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Incarichi segretari comunali: priorità e risarcimento

Un segretario comunale in disponibilità è stato ripetutamente ignorato per incarichi temporanei, assegnati invece a colleghi già titolari di sede. La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità del Ministero dell’Interno, stabilendo che la normativa sugli incarichi segretari comunali temporanei (reggenza/supplenza) dà priorità assoluta a chi è in disponibilità, derogando al normale rapporto fiduciario col Sindaco. La Corte ha quindi validato il diritto del lavoratore al risarcimento del danno, liquidato in via equitativa.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Incarichi Segretari Comunali: La Cassazione Conferma il Diritto al Risarcimento

L’ordinanza n. 6360/2024 della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per la pubblica amministrazione: la gestione degli incarichi segretari comunali temporanei e i diritti dei funzionari in disponibilità. La Corte ha stabilito che, in caso di violazione delle norme di priorità nell’assegnazione di reggenze e supplenze, il Ministero dell’Interno è tenuto a risarcire il danno al segretario ingiustamente pretermesso. Questa decisione chiarisce i confini tra il rapporto fiduciario Sindaco-Segretario e gli obblighi normativi che governano la materia.

I Fatti del Caso: Un Segretario in Disponibilità Ignorato

Un segretario comunale, iscritto nella fascia professionale B e collocato in posizione di disponibilità, si è rivolto al Tribunale lamentando di essere stato sistematicamente escluso dall’assegnazione di incarichi di reggenza e supplenza. Nel periodo tra il 2011 e il 2013, pur essendo l’unico segretario in disponibilità nella sua provincia, l’allora Agenzia per la gestione dell’Albo dei Segretari (AGES), le cui funzioni sono poi state assunte dal Ministero dell’Interno, aveva conferito numerosi incarichi a segretari già titolari di un’altra sede. Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello hanno dato ragione al lavoratore, condannando il Ministero al risarcimento del danno per la violazione delle norme che regolano l’attribuzione di tali incarichi.

L’Analisi della Corte: Priorità Normativa e Responsabilità sugli Incarichi Segretari Comunali

Il Ministero dell’Interno ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo principalmente che la scelta del segretario spetti ai Sindaci in virtù del rapporto fiduciario e che l’Agenzia non avesse un potere diretto di attribuzione degli incarichi. La Suprema Corte ha rigettato questa tesi, operando una distinzione fondamentale.

La Distinzione tra Nomina Ordinaria e Incarichi Temporanei

I giudici hanno chiarito che il rapporto fiduciario tra Sindaco e Segretario opera pienamente nel regime ordinario di nomina del titolare della sede. Tuttavia, questo principio è derogato ex lege (per legge) nel caso di incarichi temporanei di reggenza o supplenza. In queste situazioni, la normativa (in particolare il D.Lgs. 267/2000 e il DPR 465/1997) e la contrattazione collettiva stabiliscono un criterio di priorità a favore dei segretari in disponibilità.

Il Ruolo dell’Agenzia (ora Ministero)

La Corte ha ribadito che spetta all’Agenzia (e ora al Ministero) il compito di gestire l’albo e assicurare il corretto conferimento degli incarichi temporanei. L’ente ha il dovere di utilizzare prioritariamente i segretari in disponibilità, basandosi su graduatorie e criteri predeterminati. L’assegnazione di tali incarichi a segretari già titolari di sede è consentita solo in via residuale ed eccezionale, con provvedimento motivato. La violazione di questa procedura costituisce un inadempimento che lede il diritto soggettivo del segretario in disponibilità.

Le Motivazioni della Decisione della Cassazione sugli Incarichi Segretari Comunali

La Cassazione ha smontato uno per uno i motivi di ricorso del Ministero. In primo luogo, ha affermato che la disciplina speciale per le reggenze e le supplenze crea un meccanismo che bilancia la necessità di garantire l’operatività degli enti locali con il diritto dei segretari in disponibilità a essere impiegati. L’azione del Ministero non è quindi una compressione dell’autonomia locale, ma l’applicazione di una normativa statale che disciplina lo status giuridico di funzionari statali.
Inoltre, la Corte ha respinto la tesi del litisconsorzio necessario con i Comuni, chiarendo che la responsabilità risarcitoria ricade sul Ministero in quanto successore dell’ente (AGES) che aveva il compito di gestire le procedure prodromiche alla nomina. Infine, ha confermato la legittimità della liquidazione equitativa del danno, ritenendola un potere discrezionale del giudice di merito quando, come in questo caso, è accertata la condotta illecita e l’esistenza di un danno, ma è difficile quantificarne l’esatto ammontare.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

L’ordinanza in esame consolida un principio fondamentale a tutela dei segretari comunali e provinciali in disponibilità. La decisione rafforza la loro posizione, garantendo che non possano essere arbitrariamente scavalcati nell’assegnazione di incarichi temporanei. Per il Ministero dell’Interno, essa rappresenta un chiaro monito a vigilare sul rispetto delle procedure e delle graduatorie, poiché una gestione non conforme alla normativa espone l’amministrazione a sicure azioni risarcitorie. La sentenza riafferma che il rapporto fiduciario, pur essendo un pilastro della nomina ordinaria, non può essere invocato per eludere le precise disposizioni di legge che regolano le situazioni di vacanza o assenza temporanea delle sedi di segreteria.

Chi ha la priorità nell’assegnazione di incarichi temporanei di segretario comunale (reggenza o supplenza)?
La normativa e la contrattazione collettiva stabiliscono che i segretari collocati in posizione di disponibilità hanno la priorità assoluta. L’assegnazione di tali incarichi a segretari già titolari di una sede è ammessa solo in via residuale, eccezionale e con provvedimento motivato.

Il rapporto fiduciario tra Sindaco e Segretario si applica anche agli incarichi di reggenza o supplenza?
No. Secondo la Corte di Cassazione, il rapporto fiduciario opera pienamente nel regime di nomina ordinaria del titolare, ma è derogato per legge nel caso di incarichi temporanei, per i quali prevale il criterio di priorità a favore dei segretari in disponibilità.

Chi è responsabile se un segretario in disponibilità non riceve incarichi temporanei che gli spettano?
La responsabilità ricade sul Ministero dell’Interno, in quanto ente succeduto all’Agenzia (AGES) che aveva la competenza di gestire le procedure per l’assegnazione degli incarichi. La mancata applicazione dei criteri di priorità costituisce un inadempimento che obbliga l’amministrazione a risarcire il danno al segretario leso nel suo diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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