LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Inammissibilità ricorso cassazione: analisi ordinanza

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso avverso una sentenza della Corte d’Appello che aveva respinto un’opposizione all’esecuzione. L’inammissibilità del ricorso cassazione è stata motivata dalla esposizione incomprensibile dei fatti e dalla totale aspecificità dei motivi, che non si confrontavano criticamente con le ragioni della decisione impugnata, configurandosi come una sterile contrapposizione dialettica.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando i Motivi sono Aspecifici

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come la mancata aderenza ai requisiti formali e sostanziali previsti dal codice di procedura civile possa condurre a una declaratoria di inammissibilità ricorso cassazione. Il caso analizza un’impugnazione basata su motivi ritenuti dalla Suprema Corte del tutto generici e non pertinenti rispetto alle specifiche argomentazioni della sentenza di secondo grado. Questo provvedimento sottolinea l’importanza cruciale della precisione e della specificità nella redazione degli atti di impugnazione.

Il Contesto: L’Opposizione all’Esecuzione Immobiliare

La vicenda trae origine da un’opposizione all’esecuzione promossa da un debitore a seguito della notifica di un precetto per il rilascio di un immobile. L’immobile era stato oggetto di un decreto di trasferimento emesso nell’ambito di una procedura esecutiva a favore di un aggiudicatario. Sia il Tribunale in primo grado che la Corte d’Appello avevano rigettato l’opposizione, confermando la piena legittimità dell’azione esecutiva intrapresa dall’aggiudicatario.

Il debitore, non rassegnato, proponeva ricorso per cassazione basandolo su tre distinti motivi, contestando la presunta inefficacia del precetto, la mancata sospensione della procedura per pendenza di un procedimento di sovraindebitamento e l’erronea esclusione di una pregiudizialità tecnica con un altro giudizio.

I Criteri per l’inammissibilità ricorso cassazione

La Corte di Cassazione ha stroncato le doglianze del ricorrente, dichiarando il ricorso palesemente inammissibile per una serie di ragioni che costituiscono un vademecum per la corretta redazione di un’impugnazione. In primo luogo, l’esposizione dei fatti è stata giudicata “davvero incomprensibile”, violando così il requisito di chiarezza imposto dall’art. 366, n. 3, c.p.c. In secondo luogo, e in modo ancor più dirimente, i motivi di ricorso sono stati ritenuti del tutto aspecifici.

La Violazione del Principio di Specificità dei Motivi

Il cuore della decisione risiede nella violazione dell’art. 366, n. 4, c.p.c., che impone l’indicazione specifica dei motivi per cui si chiede la cassazione. La Corte ha osservato come il ricorrente non si sia confrontato minimamente con la motivazione della sentenza impugnata. La Corte d’Appello aveva infatti spiegato chiaramente:

1. Perché il precetto non era divenuto inefficace, essendo il termine di 90 giorni rimasto sospeso per effetto della stessa opposizione proposta dal debitore.
2. Perché il giudice dell’esecuzione non poteva sospendere autonomamente la procedura in pendenza di una procedura di sovraindebitamento.
3. Perché non sussisteva alcuna pregiudizialità tecnica tra i due giudizi.

Di fronte a queste precise argomentazioni, il ricorrente si è limitato a una “sterile contrapposizione dialettica”, riproponendo le proprie tesi senza spiegare dove risiedessero gli errori di diritto (errores in iudicando) commessi dal giudice d’appello.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Le motivazioni della Suprema Corte sono lapidarie. Viene evidenziato come i primi due motivi si segnalino per l'”assoluta aspecificità”, poiché il ricorso non attacca le specifiche ragioni giuridiche fornite dalla Corte d’Appello. Per il terzo motivo, relativo alla pregiudizialità, si ribadisce che il giudice di secondo grado aveva chiaramente indicato le ragioni per cui tale pregiudizialità non poteva configurarsi, e tali ragioni non sono state oggetto di alcuna critica specifica e puntuale. In definitiva, l’impugnazione è risultata essere un atto non idoneo a innescare un reale controllo di legittimità sulla decisione impugnata, ma solo a riproporre in modo generico le proprie difese.

Conclusioni: L’Importanza della Chiarezza e Specificità nel Ricorso

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo civile di legittimità: il ricorso per cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono ridiscutere i fatti o riproporre le medesime argomentazioni. È un rimedio straordinario che richiede una tecnica redazionale impeccabile. La mancata comprensione di questo aspetto porta inevitabilmente a una pronuncia di inammissibilità del ricorso cassazione, con conseguente condanna al pagamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, come previsto dalla legge. La lezione per i professionisti del diritto è chiara: un ricorso efficace è un ricorso specifico, che dialoga criticamente con la sentenza impugnata, individuandone con precisione i vizi logico-giuridici.

Perché il ricorso per cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile principalmente per due ragioni: l’esposizione dei fatti era incomprensibile e i motivi di ricorso erano del tutto aspecifici, in quanto non si confrontavano criticamente con le specifiche argomentazioni giuridiche della sentenza impugnata, limitandosi a una sterile riproposizione delle tesi del ricorrente.

L’opposizione all’esecuzione sospende il termine di efficacia del precetto?
Sì, secondo quanto emerge dalla decisione, la Corte territoriale ha ritenuto che il termine di 90 giorni di efficacia del precetto fosse rimasto sospeso per effetto dell’opposizione proposta dallo stesso debitore esecutato. Di conseguenza, il precetto non era scaduto (perento) al momento della notifica del preavviso di sloggio.

Cosa si intende per “aspecificità dei motivi” di ricorso?
Per “aspecificità dei motivi” si intende un vizio dell’atto di impugnazione che si verifica quando le critiche alla sentenza non sono formulate in modo chiaro e puntuale. Invece di individuare precisamente gli errori di diritto commessi dal giudice precedente e criticare la sua specifica motivazione, il ricorrente si limita a riproporre genericamente le proprie tesi, senza un reale confronto con la decisione impugnata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati