LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Indennità di amministrazione: illegittimo lo scomputo

La Corte di Cassazione ha stabilito l’illegittimità dello scomputo di un bonus una tantum dall’indennità di amministrazione per i dipendenti di un Ispettorato nazionale. Richiamando una pronuncia della Corte Costituzionale, ha chiarito che i due emolumenti hanno natura diversa: uno premia un lavoro straordinario, l’altro è una componente fissa della retribuzione. Pertanto, la loro compensazione è irragionevole. La sentenza del giudice di merito è stata cassata con rinvio.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Indennità di amministrazione: la Cassazione conferma l’illegittimità dello scomputo

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è intervenuta su una questione di grande rilevanza per il pubblico impiego, relativa alla corretta erogazione dell’indennità di amministrazione. La Corte ha stabilito l’illegittimità di una norma che prevedeva di scomputare da tale indennità un bonus una tantum concesso ai dipendenti per attività straordinarie. Questa decisione, fondata su una precedente pronuncia della Corte Costituzionale, riafferma un principio fondamentale: emolumenti con finalità diverse non possono essere compensati tra loro.

I Fatti di Causa

La vicenda nasce dal ricorso di un gruppo di dipendenti di un Ispettorato nazionale del lavoro. I lavoratori chiedevano il pagamento integrale della loro indennità di amministrazione per l’annualità 2022, contestando la legittimità di una norma sopravvenuta (l’art. 1-bis del d.l. n. 145/2023). Tale disposizione, pur riconoscendo il loro diritto a un’armonizzazione dei trattamenti economici rispetto al personale ministeriale per il triennio 2020-2022, stabiliva che dall’importo dovuto per il 2022 dovesse essere detratta (scomputata) un’indennità una tantum già percepita.

Questo bonus era stato introdotto da un’altra norma (l’art. 32-bis del d.l. n. 50/2022) per riconoscere l’impegno straordinario del personale in attività cruciali come il contrasto al lavoro sommerso e l’attuazione delle misure previste dal PNRR. I dipendenti sostenevano che le due somme avessero natura e finalità completamente diverse, rendendo illegittimo lo scomputo.

La controversa natura dell’indennità di amministrazione e del bonus una tantum

Il cuore della questione risiede nella differente natura giuridica ed economica dei due emolumenti. L’indennità di amministrazione è una componente strutturale e continuativa della retribuzione, legata alle funzioni ordinarie svolte dal personale. Al contrario, l’indennità una tantum del 2022 era stata concepita come un compenso premiale e straordinario, finalizzato a remunerare un surplus di lavoro e responsabilità, in particolare legato alla ripresa economica post-pandemica e agli oneri di vigilanza in settori come l’edilizia.

I ricorrenti, dunque, denunciavano l’errore del giudice di merito nell’aver considerato le due indennità omogenee, legittimando di fatto una decurtazione che vanificava lo scopo premiale del bonus.

Il Richiamo alla Pronuncia della Corte Costituzionale

La Corte di Cassazione, nell’accogliere il ricorso, ha basato la sua decisione su un pilastro fondamentale: la sentenza n. 4 del 2025 della Corte Costituzionale. Quest’ultima aveva già dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma che prevedeva lo scomputo, per violazione dell’art. 3 della Costituzione (principio di uguaglianza e ragionevolezza).

La Consulta aveva stabilito che la compensazione tra emolumenti di natura disomogenea era manifestamente irragionevole, poiché conduceva a un’ingiustificata disparità di trattamento. In pratica, i dipendenti dell’Ispettorato si vedevano negare l’integralità dell’indennità di amministrazione del 2022 proprio a causa di un bonus ricevuto per un lavoro extra, un risultato paradossale e iniquo.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha ritenuto errata la sentenza impugnata, in quanto non teneva conto della diversa natura delle due prestazioni economiche. Il bonus una tantum era un emolumento premiale, corrisposto per carichi di lavoro più gravosi e ulteriori rispetto a quelli ordinari. L’indennità di amministrazione, invece, è una voce retributiva standard. Confonderle e porle in compensazione viola i principi di logica e di equità retributiva.

Facendo proprie le argomentazioni della Corte Costituzionale, la Cassazione ha sottolineato che una dichiarazione di incostituzionalità elimina la norma dall’ordinamento con effetto ex tunc, cioè fin dalla sua origine. Di conseguenza, la norma che prevedeva lo scomputo non poteva essere applicata al caso in esame, poiché il rapporto giuridico non si era ancora esaurito. La sentenza del giudice d’appello, basata su una norma dichiarata incostituzionale, doveva quindi essere annullata.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte ha accolto i motivi di ricorso relativi alla violazione di legge e all’incostituzionalità della norma, cassando la sentenza impugnata. Il caso è stato rinviato alla Corte di Appello competente, in diversa composizione, che dovrà decidere nuovamente la controversia attenendosi al principio sancito: lo scomputo è illegittimo e l’indennità di amministrazione per il 2022 deve essere riconosciuta integralmente. Questa decisione rafforza la tutela dei lavoratori del pubblico impiego, garantendo che i compensi per attività straordinarie non possano essere utilizzati per diminuire le componenti ordinarie della retribuzione.

È legittimo detrarre un bonus una tantum dall’indennità di amministrazione spettante a un dipendente pubblico?
No, la Corte di Cassazione, richiamando una sentenza della Corte Costituzionale, ha stabilito che tale scomputo è illegittimo perché si tratta di emolumenti con natura e finalità diverse.

Perché lo scomputo è stato ritenuto illegittimo?
Perché l’indennità una tantum era un emolumento premiale per compensare carichi di lavoro straordinari, mentre l’indennità di amministrazione è una componente standard della retribuzione. Compensare emolumenti di natura così diversa è irragionevole e crea una disparità di trattamento.

Che effetto ha una dichiarazione di incostituzionalità su una causa in corso?
Una dichiarazione di incostituzionalità rende la norma inefficace sin dalla sua origine (effetto ex tunc). Pertanto, la norma dichiarata incostituzionale non può più essere applicata nei giudizi non ancora definiti, come in questo caso, e il giudice deve disapplicarla.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati