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Impugnazione multa autovelox: i motivi di ricorso

Una società proponeva l’impugnazione di una multa autovelox, sollevando diverse questioni, tra cui l’omessa indicazione della data di taratura, vizi di notifica e l’errata determinazione della sanzione. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha rigettato tutti i motivi di ricorso, fornendo importanti chiarimenti. In particolare, ha ribadito che spetta al sanzionato contestare il malfunzionamento del dispositivo, non essendo necessaria l’indicazione della data di taratura sul verbale. Ha inoltre negato la legittimazione ad impugnare verbali non ancora notificati e confermato la decisione del giudice di merito sulla non applicabilità del cumulo giuridico e sulla determinazione della sanzione, ritenendo la minima differenza di importo non rilevante.

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Pubblicato il 6 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Impugnazione Multa Autovelox: La Cassazione Chiarisce i Limiti del Ricorso

L’impugnazione di una multa autovelox è una pratica comune, ma quali sono i motivi che possono effettivamente portare all’annullamento di un verbale? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su alcuni aspetti cruciali, respingendo il ricorso di una società sanzionata per eccesso di velocità e delineando i confini dell’onere della prova e della legittimazione ad agire.

I Fatti di Causa

Una società proponeva opposizione dinanzi al Giudice di Pace contro nove verbali per eccesso di velocità, rilevati tramite autovelox. Il Giudice di Pace rigettava l’opposizione, pur applicando il cumulo giuridico per alcune sanzioni. Successivamente, in seguito all’appello del Comune, il Tribunale riformava parzialmente la sentenza, rideterminando ogni sanzione al minimo edittale di 56 euro, escludendo il cumulo. La società decideva quindi di presentare ricorso in Cassazione, basandolo su sei distinti motivi.

I Motivi di Impugnazione Multa Autovelox Presentati in Cassazione

Il ricorso della società si articolava sui seguenti punti:

1. Omessa Indicazione della Data di Taratura: Si lamentava che i verbali non riportassero la data dell’ultima taratura dell’autovelox.
2. Vizi di Notifica: Si contestava la modalità di consegna di ulteriori 10 verbali, non notificati direttamente al legale rappresentante.
3. Difetto di Legittimazione: Collegato al punto precedente, si denunciava che il giudice avesse dichiarato il difetto di legittimazione a impugnare i 10 verbali non ancora formalmente ricevuti.
4. Errata Esclusione del Cumulo Giuridico: Si sosteneva che il Tribunale avesse erroneamente escluso l’applicazione del cumulo giuridico, previsto per violazioni commesse in stretta contiguità temporale.
5. Erronea Determinazione della Sanzione: Si contestava l’importo di 56 euro, sostenendo che per alcune violazioni il minimo edittale fosse di 42 euro, e che l’aumento a 56 euro fosse dovuto all’applicazione erronea della maggiorazione per l’orario notturno.
6. Condanna alle Spese Legali: Si lamentava la condanna al pagamento delle spese legali a favore del Comune, che si era difeso con propri dipendenti.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato integralmente il ricorso, fornendo motivazioni precise per ciascun punto sollevato.

Sul primo motivo, relativo alla taratura, la Corte ha ribadito un principio consolidato (richiamando Cass. 17574/2021): non è necessario che il verbale indichi la data di taratura. È onere del sanzionato contestare specificamente il malfunzionamento dell’apparecchio. Solo in quel caso, l’amministrazione sarà tenuta a depositare la certificazione di taratura. Nel caso di specie, la società si era limitata a chiedere quando fosse stata fatta la taratura, senza contestarne l’effettiva esecuzione.

I secondo e terzo motivo, legati alla notifica, sono stati respinti poiché la società non aveva legittimazione ad impugnare verbali che non le erano stati ancora notificati al momento della proposizione del ricorso. Aver appreso della loro esistenza da terzi non è sufficiente a radicare l’interesse ad agire.

Il quarto motivo sul cumulo giuridico è stato dichiarato inammissibile. La Corte ha chiarito che la valutazione sulla sussistenza della “stretta contiguità temporale” e sull’identità dei tratti stradali è una ricostruzione di fatto, riservata al giudice di merito e non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata.

Anche il quinto motivo, sull’importo della sanzione, è stato rigettato. La Corte ha osservato che, pur ammettendo un’incongruenza per alcuni verbali, la differenza di soli 14 euro non superava il margine di apprezzamento giudiziale. Pertanto, il dispositivo della sentenza del Tribunale è rimasto valido.

Infine, il sesto motivo sulle spese legali è stato giudicato inammissibile per difetto di specificità. Il ricorrente non aveva indicato in quali atti di causa fosse possibile verificare che il Comune si fosse difeso tramite propri dipendenti, impedendo alla Corte di svolgere la necessaria indagine.

Conclusioni

Questa ordinanza offre spunti pratici fondamentali per chi intende procedere con l’impugnazione di una multa autovelox. In primo luogo, la semplice assenza della data di taratura sul verbale non è un motivo valido di ricorso; è necessario allegare elementi concreti che mettano in dubbio il corretto funzionamento del dispositivo. In secondo luogo, non si possono impugnare multe non ancora formalmente notificate. Infine, la decisione ribadisce i limiti del giudizio di Cassazione, che non può riesaminare le valutazioni di fatto compiute dai giudici di merito, ma solo verificare la corretta applicazione della legge.

È obbligatorio indicare la data dell’ultima taratura dell’autovelox sul verbale di multa?
No. Secondo la Corte di Cassazione, l’indicazione della data di taratura non è necessaria. Spetta al sanzionato contestare che le verifiche di funzionamento non siano state effettuate; solo a quel punto l’amministrazione dovrà provare il contrario depositando la certificazione.

Si può impugnare una multa prima che venga formalmente notificata?
No. La Corte ha stabilito che la parte ricorrente è priva di legittimazione ad impugnare verbali che non le sono stati ancora notificati al momento della proposizione del ricorso. Non è sufficiente essere venuti a conoscenza dell’esistenza dei verbali in altro modo.

Perché il giudice può escludere l’applicazione del ‘cumulo giuridico’ per più multe per eccesso di velocità?
Il giudice può escludere il cumulo giuridico se ritiene che non vi sia una stretta contiguità temporale tra le infrazioni o se i tratti stradali interessati sono differenti. Questa valutazione rientra nell’apprezzamento di fatto del giudice di merito e non è, di norma, sindacabile in Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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