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Inadempimento professionale: come si calcola il danno?

Una società committente si opponeva a un decreto ingiuntivo per il pagamento di competenze professionali, lamentando un inadempimento professionale da parte dei progettisti. Il Tribunale, avvalendosi di una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU), ha riscontrato un inadempimento parziale relativo al progetto strutturale e al piano di manutenzione. Di conseguenza, ha quantificato il danno subito dalla committente e lo ha posto in compensazione con il credito dei professionisti, revocando il decreto ingiuntivo e condannando la società al pagamento della sola somma residua.

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Pubblicato il 9 maggio 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Inadempimento Professionale: Quando il Progetto è Incompleto, Chi Paga i Danni?

Un progetto di riqualificazione, un contratto di appalto e un disaccordo sulle competenze professionali. Questo scenario, piuttosto comune, può facilmente sfociare in un contenzioso legale. Una recente sentenza del Tribunale di Sondrio offre un’analisi dettagliata su come bilanciare il diritto al compenso del professionista con il diritto del committente al risarcimento del danno in caso di inadempimento professionale. La decisione chiarisce come, attraverso una Consulenza Tecnica d’Ufficio, sia possibile quantificare le mancanze progettuali e operare una compensazione tra i crediti reciproci.

I Fatti: Un Decreto Ingiuntivo e l’Opposizione del Committente

La vicenda ha origine da un decreto ingiuntivo ottenuto da un raggruppamento temporaneo di professionisti nei confronti di una società committente, per il pagamento di oltre 72.000 euro a titolo di corrispettivo per la progettazione esecutiva relativa all’adeguamento di uno stadio del ghiaccio.

La società committente, tuttavia, si opponeva al pagamento, sostenendo che i professionisti si fossero resi responsabili di un grave inadempimento professionale. In particolare, le contestazioni mosse riguardavano:

* Carenze nel progetto strutturale: incompletezze nei calcoli e nei disegni esecutivi delle tribune e delle baraccature.
* Mancata redazione del computo metrico estimativo: assenza di un documento fondamentale per la quantificazione delle opere.
* Omissione del piano di manutenzione: mancanza di un elaborato richiesto per la gestione futura della struttura.

Sulla base di queste presunte mancanze, la società non solo chiedeva la revoca del decreto ingiuntivo, ma avanzava anche una domanda riconvenzionale per un risarcimento danni di 37.000 euro, somma che sosteneva di aver speso per rimediare alle omissioni e completare il progetto.

La Difesa dei Professionisti e il Ruolo Chiave della CTU

D’altra parte, il raggruppamento di professionisti respingeva ogni addebito, affermando che la progettazione era stata eseguita in conformità agli accordi e d’intesa con l’impresa aggiudicataria. Sottolineavano, inoltre, come il compenso fosse stato pattuito e definito e che la committente non avesse mai sollevato contestazioni formali prima dell’azione legale.

Di fronte a posizioni così distanti e alla natura prettamente tecnica della controversia, il Tribunale ha disposto una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). Questo passaggio è stato decisivo per accertare in modo oggettivo la qualità del lavoro svolto dai professionisti e l’effettiva sussistenza delle inadempienze lamentate.

Inadempimento Professionale e Onere della Prova: L’Analisi del Tribunale

Il Consulente Tecnico ha esaminato nel dettaglio gli elaborati progettuali, giungendo a conclusioni che hanno costituito la base della decisione del giudice.

I Risultati della Perizia

* Progetto Strutturale: La CTU ha confermato l’esistenza di incompletezze, quali la mancanza dei calcoli dei nodi e di alcuni disegni esecutivi. Il costo per sopperire a tali mancanze è stato quantificato in 9.000 euro.
* Computo Metrico: La perizia ha chiarito che, trattandosi di un appalto stipulato “a corpo” (con prezzo fisso), l’assenza di un computo metrico estimativo dettagliato non costituiva un inadempimento, poiché tale documento risulta irrilevante per la determinazione del prezzo finale.
* Piano di Manutenzione: Anche in questo caso, la CTU ha riscontrato una mancanza, ma ha ritenuto la richiesta di 3.000 euro del committente eccessiva, stimando il costo per la redazione del documento in soli 700 euro.

Il Tribunale ha accolto integralmente le conclusioni del perito, ritenendole logiche, motivate e tecnicamente fondate.

Le Motivazioni della Decisione

Il cuore della sentenza risiede nel principio della compensazione tra crediti reciproci. Il Tribunale ha riconosciuto da un lato il diritto dei professionisti a ricevere il proprio compenso, pattuito in 57.230 euro (al netto degli oneri accessori). Dall’altro lato, ha riconosciuto il diritto della società committente a essere risarcita per il danno subito a causa del parziale inadempimento professionale, quantificato dalla CTU in un totale di 9.700 euro (9.000 + 700).

Operando la compensazione, il giudice ha calcolato il debito residuo della committente: 57.230 euro – 9.700 euro = 47.530 euro. Di conseguenza, il decreto ingiuntivo iniziale è stato revocato e la società è stata condannata a versare ai professionisti la somma ridotta. Per quanto riguarda le spese legali, nonostante la revoca del decreto, la committente è stata considerata la parte sostanzialmente soccombente e quindi condannata al pagamento delle spese di lite e della CTU.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per Committenti e Professionisti

Questa pronuncia offre importanti spunti pratici. In primo luogo, conferma che il diritto al compenso di un professionista non è assoluto e può essere legittimamente ridotto se viene provato un suo parziale inadempimento. In secondo luogo, evidenzia l’importanza cruciale della Consulenza Tecnica d’Ufficio nelle controversie tecniche, il cui parere, se ben motivato, diventa l’elemento cardine della decisione del giudice. Infine, chiarisce un aspetto fondamentale degli appalti a corpo: l’assenza di un computo metrico dettagliato non costituisce di per sé un’inadempienza, essendo il prezzo dell’opera fissato in modo forfettario.

Se un professionista non completa correttamente un progetto, ha ancora diritto al compenso?
Sì, ma il suo credito può essere ridotto. La sentenza stabilisce che il credito del professionista viene compensato con il danno causato al committente a causa dell’inadempimento. Il committente dovrà pagare solo la differenza residua.

In un appalto “a corpo” (con prezzo fisso), la mancanza del computo metrico dettagliato è un inadempimento?
No, secondo questa sentenza non lo è. Il tribunale ha chiarito che in un contratto a corpo, dove il prezzo è fisso e invariabile, il computo metrico estimativo è irrilevante per la determinazione dell’offerta economica e la sua assenza non costituisce un’omissione progettuale addebitabile.

Chi paga le spese legali se un decreto ingiuntivo viene revocato ma il committente viene comunque condannato a pagare una somma inferiore?
In questo caso, il committente (opponente) è stato condannato a pagare le spese legali. Sebbene il decreto ingiuntivo sia stato revocato, la sua domanda principale mirava a non pagare nulla, ma è stato comunque condannato a versare una somma significativa. Per questo motivo, è stato considerato la parte sostanzialmente soccombente sulla questione principale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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