6 del D.L. n. 333/1992, convertito in legge n. 359/1992) ha un valore sostanziale di interpretazione autentica e, pertanto, ha efficacia retroattiva. Questo significa che si applica anche a periodi precedenti la sua entrata in vigore.

Cosa succede se il contratto collettivo non dice nulla sull’inclusione dell’indennità di mensa nel TFR?
Se il contratto collettivo applicabile al rapporto di lavoro non prevede espressamente che l’indennità di mensa sia inclusa nella retribuzione utile ai fini del TFR, essa deve essere esclusa dal calcolo, in applicazione della regola generale stabilita dalla legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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