Impugnazione Sentenza Appello: Il Socio di S.n.c. Ricorre in Cassazione
L’ordinanza in esame introduce un interessante caso di impugnazione di una sentenza d’appello dinanzi alla Corte di Cassazione. La vicenda vede come protagonista il socio di una società in nome collettivo (S.n.c.) che ha deciso di portare la sua controversia contro una società a responsabilità limitata (S.r.l.) fino all’ultimo grado di giudizio. Questo caso ci offre l’opportunità di analizzare il percorso di un contenzioso societario e le dinamiche del ricorso per cassazione.
La Vicenda Processuale: dalla Corte d’Appello alla Suprema Corte
Il punto di partenza è una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma. Insoddisfatto della decisione, il socio della S.n.c. ha scelto di non arrendersi e ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, l’organo giurisdizionale posto al vertice del sistema giudiziario italiano. Il suo compito non è quello di riesaminare i fatti del caso, ma di assicurare l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge.
Il ricorso è stato affidato a cinque distinti motivi, ciascuno dei quali, presumibilmente, mira a evidenziare un errore di diritto o un vizio di procedura commesso dai giudici di secondo grado. La controparte, una S.r.l., si è costituita in giudizio come controricorrente per difendere la validità della sentenza impugnata.
La Legittimazione del Socio e l’Impugnazione della Sentenza d’Appello
Un aspetto fondamentale della vicenda è che a promuovere il ricorso è un socio, in rappresentanza degli interessi della sua società di persone. Nelle società in nome collettivo, la responsabilità dei soci è illimitata e solidale. Questo implica un coinvolgimento diretto del socio nelle vicende patrimoniali e legali della società, conferendogli pieno titolo per agire in giudizio e per contestare decisioni che potrebbero avere un impatto diretto sul suo patrimonio personale.
L’impugnazione della sentenza d’appello rappresenta quindi l’ultimo strumento a disposizione per far valere le proprie ragioni, cercando di ottenere un annullamento della decisione sfavorevole e, eventualmente, un rinvio del caso a un altro giudice per una nuova valutazione basata sui principi di diritto stabiliti dalla Cassazione.
Le Motivazioni
Il documento analizzato è un’ordinanza che introduce il giudizio, senza entrare nel merito dei cinque motivi di ricorso. In questa fase, la Corte di Cassazione si limita a prendere atto dell’impugnazione proposta e della costituzione delle parti. Le motivazioni della decisione finale della Suprema Corte verteranno sull’analisi di ciascuno dei motivi presentati dal ricorrente. La Corte dovrà valutare se la Corte d’Appello abbia correttamente interpretato e applicato le norme di diritto pertinenti al caso o se, al contrario, sia incorsa in uno degli errori denunciati. La decisione potrà dichiarare il ricorso inammissibile, rigettarlo confermando la sentenza d’appello, oppure accoglierlo, annullando la decisione impugnata con o senza rinvio.
Le Conclusioni
Questo caso sottolinea l’importanza del ricorso per cassazione come strumento di garanzia della legalità e della corretta applicazione delle norme. Per gli operatori del diritto e per le imprese, evidenzia come una controversia, specialmente in ambito societario, possa attraversare tutti i gradi di giudizio. La determinazione di un socio a proseguire una battaglia legale fino alla Cassazione dimostra la posta in gioco e la complessità delle tutele legali a disposizione per difendere i propri interessi commerciali e patrimoniali. La decisione finale della Corte avrà implicazioni non solo per le parti coinvolte, ma potrà costituire un precedente per casi analoghi.
Chi può presentare un ricorso in Cassazione contro una sentenza d’appello?
Qualsiasi parte che risulti soccombente, anche solo in parte, nel giudizio di secondo grado. Nel caso specifico, il ricorrente è il socio di una società in nome collettivo che contesta la decisione della Corte d’Appello.
Cosa significa che il ricorso è basato su ‘cinque motivi’?
Significa che il ricorrente ha articolato la sua impugnazione individuando cinque specifiche presunte violazioni di legge o vizi procedurali nella sentenza della Corte d’Appello. La Corte di Cassazione esaminerà la fondatezza di ciascuno di questi punti.
Qual è l’oggetto del giudizio davanti alla Corte di Cassazione in questo caso?
L’oggetto non è riesaminare i fatti della causa, ma valutare la legittimità della sentenza della Corte d’Appello di Roma. La Suprema Corte verificherà se i giudici di secondo grado abbiano correttamente applicato le norme di diritto alla luce dei motivi di ricorso presentati.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 27039 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 3 Num. 27039 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 18/10/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 5421/2021 R.G. proposto da: COGNOME NOME, elettivamente domiciliato in ROMA alla INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE), che lo rappresenta e difende, con domicilio digitale come in atti
– ricorrente –
contro
RAGIONE_SOCIALE, in persona del legale rappresentante in carica, elettivamente domiciliato in ROMA alla INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE) , che lo rappresenta e difende, con domicilio digitale come in atti
– controricorrente –
avverso la SENTENZA della CORTE d’APPELLO di ROMA n. 4900/2020 depositata il 13/10/2020;
Udita la relazione svolta, nella camera di consiglio del 11/09/2024, dal Consigliere relatore NOME COGNOME.
Considerato che:
NOME COGNOME, quale socio della RAGIONE_SOCIALE impugna per cassazione, con atto affidato a cinque motivi, la sentenza della Corte d’appello di Roma, n. 4900 in data 13/10/2020;