LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Impugnazione sentenza appello: il caso in Cassazione

Un socio di una società in nome collettivo ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione per l’impugnazione di una sentenza della Corte d’Appello. Il ricorso, basato su cinque distinti motivi, contesta la decisione di secondo grado emessa in una controversia con una società a responsabilità limitata. L’ordinanza della Suprema Corte introduce il giudizio di legittimità sulla base dei motivi addotti.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 24 dicembre 2025 in Diritto Societario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Impugnazione Sentenza Appello: Il Socio di S.n.c. Ricorre in Cassazione

L’ordinanza in esame introduce un interessante caso di impugnazione di una sentenza d’appello dinanzi alla Corte di Cassazione. La vicenda vede come protagonista il socio di una società in nome collettivo (S.n.c.) che ha deciso di portare la sua controversia contro una società a responsabilità limitata (S.r.l.) fino all’ultimo grado di giudizio. Questo caso ci offre l’opportunità di analizzare il percorso di un contenzioso societario e le dinamiche del ricorso per cassazione.

La Vicenda Processuale: dalla Corte d’Appello alla Suprema Corte

Il punto di partenza è una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma. Insoddisfatto della decisione, il socio della S.n.c. ha scelto di non arrendersi e ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, l’organo giurisdizionale posto al vertice del sistema giudiziario italiano. Il suo compito non è quello di riesaminare i fatti del caso, ma di assicurare l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge.

Il ricorso è stato affidato a cinque distinti motivi, ciascuno dei quali, presumibilmente, mira a evidenziare un errore di diritto o un vizio di procedura commesso dai giudici di secondo grado. La controparte, una S.r.l., si è costituita in giudizio come controricorrente per difendere la validità della sentenza impugnata.

La Legittimazione del Socio e l’Impugnazione della Sentenza d’Appello

Un aspetto fondamentale della vicenda è che a promuovere il ricorso è un socio, in rappresentanza degli interessi della sua società di persone. Nelle società in nome collettivo, la responsabilità dei soci è illimitata e solidale. Questo implica un coinvolgimento diretto del socio nelle vicende patrimoniali e legali della società, conferendogli pieno titolo per agire in giudizio e per contestare decisioni che potrebbero avere un impatto diretto sul suo patrimonio personale.

L’impugnazione della sentenza d’appello rappresenta quindi l’ultimo strumento a disposizione per far valere le proprie ragioni, cercando di ottenere un annullamento della decisione sfavorevole e, eventualmente, un rinvio del caso a un altro giudice per una nuova valutazione basata sui principi di diritto stabiliti dalla Cassazione.

Le Motivazioni

Il documento analizzato è un’ordinanza che introduce il giudizio, senza entrare nel merito dei cinque motivi di ricorso. In questa fase, la Corte di Cassazione si limita a prendere atto dell’impugnazione proposta e della costituzione delle parti. Le motivazioni della decisione finale della Suprema Corte verteranno sull’analisi di ciascuno dei motivi presentati dal ricorrente. La Corte dovrà valutare se la Corte d’Appello abbia correttamente interpretato e applicato le norme di diritto pertinenti al caso o se, al contrario, sia incorsa in uno degli errori denunciati. La decisione potrà dichiarare il ricorso inammissibile, rigettarlo confermando la sentenza d’appello, oppure accoglierlo, annullando la decisione impugnata con o senza rinvio.

Le Conclusioni

Questo caso sottolinea l’importanza del ricorso per cassazione come strumento di garanzia della legalità e della corretta applicazione delle norme. Per gli operatori del diritto e per le imprese, evidenzia come una controversia, specialmente in ambito societario, possa attraversare tutti i gradi di giudizio. La determinazione di un socio a proseguire una battaglia legale fino alla Cassazione dimostra la posta in gioco e la complessità delle tutele legali a disposizione per difendere i propri interessi commerciali e patrimoniali. La decisione finale della Corte avrà implicazioni non solo per le parti coinvolte, ma potrà costituire un precedente per casi analoghi.

Chi può presentare un ricorso in Cassazione contro una sentenza d’appello?
Qualsiasi parte che risulti soccombente, anche solo in parte, nel giudizio di secondo grado. Nel caso specifico, il ricorrente è il socio di una società in nome collettivo che contesta la decisione della Corte d’Appello.

Cosa significa che il ricorso è basato su ‘cinque motivi’?
Significa che il ricorrente ha articolato la sua impugnazione individuando cinque specifiche presunte violazioni di legge o vizi procedurali nella sentenza della Corte d’Appello. La Corte di Cassazione esaminerà la fondatezza di ciascuno di questi punti.

Qual è l’oggetto del giudizio davanti alla Corte di Cassazione in questo caso?
L’oggetto non è riesaminare i fatti della causa, ma valutare la legittimità della sentenza della Corte d’Appello di Roma. La Suprema Corte verificherà se i giudici di secondo grado abbiano correttamente applicato le norme di diritto alla luce dei motivi di ricorso presentati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati