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Impugnazione matrimonio affini: l’interesse ereditario

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 15028/2024, ha stabilito che l’erede legittimo possiede un interesse valido e attuale per l’impugnazione del matrimonio tra affini in linea retta, quando tale unione pregiudica i suoi diritti successori. Nel caso specifico, un uomo aveva impugnato il matrimonio contratto dal suo defunto parente con la figlia della prima moglie di quest’ultimo (la sua figliastra). La Corte ha confermato la nullità del matrimonio, ritenendo l’interesse economico dell’erede sufficiente a giustificare l’azione, poiché il matrimonio, affetto da nullità insanabile per violazione di norme di ordine pubblico, stava erodendo il patrimonio ereditario.

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Pubblicato il 20 novembre 2025 in Diritto di Famiglia, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Impugnazione Matrimonio Affini: Quando l’Interesse Ereditario Giustifica la Nullità

L’impugnazione del matrimonio tra affini è un tema delicato che interseca il diritto di famiglia con quello successorio. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 15028/2024) ha fatto chiarezza su un punto cruciale: l’interesse di un erede a far dichiarare nullo un matrimonio che lede i suoi diritti patrimoniali. La Corte ha stabilito che l’interesse legittimo, attuale e di natura economica dell’erede è sufficiente per avviare l’azione di nullità, soprattutto quando il matrimonio viola un impedimento inderogabile come quello tra affini in linea retta.

I Fatti di Causa

La vicenda giudiziaria ha origine dall’azione legale promossa da un uomo per far dichiarare la nullità del matrimonio contratto da un suo parente, poi deceduto, con la propria figliastra. Il defunto, infatti, dopo la morte della sua prima moglie, aveva sposato la figlia di quest’ultima. L’attore, in qualità di unico erede legittimo del defunto, sosteneva che tale matrimonio fosse radicalmente nullo perché celebrato in violazione dell’articolo 87 del codice civile, che vieta le nozze tra affini in linea retta (suocero e nuora, patrigno e figliastra).

L’interesse dell’erede era chiaro: con la celebrazione di questo matrimonio, invalido per legge, egli sarebbe stato privato dei suoi diritti sull’eredità, che sarebbero spettati alla nuova coniuge. Egli documentò, inoltre, come il patrimonio del defunto fosse stato progressivamente eroso a favore della moglie e dei parenti di lei attraverso trasferimenti di denaro e altre liberalità.

L’Iter Giudiziario e l’Impugnazione del Matrimonio tra Affini

Sia il Tribunale di Lodi in primo grado che la Corte d’Appello di Milano avevano accolto la domanda dell’erede, dichiarando la nullità del matrimonio. La moglie, tuttavia, ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che l’attore non avesse un interesse personale, diretto e attuale per l’impugnazione del matrimonio tra affini. A suo dire, l’interesse dell’erede era meramente economico, mediato e derivato, e non poteva giustificare un’azione così invasiva nella sfera personale dei coniugi. La ricorrente lamentava inoltre una violazione del diritto a formare una famiglia, tutelato anche dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, confermando la decisione dei giudici di merito. Le motivazioni della sentenza sono un punto di riferimento fondamentale per comprendere la portata dell’art. 117 c.c., che legittima all’impugnazione del matrimonio, oltre ai coniugi, agli ascendenti e al pubblico ministero, anche “tutti coloro che abbiano per impugnarlo un interesse legittimo e attuale”.

I giudici hanno chiarito i seguenti punti:

1. Natura dell’Interesse dell’Erede: La qualità di erede legittimo è di per sé prova sufficiente dell’esistenza di un interesse legittimo e attuale. L’azione di nullità non è motivata da un semplice capriccio, ma dalla necessità di tutelare un diritto successorio concreto, direttamente pregiudicato da un matrimonio nullo.

2. Rilevanza dell’Interesse Economico: La Corte ha affermato che un interesse successorio, sebbene di natura patrimoniale, è pienamente legittimo. L’ordinamento giuridico protegge i diritti ereditari, e quando questi sono minacciati da un atto giuridico affetto da nullità insanabile e contraria all’ordine pubblico, l’erede ha il diritto di agire per ripristinare la legalità.

3. Insanabilità del Vizio: Il matrimonio tra affini in linea retta è affetto da una nullità assoluta, insanabile e imprescrittibile. Si tratta di una norma posta a tutela dell’ordine pubblico, della morale e del buon costume, che non ammette deroghe o sanatorie.

4. Limiti al Diritto di Sposarsi: Riguardo al presunto contrasto con le norme della CEDU, la Cassazione ha ricordato che la stessa Convenzione Europea prevede che il diritto al matrimonio sia esercitato nel rispetto delle “leggi nazionali”. Il divieto di matrimonio tra affini in linea retta rientra in quelle norme fondamentali che ogni Stato può legittimamente porre a tutela della struttura familiare e sociale.

Le Conclusioni: Principio di Diritto e Implicazioni Pratiche

In conclusione, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio di diritto chiaro: l’erede legittimo che vede compromessi i propri diritti successori da un matrimonio nullo per violazione di un impedimento inderogabile, come quello tra affini in linea retta, ha pieno titolo per chiederne la dichiarazione di nullità. L’interesse a conservare l’integrità del patrimonio ereditario è considerato “legittimo e attuale” ai sensi dell’art. 117 c.c.

Questa ordinanza rafforza la tutela dei diritti successori e riafferma la prevalenza delle norme di ordine pubblico su accordi privati che le violino. Le implicazioni pratiche sono notevoli: chiunque si trovi nella posizione di erede può agire in giudizio per far dichiarare nullo un matrimonio che, oltre a violare la legge, incide direttamente sulla consistenza del proprio patrimonio ereditario.

Chi può chiedere la nullità di un matrimonio tra affini in linea retta?
Secondo l’articolo 117 del codice civile, l’azione può essere promossa dai coniugi, dagli ascendenti prossimi, dal pubblico ministero e da chiunque vi abbia un interesse legittimo e attuale. La sentenza chiarisce che l’erede legittimo del coniuge defunto rientra in quest’ultima categoria.

Un interesse puramente economico, come quello ereditario, è sufficiente per impugnare un matrimonio?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’interesse successorio, sebbene di natura patrimoniale, costituisce un interesse legittimo e attuale che giustifica l’azione di nullità del matrimonio, specialmente quando questo è viziato da una nullità insanabile e contraria all’ordine pubblico.

Il diritto a sposarsi, garantito dalle norme europee, può superare il divieto di matrimonio tra affini?
No. La Corte ha precisato che lo stesso diritto al matrimonio, tutelato dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), è soggetto al rispetto delle leggi nazionali che ne regolano l’esercizio. Il divieto di matrimonio tra affini in linea retta è una di queste norme fondamentali, posta a tutela dell’ordine pubblico, e quindi prevale sulla libertà individuale dei coniugi in questo specifico caso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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