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Improcedibilità ricorso Cassazione: oneri e termini

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’improcedibilità di un ricorso a causa del mancato deposito della copia autentica della sentenza impugnata e della relativa relata di notifica. La vicenda riguardava una richiesta di pagamento avanzata da un erede nei confronti di una società. Dopo una sentenza di secondo grado sfavorevole, l’erede ha presentato ricorso in Cassazione. Tuttavia, la Suprema Corte ha rilevato il vizio procedurale, sottolineando come tale adempimento sia essenziale per permettere al giudice di verificare la tempestività dell’impugnazione. Di conseguenza, l’improcedibilità del ricorso Cassazione ha reso inefficace anche il ricorso incidentale presentato dalla società.

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Pubblicato il 20 settembre 2025 in Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Improcedibilità Ricorso Cassazione: La Guida Definitiva ai Termini da Rispettare

Il ricorso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un’istanza cruciale dove si decide della corretta applicazione del diritto. Tuttavia, l’accesso a questa tutela è subordinato al rispetto di rigorose regole procedurali, la cui violazione può portare a una declaratoria di improcedibilità del ricorso Cassazione. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un’occasione preziosa per analizzare uno degli oneri più importanti a carico del ricorrente: il deposito della sentenza impugnata e della sua notifica. Vediamo nel dettaglio come una svista formale possa precludere l’esame nel merito della controversia.

I Fatti del Caso: Dalla Richiesta di Pagamento alla Corte d’Appello

La vicenda trae origine dalla domanda di un erede, che aveva citato in giudizio una società per ottenere il pagamento di una cospicua somma di denaro, pari a 420.000 euro, quale presunto credito ereditato. Inizialmente, il Tribunale di primo grado aveva accolto la sua richiesta. La società, tuttavia, non si è arresa e ha proposto appello, ottenendo una riforma totale della prima decisione. La Corte d’Appello, infatti, ha rigettato la domanda dell’erede, condannandolo anche al pagamento delle spese legali. A questo punto, l’erede ha deciso di tentare l’ultima carta, proponendo ricorso per cassazione contro la sentenza a lui sfavorevole.

La Decisione della Cassazione e l’Improcedibilità Ricorso Cassazione

Arrivato il caso dinanzi alla Suprema Corte, l’esito è stato drastico e interamente basato su una questione procedurale. La Corte ha dichiarato il ricorso principale improcedibile. Questa decisione non è entrata nel merito della controversia (cioè se il credito esistesse o meno), ma si è fermata a un gradino prima, rilevando una mancanza formale insuperabile da parte del ricorrente.

L’Onere del Deposito della Sentenza Notificata

La legge, in particolare l’articolo 369 del Codice di Procedura Civile, stabilisce che chi propone ricorso per cassazione deve depositare, a pena di improcedibilità, una copia autentica della sentenza impugnata. Se la sentenza è stata notificata, è obbligatorio depositare anche la relazione di notificazione (la cosiddetta ‘relata’). Questo adempimento non è un mero formalismo: serve a mettere la Corte nelle condizioni di verificare un aspetto fondamentale, ovvero la tempestività del ricorso. Se la sentenza viene notificata, infatti, scatta un termine ‘breve’ (sessanta giorni) per impugnarla. Il deposito della notifica è la prova che permette al giudice di fare questo controllo.

L’Analisi della Tempestività dell’Appello

Nel caso di specie, né il ricorrente principale né la società resistente (che aveva depositato un controricorso) hanno prodotto la documentazione relativa alla notifica della sentenza d’appello. La Corte ha quindi verificato d’ufficio i termini: la sentenza d’appello era stata pubblicata il 25 gennaio 2023, mentre il ricorso era stato notificato il 28 aprile 2023, ben oltre il termine di sessanta giorni. Senza la prova della data di notifica, la Corte non poteva escludere che il ricorso fosse stato proposto tardivamente, da cui la sanzione dell’improcedibilità.

Le Sorti del Ricorso Incidentale

La società resistente non si era limitata a difendersi, ma aveva anche proposto un ricorso incidentale. Tuttavia, poiché il ricorso principale è stato dichiarato improcedibile, anche quello incidentale (essendo ‘tardivo’) è stato dichiarato inefficace. La legge prevede infatti che il ricorso incidentale tardivo ‘perda effetto’ se l’impugnazione principale non supera il vaglio di ammissibilità o procedibilità. Di conseguenza, le spese legali sono state addebitate interamente al ricorrente principale, considerato l’unico responsabile dell’instaurazione del giudizio in Cassazione.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha ribadito un principio consolidato nella giurisprudenza: l’onere di depositare la sentenza impugnata con la relata di notifica ha lo scopo di tutelare un interesse pubblico, quello della certezza del diritto e del rispetto del giudicato formale. Non è un adempimento nella disponibilità delle parti. Sebbene le Sezioni Unite abbiano ammesso delle eccezioni (ad esempio, se la documentazione viene prodotta dalla controparte), nel caso specifico tale documentazione era totalmente assente dagli atti. La Corte ha anche specificato che, anche se il ricorso non fosse stato improcedibile, sarebbe stato comunque dichiarato inammissibile nel merito, in quanto le censure proposte si risolvevano in una richiesta di nuova valutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità.

Conclusioni

Questa ordinanza è un monito sull’importanza cruciale del rigore formale nel processo civile, specialmente nel giudizio di cassazione. L’improcedibilità del ricorso Cassazione per un vizio di deposito dimostra come la sostanza di un diritto possa essere vanificata da una negligenza procedurale. Per avvocati e parti in causa, la lezione è chiara: ogni singolo adempimento previsto dal codice di rito deve essere eseguito con la massima attenzione, poiché una semplice dimenticanza può determinare l’esito finale di un’intera causa, indipendentemente dalle ragioni di merito.

Perché il ricorso principale è stato dichiarato improcedibile?
Il ricorso è stato dichiarato improcedibile perché il ricorrente non ha depositato, insieme al ricorso, la copia autentica della sentenza impugnata munita della relata di notificazione. Questo adempimento è obbligatorio per legge per consentire alla Corte di verificare la tempestività dell’impugnazione rispetto al termine breve di 60 giorni.

Cosa succede al ricorso incidentale se quello principale è improcedibile?
Se il ricorso principale viene dichiarato improcedibile, il ricorso incidentale tardivo, ovvero quello proposto dalla controparte dopo la scadenza del proprio termine per impugnare, diventa inefficace. La sua validità è strettamente legata alla sopravvivenza del ricorso principale.

È possibile rimediare al mancato deposito della sentenza notificata?
Sì, il vizio può essere sanato se la documentazione mancante viene prodotta dalla controparte (il controricorrente) nel suo fascicolo, o se il giudice può acquisirla in altro modo previsto dalla legge. Nel caso specifico, però, nessuna delle parti aveva provveduto a depositare la documentazione necessaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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